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mercoledì 28 ottobre 2020

 LIBERI O UGUALI?

Subito si associano le due cose: dalla Rivoluzione francese (libertà, uguaglianza, fratellanza) è diventato un superficiale luogo comune di tutta la modernità. Ma essere uguali esclude l'essere liberi. Se l'uguale è un "dover essere", appare chiaro che chi cerca di essere uguale o pretende di esserlo non è libero, chi è libero se ne infischia di essere uguale. Se l'uguale, come è di fatto, significa essere uguali davanti ad un potere (come l'essere uguali davanti a Dio o davanti alla società), allora vuol dire che si sottostà ad un potere e, di nuovo, non si è liberi. Bisogna rimuovere tale potere, non la differenza che viene fuori naturalmente dalla libertà. Chi è quel cretino che ha diffuso l'idea che essere uguali e liberi siano la stessa cosa? Io ho basato tutta la mia filosofia sull'essere liberi e non sull'essere uguali. La società moderna sta facendo morire la libertà con l'eguaglianza e io combatterò eguaglianza e società moderna fino a che vivrò.

lunedì 17 agosto 2020

 SUL SENSO DI GIUSTIZIA

  1. Che la “pena” sia una punizione “rieducativa” mirante al reinserimento sociale della “pecorella smarrita” è un concetto illuministico-cristiano che non può appartenere a Leopardi come non apparteneva a Nietzsche. La rieducazione è interesse sociale e non individuale. Chi ha subito un danno vuole la restituzione di un danno, è una “violenza giusta” di fronte alla “violenza ingiusta” subita. Ciò può anche concepirsi come “vendetta”, ma dettata dall’ira: alla base della pena e della giustizia, per la singola vittima della violenza, c’è l’ira: “Senza crudeltà non v’è festa..e anche nella pena v’è tanta aria di festa” (F. Nietzsche - “Genealogia della morale” - 2° dis. 6). La società, invece, vuole “narcotizzare” l’ira della vittima e la demonizza come “vendetta”, per far sì che la gestione del potere sociale resti comoda. La pena come rieducazione è interesse del potere sociale, non di chi ha subito l’ingiustizia. L’ira si deve intendere come reazione ad una violenza subita, come giustizia. Un orso che reagisce con una zampata ad una zampata subita sta facendo giustizia mediante la pena. L’animale, certo, a lungo andare dimentica, l’uomo no. Leopardi condanna la vendetta perché nella società “stretta” si creano le condizioni di vendette continue all’infinito: è la memoria, la convivenza vicina con il violento che genera questa catena di vendette, mentre in natura la cosa si esaurisce in poco tempo. C’è la reazione immediata: pena, giustizia, vendetta vengono esercitate immediatamente o mai più. Leopardi, quindi, non condanna la vendetta in se stessa, ma la catena delle vendette, trova la vendetta presa all’istante, al di fuori della sua socializzazione, naturale tanto che trova ovvio lo spirito di vendetta e ne condanna solo l’eternità e la catena sociale: “Chi non sa che cosa possa nell’uomo lo spirito di vendetta? Il quale rende eterna l’ira e l’odio verso i suoi simili..Or questo spirito ch’è inevitabile in qualunque società umana stretta, fu ignoto all’uomo primitivo, è ignoto a qualunque altro animale, in cui l’ira non dura più di qualunque altra passione momentanea, e la ricordanza dell’ingiuria più dell’ira” (G. Leopardi - “Zibaldone” 3795). Dunque, per Leopardi, all’ingiuria segue l’ira, momentanea o durevole che sia (l’uomo, però, ha più memoria). L’ira dell’individuo che ha subito l’ingiuria sta, quindi, alla base del desiderio di giustizia, quindi della pena, vendetta o no che sia. La convergenza tra Leopardi e Nietzsche è chiara. L’interesse sociale non c’entra nulla con la giustizia e la pena, è solo l’interesse del potere. Come era interesse della logica cristiana creare il “Purgatorio” (l’equivalente della pena per l’ottica totalitaria del potere sociale), in modo che la pecorella smarrita rientri nell’ovile del Paradiso, cioè della società perbenista. La pena come rieducazione annienta la giustizia per l’individuo, neppure lo calcola, tanto è vero che tende al “perdono” per confermare l’onnipotenza di Dio, cioè laicamente della società: “Che vivano e prosperino: sono ancora abbastanza forte per permettermelo!” (F. Nietzsche - “Genealogia della morale” - 2° dis. 10). Finché non si arriva all’indifferenza verso l’ingiuria subita dal singolo individuo, all’abolizione della giustizia, come nel perdono cristiano, nei continui sconti di pena della legge e alla grazia: “Questa autosoppressione della giustizia: è noto con quale bel nome essa viene chiamata: grazia <perdono>” (F. Nietzsche - “Genealogia della morale” - 2° dis. 10).

