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domenica 1 marzo 2020

I BUONI 

Tra conoscenti e amici ho trovato molti "buoni" che parlavano sempre di solidarietà, assistenza, accoglienza e facevano sempre promesse facili di aiuto: di tutto ciò ne facevano anche segno di motivazioni e scelte politiche. Nella loro vita privata, invece, vedevo sempre un fisso e cieco egocentrismo, per il quale io, che negavo una simile solidarietà indiscriminata e le conseguenti scelte politiche, sia pure nei limiti dei miei sentimenti (perché non aiuto nessuno che si colloca oltre i miei personali sentimenti e su questo sono disposto alla guerra con qualunque legge e qualunque Stato), mi rivelavo molto più generoso, ovviamente nei miei limiti fisici ed economici. I buoni promettono molto e mantengono poco o nulla, io ho sempre promesso poco o non ho promesso e ho sempre mantenuto la parola. La parola per il buono non conta nulla. Sono stanco di chiacchieroni ipocriti della solidarietà, sono dei mentitori e dei pecoroni, perché la solidarietà è una sottomissione al gruppo nella speranza di ricevere da esso sempre di più di quanto gli si dà. Il buono è un affarista.

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