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martedì 26 febbraio 2019

LEOPARDI E L'IPOCRISIA ALTRUISTA 

Aver fatto passare, per decenni, Leopardi per Peppone comunista che lotta contro Don Camillo democristiano, come un solidale dell'Umanità, anziché detestarla per vile nella sua maggioranza, è la classica menzogna da critico letterario politicizzato (Luporini, Binni, Timpanaro, Negri). Leopardi trova naturale l'egoismo e falso l'altruismo. L'egoismo trova la sua massima esaltazione nell'eroismo, nel non supplicare, nell'orgoglio di essere se stesso: un'anarchismo molto nobile:“L’amor proprio dell’uomo, e di qualunque individuo di qualunque specie, è un amore di preferenza. Cioè l’individuo amandosi naturalmente quanto può amarsi, si preferisce dunque agli altri..Dal che segue per primo corollario, che dunque nessun vivente <umano> è destinato precisamente alla società” (G. Leopardi-“Zibaldone” 872).

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