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lunedì 1 aprile 2019

L'ICONOCLASTIA

Rifiuta il culto delle immagini. Che il culto di immagini artificiali (Tv) sia una perversione è indubbio. Ma c'è dell'altro. Nell'antica cultura ebraica, negli Esseni, poi nel cristianesimo monacale, si pensava che l'uomo fosse solo spirito, per cui la riproduzione dei corpi (o della natura), anche se di santi, era ritenuta blasfema. Un disprezzo fanatico di corpo e natura. Tale disprezzo venne ereditato dagli arabi, che non riproducono corpi o natura, ma solo una barocca arte geometrica. Con l'influenza degli ebrei, ma specie degli arabi in espansione, nel 726 d.C. si diffuse l'iconoclastia nell'Impero bizantino. Nel Rinascimento l'iconoclastia risorse con lo spiritualismo tutto interiore del protestantesimo ed è cronico ancora oggi nel disprezzo verso il corpo nudo e la natura e nell'aggressività tecnico-industriale.

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