venerdì 17 luglio 2020

LA CITTA' VIRTUALE MONDIALE

Il razionalismo, la democrazia, il mercato, lo scambio, la scienza, la tecnica, sono tutte necessità della società borghese e non verità assolute, servono per esercitare il dominio sul mondo mediante la velocità, la comunicazione. La comunicazione in tempo reale equivale a una città mondiale, un’illusione virtuale che ignora le distanze materiali. L’uomo comunica in tempo reale da Londra a Tokio, si forma una città mondiale, ma solo virtuale, metafisica, nella realtà ci sono gli altipiani dell’Asia, le montagne gigantesche dell’Himalaia, i deserti. L’élite borghese vive in megalopoli mondiali virtuali costituite dalla comunicazione, dai trasporti, dalla tecnica, dalla scienza. I vari popoli sfruttati sono i “dintorni” della città virtuale che la mantengono.

mercoledì 15 luglio 2020

MERCATO GLOBALE: PACE O GUERRA?

“È lo spirito commerciale che non può accordarsi con la guerra e che prima o dopo si impadronisce d’ogni popolo” (I. Kant-“Per la pace perpetua”). Questa sintonia tra pace e mercato è vera solo in teoria: senza una pace non si può “scambiare” niente. Però accade spesso che il mercato, per la concorrenza, mette un popolo in “conflitto” con l’altro e la concorrenza economica è già una guerra fatta con altri mezzi. Ci vorrebbe un “organismo mondiale”, un Dio, che controllasse i popoli. Ma sarebbe il “Grande Fratello”, che è peggio della guerra. Quindi resta la concorrenza economica tra i popoli e lo stesso commercio può portare alla guerra: “La politica e il commercio nelle loro forme più evolute..sono entrambi un surrogato della guerra realizzato con mezzi diversi” (O. Spengler-“Il tramonto dell’Occidente”).
SCIENZA E LIBERTA'

I “filosofi del destino” sviluppano un approccio alla vita del tutto inconciliabile con il pensiero scientifico. La filosofia del destino, proprio perché è una filosofia di libertà, lascia aperto il futuro, giacché il destino non è né prevedibile e né controllabile. Se il futuro fosse prevedibile e controllabile, sarebbe già vincolato, si saprebbe a priori cosa accadrà e quindi sarebbe “chiuso” da quello che la previsione stabilisce. Libertà e scienza sono assolutamente inconciliabili, la libertà vuole l’imprevedibilità del destino, non la predeterminazione della legge di causa ed effetto: “l’antitesi tra idea di destino e principio di causalità. Cotesta antitesi finora non era stata mai riconosciuta come tale nella sua necessità profonda e formalmente determinante” (O. Spengler-“Il tramonto dell’Occidente”).

martedì 14 luglio 2020

DEMOCRAZIA, MEDIA, DITTATURA

"Nasce la campagna di stampa come la continuazione..della guerra con altri mezzi..Nella vita spirituale delle masse..la democrazia ha..soppiantato il libro per mezzo del giornale..Alla stampa si collega..l'istruzione scolastica generale che..nasconde il fine di trasformare le masse in oggetti della politica di partito succubi della potenza della stampa..i futuri Cesari della stampa..avranno via libera. Chi ha imparato a leggere cadrà sotto il loro potere..La dittatura dei capi-partito prende per base la dittatura della stampa. Per mezzo del denaro <mediante testate giornalistiche acquistate>..si intende sottrarre masse di lettori..all'influenza della parte avversaria..Questa è la fine della democrazia" (O. Spengler - "Il tramonto dell'Occidente).

