IO, IL CANADA E I MIGRANTI
Anche nel 1976, quando morì mio padre, in Italia solo i raccomandati lavoravano. Io non lavoravo. Dal 1976 al 1981 vivemmo in 3 con la pensione di reversibilità di mia madre: il 60% di quella di mio padre. Nel 1981 morì mia madre e io e mio fratello non avevamo più nulla e la casa non era di proprietà (sta tutto sul libro "Rime sgradite": guardare gli anni). Abbiamo vissuto per altri 2 anni vivacchiando in modo quasi disperato. Chiesi allora il visto per il Canada, mi risposero che, se non avevo dei parenti che mi mantenevano o un lavoro, non potevo entrare. Non andai. Nessuno diceva allora che il Canada, chiudendo le frontiere, violava la legge umanitaria. Vedere gente, che ha sempre avuto tutto: casa, genitori agiati e vivi, lavoro, che fa la predica sull'accoglienza davanti a me, mi fa incazzare.
Nessun commento:
Posta un commento