IL TRAUMA COLLETTIVO
Anche se gli ammalati (preferisco questo termine a "contagiati", che non è una certezza) o i morti si riducessero fino a sparire, resterebbe un trauma collettivo per cui la gente vedrebbe il fantasma del virus ovunque e, per la paura, eviterebbe contatti fisici di ogni tipo. L'idea di contagio farebbe sparire del tutto il corpo, la sensualità, col trionfo della metafisica religiosa e scientifica. Ciò andrebbe avanti per anni. Era ovvio che finisse così: se si educa la gente all'idea di essere protetti o da Dio o dalla scienza (che si adora ancora di più, come una madre persa, anziché constatarne il fallimento), alla fine, scoprire che Dio e scienza non proteggono, genera panico e il panico perdurante genera il trauma, dal quale un mondo di vili, come quello moderno, non si riprenderà mai. Amen per la vita.
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