mercoledì 8 luglio 2020

IL REATO DI OMOFOBIA

Il fatto che la sinistra stia al governo non giustifica creare reati ingiusti. Che significa "reato di omofobia"? Se la fobia è paura del diverso, non si capisce perché una paura possa essere un reato. Se si parla, invece, di violenza personale, allora ci sono già le leggi e l'omosessuale è come ogni altro. Dare 6 anni per aver picchiato un uomo e 6+2 per aver picchiato un omosessuale significa che l'omosessuale è un privilegiato. Si vuole educare? Ma l'educazione non giustifica pene diverse. Se invece il reato consiste nel pensar male degli omosessuali, con il relativo diritto di dire quel che si pensa (garantito dalla Costituzione), allora siamo di fronte ad un "reato di opinione", allo "psicoreato" de "Il Grande Fratello" di Orwell. Un giudice può condannarti per quello che pensi. È la fine della democrazia.

domenica 5 luglio 2020

DIO È UN LADRO

Nietzsche scrive: “lo Stato mente in tutte le lingue del bene e del male; e qualunque cosa dica, mente - e tutto quanto possiede, l’ha rubato” (F. Nietzsche - “Così parlò Zarathustra” - Del nuovo idolo). Lo Stato non ha nulla di suo, è tutta roba che deruba alla singole persone sulla quali esercita la sua tirannia chiamata "legge". Ma anche Dio è un ladro, di per sé non avrebbe nulla, anzi sarebbe il nulla. Ruba solo le facoltà umane rendendole infinite con una grande dose di megalomania: l'uomo vuole essere buono e lui ruba la bontà umana e si fa infinitamente buono, l'uomo vuole avere forza e lui ruba la forza e si fa onnipotente, l'uomo vuole sapere e lui ruba la scienza e si fa onnisciente. È un bambino capriccioso e arrogante?

sabato 4 luglio 2020

VACCINO E CONSENSO INFORMATO

Quando si va in ospedale, per sottoporsi a qualche intervento, i medici hanno il dovere di effettuare "il consenso informato", che significa che il paziente viene informato di tutti i rischi conosciuti dell'intervento e solo su questa base dà o non dà il suo consenso. Ciò avviene anche col medico di famiglia, almeno se a quest'ultimo si chiedono spiegazioni circa i farmaci suggeriti e che vengono presi con il consenso del paziente. Per quale motivo, o sporco affarismo farmaceutico, questo "consenso informato" non c'è nella somministrazione del vaccino imposto obbligatoriamente? Anche per il vaccino ci deve essere "il consenso informato", cioè il diritto di essere informato sui rischi riguardo al vaccino, sulla cui base dare o non dare il consenso. Non può essere obbligatorio.

mercoledì 1 luglio 2020

LA PERICOLOSITA' DELLA SCIENZA

La scienza seguita ad ignorare quanto fece osservare Popper riguardo all’induzione: “è tutt’altro che ovvio che si sia giustificati nell’inferire <dedurre, trarre fuori> asserzioni universali <leggi scientifiche> da asserzioni singolari, per quanto numerose queste siano..per quanto numerosi siano i casi di cigni bianchi che possiamo aver osservato, ciò non giustifica la conclusione che ‘tutti’ i cigni sono bianchi” (K. R. Popper - “La logica della scoperta scientifica” - par. 1°, cap. 1, 1). Riferito ad un farmaco o un vaccino ciò significa che, per quanto numerosi siano i casi per cui hanno fatto bene o non hanno fatto male, non si giustifica la conclusione che non possono fare male. Eppure vengono imposti a bambini e ora, con l’arroganza sanitaria di certa sinistra, si tenta di imporli anche agli adulti.
CONTRO IL MITO DELLA TECNOLOGIA

