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lunedì 4 febbraio 2019

LA SUPERIORITA' MORALE DEL FILOSOFO
Il filosofo, tranne eccezioni (ad es. Pitagora), non appartiene a una confraternita politica, religiosa, scientifica. Non ha l'ambizione a uno spazio sociale di carriera. Il suo è quasi un semplice titolo onorifico. Il motivo per cui ci sono molti pessimi filosofi dipende dal fatto che hanno messo il loro cervello al servizio dell'opinione pubblica: politica, religione, scienza non sono verità, ma solo "opinione pubblica" a cui devono la loro autorità. Il filosofo vero, invece, sfida questa "opinione pubblica" e, senza volerlo, resta solo, nel filosofo solitario si avverte "qualcosa come l'eco di una desolazione,..come il sussurro e lo schivo guardarsi intorno della solitudine: perfino le sue parole più forti..suonano..come una nuova..specie di silenzio" (F. Nietzsche-Fram. post. 84-85- 37 (6)).

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