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mercoledì 3 aprile 2019

Che ci siano "pregiudizi arbitrari" è indubbio, ma non sta scritto da nessuna parte che tutti debbano vivere con tutti: questo è il dogma del mercato globale e del commercialismo borghese. Se uno detesta i "rosci", ha il diritto di non frequentarli e, se apre un bar, ha il diritto di interdire l'ingresso ai rosci. Dite che così salta il mercato perché ognuno offre i prodotti solo a chi gli sta simpatico? E per non far saltare il mercato annullate le personalità, che sono fatte anche di pregiudizi? Chi se ne frega del mercato. Voi, invece, volete l'indifferenziato, anche contro natura. Tutti uguali: giovani e vecchi, eterosessuali e omosessuali: siete lo specchio della società di mercato! Se un ottantenne vuole andare a letto con una diciottenne, lo trovate disdicevole. Perché? Rispondete che è contro natura? E se qualcuno ritiene contro natura l'accoppiamento omosessuale? O il contro natura vale solo quando lo stabilite voi? Il contro natura non è arbitrario, poi ognuno, nella sua indipendenza, fa quello che gli pare: si accoppiano gli omosessuali e l'ottantenne e la diciottenne.

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