IL MIO ESSERE ROMANO
Sebbene figlio di genitori molisani venuti a Roma nel lontano 1931, io, nato e cresciuto a Roma, mi sento romano e trovo detestabili le generazioni giovanili che, nel loro girare per il mondo, si ritengono cosmopoliti. Girano, ma non capiscono nulla del mondo. A scuola ho trovato molti alunni e colleghi che provenivano dalla Roma-bene, agiata, del buonismo e del politicamente corretto, io, invece, provenivo dalla Roma popolare e la cultura (troppa) che ho acquisito me la sono conquistata con fatica e senza privilegi. Ho detestato tali colleghi e alunni, che sono, infatti, quelli che più ora mi rifiutano. Sono orgoglioso del mio essere romano popolare per il quale il "vaffanculo" è più importante del "politicamente corretto". Mi vergogno di vivere in una città con due papi: uno in Vaticano e l'altro al Quirinale.
Nessun commento:
Posta un commento