La tecnologia è continuo “finalismo” applicato alla materia: ad esempio l’automobile è l’imposizione di un fine a tutta una serie di pezzi di materia: le candele, le ruote, i pistoni, la benzina, ecc., pezzi di materia ordinati in modo da produrre un effetto, quello del movimento del mezzo meccanico, che corrisponde al fine dell’uomo. Senza questo finalismo (idealismo) a monte, l’uomo non costruirebbe nulla. Quello che manca agli animali è proprio questo idealismo e finalismo, ma è un pregio degli animali, non un difetto. Il finalismo strumentalizza la materia, gli animali e gli uomini, è la base dell’egocentrismo e dell’antropocentrismo, della distruzione della natura. La previsione dell’effetto, avendo la causa, è un vero e proprio pregiudizio “finalistico”:

lunedì 29 giugno 2020

LA SEMPLICITA' DI UNA VOLTA

Con l'avvento del progressismo, dall'Illuminismo in poi, c'è stato un continuo aumento della popolazione a danno della qualità della vita e dell'ambiente. Il sistema produttivo è diventato industriale e gigantesco, con inquinamento e consumi a dismisura. Per vizio, per necessità di eguaglianza, per ridurre l'inquinamento, non si fa altro che parlare di "innovazione". È un dogma. Tra consumismo e innovazione la distruzione dell'ambiente è totale e gli oggetti dopo dieci anni vengono sostituiti da altri più "moderni", mentre una volta duravano secoli e passavano dal padre al figlio. Distruzione dell'ambiente, della personalità, del portafoglio, gli individui devono adattarsi di continuo a nuovi strumenti tecnici e con soldi che i poveri non hanno. Vecchi e poveri emarginati. Basta progresso!
I DANNI DELLA PREVISIONE SCIENTIFICA

Se, come scrisse Nietzsche, la Storia può far danni alla vita, imponendo il passato sul presente, la previsione scientifica ne fa molti di più: impone il presunto futuro (più incerto del passato) togliendo le possibilità degli avvenimenti e la libertà personale. Si pensi alla recente epidemia: "se esci prevedo che ti contagi, quindi ti vieto di uscire". La previsione scientifica ha chiuso il futuro nella previsione di contagio e ha soppresso la libertà. È la barbarie scientifica, che gli scienziati fingono di ignorare. La previsione scientifica riempie il futuro di certezze che sono altrettanti dogmi, i laboratori scientifici sono diventati palle di vetro dei maghi che prevedono il futuro e leggono il passato (ad es. un assassinio con il DNA). Siamo all'interno della più cupa superstizione.

domenica 28 giugno 2020

LA DELINQUENZA MORALE DEL PAPA

Ho sempre ritenuto chi parla o teorizza contro i sentimenti personali un delinquente morale. La famiglia è un nucleo legato da sentimenti personali, non uno strumento istituzionale del potere o di Dio. La famiglia è un nucleo preesistente al cristianesimo che il cristianesimo finge di appoggiare, mentre il vero spirito cristiano è nell'ascetismo e nella castità. Gesù e Buddha equiparavano i familiari a qualsiasi seguace. Il cristianesimo è indifferenza verso i sentimenti. L' ha dimostrato il papa dicendo che la famiglia causa corruzione sociale. A parte che la corruzione avviene per denaro soprattutto (denaro=mezzo sociale), dice le cose al contrario, è la che società corrompe i sentimenti familiari. Che si aiuti un familiare è doveroso, è la società che altera il semplice sentimento.

venerdì 26 giugno 2020

I PREGIUDIZI DELLA SCIENZA
Sento dire da una dottoressa che, se ci sono contagiati, qualcuno deve averli contagiati. L'affermazione era fatta a margine di una discussione sulla capacità virale di contagio degli asintomatici. Supporre che sia minore è possibile, di sicuro non fa ammalare l'asintomatico. Sugli altri non si sa. La dottoressa ha ripetuto un pregiudizio della scienza, quello della legge di causa ed effetto, che affonda nella pretesa dell'uomo razionale di "spiegare" (causa) tutto. Si dovrebbe andare di causa in causa all'infinito. Il contagiato è, a sua volta, contagiato da altri. E il primo uomo da chi è stato contagiato? Si risponde dai pipistrelli e si è soddisfatti. Ma i pipistrelli da chi hanno ricevuto tale virus che hanno trasmesso all'uomo? Alla fine la legge di causa ed effetto è un verme che si morde la coda.

