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venerdì 19 aprile 2019

L'INDIVIDUALISMO

L'individualista non è buono, ma giusto, può essere buono o cattivo a seconda della giustizia (vedi mio giudizio sui migranti). Essere individualisti non vuol dire isolarsi dentro una caverna, ma fissare gli approcci umani sulla base di rapporti personali e individuali e non sulla base di rapporti collettivi e generali o organizzativi e disciplinari. Significa identificare nell’universale, nel collettivo, nel generale, ciò che distingue il potere e si rende seducente attraverso l’immagine della “bontà”. Bontà e potere vanno a braccetto. Diffidate del buoni! Il buono è sempre un potente e uno sfruttatore: sfruttatori e potenti che vogliono costruirsi un’ipocrita “buona coscienza” fanno i “buoni”. Siate giusti! La socievolezza “universale” è una perversione, è recita, falsità congenita.

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