NIETZSCHE
"l'uomo reale, rappresenta un valore molto più alto dell'uomo 'desiderabile' secondo qualunque ideale finora coltivato..nel desiderare, l'uomo mette più a nudo..la sua miseria e la sua intellettualità da conventicola..l'ideale è stato finora la vera e propria forza calunniatrice del mondo e dell'uomo, il soffio velenoso sulla realtà, la grande seduzione che porta al nulla" (Framm. post. 87-88-11(118)). Dio è l'ideale dell'uomo senza limiti materiali, l'Umanità è l'ideale divino reso antropologico, altruismo e bontà sono ideali "contro-natura": azzerano se stessi (alienazione). La scienza è natura resa regolare e prevedibile, cioè ideale. L'ideale rende vuoti e nemici di sé e del mondo: è immorale, pericolo per la vita, è nichilismo, odio per la natura: la si nega (ascesi cristiana) o la si modifica (scienza, tecnica).
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