Cerca nel blog

martedì 16 aprile 2019

LEOPARDI E LA GLOBALIZZAZIONE

Leopardi nega la religione umanitaria, generata dal cristianesimo e poi portata avanti, per meschini interessi commerciali, dall’Illuminismo, per cui stranieri e concittadini, estranei e parenti diventano la stessa cosa: “Che il privato verso il privato straniero, e massimamente nemico, sia tenuto né più né meno a quei moderni doveri sociali, morali, di commercio, ec. a’ quali è tenuto verso il compatriota o concittadino..che esista insomma una legge, un corpo di diritto universale che abbracci tutte le nazioni, ed obblighi l’individuo né più né meno verso lo straniero che verso il nazionale; questa è un’opinione che non è mai esistita prima del Cristianesimo” (G. Leopardi - “Zibaldone” 2252). Sta negando la globalizzazione e la pretesa di imporre l’accoglienza dello straniero ovunque.

Nessun commento:

Posta un commento