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mercoledì 6 febbraio 2019

IL SUPERUOMO DI NIETZSCHE 


Non è un uomo che insegue super-potenze, come credono i rozzi, ma è il grande fanciullo che è sé stesso spontaneamente. Esso è preparato dall'"uomo più brutto", che si libera, come un leone, dell'erede di Dio, cioè dell'Uomo generico e compassionevole. Per farlo deve uccidere Dio, che rappresenta la genericità e la compassione, due cose che offendono l'unicità del singolo. Con Dio, muore anche l'uomo generico, l'eguaglianza: "Dio è morto..noi non vogliamo essere uguali" (Così parlò Zarathustra), ma anche la compassione: l'uomo brutto sopportava la derisione, la persecuzione, perché in esse, sebbene cattive, c'era della sincerità, ma non sopportava la compassione: "Ma è la loro compassione..che mi fa fuggire" (idem) (Anche a me capita che qualcuno sia amico per compassione, non per sentimento, perché sono solo). Tutti gli altruisti offendono con la compassione, dicono "poverino gli manca qualcosa", "non è uguale", viziano: "non vogliate nulla al di sopra delle vostre capacità" (idem)  (ad es. un omosessuale non dovrebbe volere figli).

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