IL MEDIOEVO SCIENTIFICO
Ormai siamo in pieno medioevo oscurantista scientifico. Solo uno scienziato può essere più pericoloso di un prete. I partiti, già Renzi, ora anche Grillo, firmano il "Patto per la scienza". La scienza occupa la politica così come da sempre aveva fatto la religione, ne diventa la formula ideologica. Al politico basterà invocare la scienza per scavalcare la democrazia, come una volta si invocava Dio. E' teocrazia scientifica. Si dice che la scienza non parteggia per alcun partito: certo, li vuole tutti per sé, anche il Vaticano dice di non parteggiare per alcun partito, tranne che se è ateo. Uno non può essere ateo di scienza? Si dice che nella scienza non si ha fede, o si conosce o no. Cialtroni! Sarebbe come dire che la scienza ammette solo il dualismo conoscente-ignorante. Ma la realtà è una e la vede e tocca tanto lo scienziato quanto l'ignorante. Se dite che ci sono più realtà, a maggior ragione a che serve la scienza? Avete dimostrato che la realtà sia conoscibile? Che sia trasformabile in categorie razionali: numeri, codici, casistiche, sperimentazioni? Che fatti e persone siano uniformi e quindi conoscibili? Se non è fede questa, cos'altro lo è? Bachelard diceva che la scienza è una "realtà di seconda posizione", una "realtà razionalizzata", perché uno deve aver fede nella razionalità e credere che ci sia una realtà, mostrata dalla scienza, dietro quella immediatamente visibile? Fede!
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