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sabato 9 febbraio 2019

NIETZSCHE E L'ARTE

L'arte per N. non è soggetta ad alcuna autorità, ma non vale come "arte per l'arte", soprattutto se astrazione. Quelli che collegano N. all'arte del Novecento non hanno capito N. Per N. l'arte è soggetta alla vita, una specie di inganno per rimuovere il tragico dell'esistenza senza negarlo, ma superandolo, senza farsi abbattere da esso: "Essa <l'arte>..è la grande seduttrice alla vita, il grande stimolante per vivere" (Framm. postumi 88-89 - 17 (3,3)). L'arte, dunque, è uno stimolante, è quasi erotismo, ma non è l'artificio, giacché l'inganno rimuove una verità, ma ne svela un'altra: quella dell'entusiamo del vivere. La seconda verità, l'entusiamo, si innalza sulla prima, il tragico, senza dimenticarla, ma anzi usandola per gettarsi con più forza nell'entusiasmo. Il che era già un pensiero romantico.

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