LA MISERIA INTELLETTUALE DEGLI SPECIALISTI
Gli specialisti vedono astrattamente il mondo, sono solo parte di un tutto, non vedono il tutto, ma ragionano da fegato, da stomaco, da intestino. L'universale, che unisce gli organi e li riduce a identità funzionali dell'unità, non esiste: il popolo non è un'unità reale. Lo specialismo produce microcefali. Per questo il filosofo solitario, cosciente di sé e della realtà, ragiona in modo più aperto e realistico: "Voilà, questo mondo democratico trasforma tutti in specialisti, perciò la grandezza è oggi nell'essere universali <inesistenti>. Esso sviluppa l'animale di branco, perciò oggi è da ascrivere a grandezza lo star solo, il vivere indipendente. L'uomo più vasto..senza gli istinti del gregge..<si tuffa> nelle profondità della vita" (F. Nietzsche - Fram. postumi - 35(25).
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