giovedì 18 giugno 2020

Per chi vuol uscire dal "sonno dogmatico" -- LA SCIENZA NON FA MAI I CONTI CON LA SUA SOGGETTIVITA'

Uno si aspetta che, dato che si riconosce che gli schemi razionali e scientifici nella natura ce li pone l’uomo, allora non ci siano in natura e che l’imposizione a quest’ultima dei detti schemi sia una falsificazione, una manipolazione. No, ecco il signor Kant che afferma che, dato che l’uomo pone questi schemi, allora è “come se” ci fossero realmente, si ammette sfacciatamente il falso come vero. Si ammette che le cose si adattino al pensiero, cioè che la nostra deformazione intellettuale delle cose abbia un valore oggettivo, anziché esclusivamente arbitrario: “Finora si è creduto che ogni nostra conoscenza debba regolarsi sugli oggetti; ma tutti i tentativi, condotti a partire da tale presupposto..sono andati a vuoto <si veda lo scetticismo di Hume>..È venuto il momento di tentare una buona volta..il cammino inverso, muovendo dall’ipotesi che siano gli oggetti a dover regolarsi sulla natura della nostra conoscenza” (I. Kant - “Critica della ragion pura” - Premessa alla 2° ed.).

martedì 16 giugno 2020

LA SCIENZA SPIEGA TUTTO, MA NON SE STESSA

La scienza non spiega prima di tutto se stessa, perché bisogna fare l’analisi con la natura, perché si deve usare il tempo e il connesso principio di causa ed effetto, perché si deve rendere omogenee le individualità esaminate in precedenza per poi sottoporle alla tirannia numerica, perché centomila casi uguali, ammesso che lo fossero sul serio (cosa del tutto impossibile), renderebbero uguale anche il caso successivo (induzione, previsione scientifica detta “sperimentale”), come se la grandezza dei numeri fosse una religione. Non spiega nessuno dei suoi fondamenti, i suoi fondamenti sono infondati: “Ma il senso della scienza..non è a sua volta scientificamente dimostrabile” (K. Jaspers - “Filosofia” - Orientazione filosofica nel mondo - cap. II).

venerdì 12 giugno 2020

NON ESISTE L'EPIDEMIA COLPOSA

Il corpo è la persona, considerare il corpo di una persona un pericolo per il meccanicismo di causa ed effetto del contagio è un atto di razzismo sanitario. Di un'epidemia non può esserci un colpevole, perché è un evento naturale. Non si può stabilire che chiudere in casa le persone è più giusto che non chiuderle, ciò dà per scontato quello che non è neppure scientifico. Posso stare in mezzo a 1000 contagiati e non contagiarmi. Che la magistratura indaghi per "epidemia colposa", guardando ora alla Lombardia e ora al governo (zone rosse), è il classico segno di una mentalità perversa, altro che obiettività dei magistrati. È quella mentalità per cui ci deve essere un colpevole, perché, senza il colpevole, tutto sarebbe stato sotto controllo. Ma la natura non si controlla!

giovedì 11 giugno 2020

L'ORIGINE METAFISICA DELLA SCIENZA

La vera origine del metodo analitico della scienza, soprattutto quella della natura, sta nella matematica, nella scomponibilità infinita dei numeri, quindi in un fattore del tutto intellettuale. Altro che esperienza! La scienza ha trasferito questa scomponibilità dei numeri ai corpi, supponendo, senza alcuna prova di qualsiasi genere, che anche i corpi fossero scomponibili come i numeri, in pratica la scienza ha assimilato i corpi naturali viventi ai numeri. Questo è stato possibile tramite l’idea di “omogeneità” che l’analisi ha in comune con la matematica. La matematica può operare con i numeri perché la loro stessa astrattezza li rende tanto omogenei per quanto inesistenti. Eppure questo nulla ha creato quel mostro che è la civiltà moderna e scientifica

