DE ANDRE' E I TALENTI
De Andrè non si riteneva un talento. Il progresso ha il dogma sottinteso di allevare “talenti”. Nella società dei talenti ci viviamo oggi: corre dietro ad innovazioni e presunti geni matematico-tecnologici, che hanno sempre più potere e piscine là dove molta gente non ha neppure l’acqua. Una società che per poter vendere sempre di più i prodotti dei loro talenti, fa esattamente quello che i rapitori di De Andrè dissero al famoso cantante: “‘Quello che non ho è quel che non mi manca’..Ho scritto questo ultimo verso pensando alla psicologia dei miei sequestratori. Era come se dicessero: ‘A me non manca niente, ma perché mi devi mettere sotto il naso la villa con piscina, l’automobile, l’aereo privato? A questo punto me ne crei il bisogno’” (F. De André-“Fratello bandito”-L’Espresso del 23/8/1981)
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