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martedì 16 aprile 2019

LA MISERIA E L'ARROGANZA DI FACEBOOK 


Mi hanno bloccato per 7 giorni perché mi sono indignato di fronte ad un filmato che avevo condiviso. In esso si vedeva un matrimonio islamico nel cui rito era compreso il fatto per cui lo sposo dava due schiaffi alla sposa per indicare chi comandava in casa. Indignato ho detto che, pur di non far arrivare questa gente in Europa, è lecito anche sparare sui barconi. Che questa gente non debba entrare in Europa è pacifico, volevo dire che, se è il caso, si deve usare anche la forza per impedirlo. Facebook mi blocca per "incitamento all'odio religioso". Quindi a facebook non frega niente che arrivi gente che picchia le donne e offende pesantemente la dignità della donna. L'importante è che la piattaforma possa comprendere tutto il mondo. E le regole della comunità che ha stabilito sono pur regole private stabilite per una piattaforma che non può più essere considerata una semplice attività privata, visto che copre tutto il mondo e quindi anche visioni morali diverse, regole che vengono interpretate nel senso che quel che conta è solo la globalizzazione. Quindi le regole, non solo sono improntate a quel vergognoso moralismo americano (per cui se si vede un nudo su facebook subito ti censurano), ma sono anche improntate alla dittatura di tutti quei principi che favoriscono la globalizzazione, in pratica facebook con quelle regole fa politica. Questo non può più essere ammesso, è ora che le nazioni creino piattaforme autonome ispirate alla massima libertà e oscurino facebook.

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