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martedì 16 aprile 2019

LEOPARDI E L'ACCOGLIENZA

Per Leopardi Gesù Cristo..è colui che introduce l’universale nel mondo e con ciò viola le leggi di natura, come ad esempio quella per cui non bisogna odiare il proprio nemico, ma amarlo, che è quasi perversione sado-masochista. Questo “amore universale”, che Leopardi detesta, sarebbe il messaggio nuovo di Gesù Cristo: “Gesù Cristo diceva agli stessi ebrei, che dava loro un precetto nuovo” (G. Leopardi - “Zibaldone” 1710). Ma questo “amore universale”, per Leopardi, è “contro natura”: “L’amore universale, anche..non solo non era noto agli antichi, ma contrario alle loro opinioni..Ma noi avvezzi a considerarlo dovere sin da fanciulli, a causa della civilizzazione e della religione, che ci alleva in questo parere sin dalla prima infanzia,..lo consideriamo come innato” (Leopardi - “Zibaldone” 1710).

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