PERDITA DEL SENSO DELLA REALTA'
Da Platone al Cristianesimo, fino alla scienza, è una continua perdita del senso della realtà. Alla realtà viene sostituita l'idea, si tratti delle idee platoniche, di Dio, delle leggi scientifiche e tecniche. Dice Nietzsche di Platone: "quanto più 'idea', tanto più essere. Rigirava il concetto di 'realtà', dicendo: 'ciò che ritenete reale è un errore e noi, quanto più ci avviciniamo all''idea' di verità, tanto più ci avviciniamo alla 'verità'" ("Framm. post."85-87; 7(2)). Sostituire "l'dea di verità" alla "realtà" significa sostituire il nostro cervello alla natura. Ciò avveniva con le idee di Platone, ma anche con il Dio cristiano e con le leggi scientifiche, queste ultime non essendo altro che l'uniformità "ideale" che lo scienziato trae da una somma di casi singoli spogliati di ogni loro differenza.
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