martedì 2 giugno 2020

IL RAZZISMO TECNOLOGICO 


Ormai, se non possiedi un telefonino che va su internet, ti devi suicidare. Non puoi essere ostile filosoficamente alla tecnologia e si definisce anche libera una società del genere. Per andare al mare o in certi posti devi prenotare on-line. L'app immuni, che non avrei mai installato, sembra sia inefficace se non installata dal almeno il 70% della popolazione. Io ho un telefonino, scelto da me, che non so nemmeno se va su internet. Poi di dimenticano anziani che non hanno neppure il telefonino o le famiglie povere che non se lo possono permettere o gli si rompe. Siamo di fronte ad un vero razzismo tecnologico e tutti quanti come ebeti si adeguano. Posso disprezzarli?
CRITICA ANTICIPATA DEL COSMOPOLITISMO DELLA GLOBALIZZAZIONE 

“Diffidate di quei cosmopoliti <chiara critica dell’Illuminismo, ma valida anche nei confronti dell’odierna globalizzazione> che vanno a cercare, lontano, nei loro libri, dei doveri che sdegnano di compiere intorno a loro. Sono come quel filosofo che ama i Tartari, per essere dispensato dall'amare i suoi vicini” (J. J. Rousseau - “Emilio” - lib. 1°). Poi: “Dovunque si è trovato vero amor di patria, si è trovato odio <distinzione> dello straniero..La fola <favola> dell’amore universale..ha prodotto l’egoismo <egocentrismo> universale. Non si odia più lo straniero? Ma si odia il compagno, il concittadino, l’amico, il padre, il figlio..Non si hanno più nemici nazionali? Ma si hanno nemici privati” (G. Leopardi - “Zibaldone” 881, 890)

giovedì 21 maggio 2020

PAURA E LIBERTA' 

La paura è la bestia peggiore che possa esistere, essa fa da fondamento alle tirannie politiche, a quelle tecnologiche, a quelle scientifiche: “la scienza..ha calato le radici nel più profondo della debolezza dell’uomo <la paura> e ha dato ferma costituzione per tutti i secoli avvenire alla rettorica del sapere..la cura di questa sicurezza asservisce l’uomo in ogni atto..e non c’è maggior potenza di quella che si fa una forza della propria debolezza. Il singolo che per la sua sicurezza vive la vita nel modo sociale..e s’è adattato alla forma sociale, è geloso di questa in ragione appunto della debolezza con la quale vi s’è affidato..come il naufrago alla tavola, non per amore della tavola <società> ma della propria salvezza” (C. Michelstaedter - “La persuasione e la rettorica” - II, 2; II, 3, 1).

mercoledì 20 maggio 2020

SCIENZA E CASO

E' un caso se ora scrivo un post. Perché il pavimento non cede e non crolla il palazzo? La scienza ingegneristica ha stabilito che è fatto bene? Ma che ne sa la scienza degli smottamenti di terreno sotto le fondamenta? E dei terremoti? Si affanna a cercare regolarità che non ci sono con quella tela di ragno che è la legge di causa ed effetto per cui, con l'idea di "contagio", ci hanno chiuso in casa senza libertà. Trovano un positivo e cercano chi ha incontrato, di contagio in contagio si andrebbe all'infinito. Tracciano tutti con i telefonini e così, se incontri un positivo, sanno come e dove vai. Follia! Il contagio iniziale perché non ha una causa? E' stato un caso? Sì, ed è casuale se ci contagiamo: “Nel destino complessivo dell’umanità ha dominato assolutamente il caso” (F. Nietzsche-“Fram. post.” 1884- 25(136)).

martedì 19 maggio 2020

TECNOLOGIA E BUROCRAZIA

La tecnica è una pianificazione dei gesti umani o dei movimenti degli oggetti per adattarli al fine, imposto dall'alto, in cui consiste il progetto. E' una gabbia per cose e persone. Profondamente liberticida. Se la tecnologia diventa una macchina organizzativa statale, essa deve controllare minuziosamente tutti i passaggi, così come si controllano minuziosamente tutti i congegni di un macchinario. La burocrazia non è altro che la cavillosità della pianificazione tecnica applicata alla gestione della società: "La minuzia dei regolamenti, lo sguardo cavilloso delle ispezioni, il controllo sulle minime particelle della vita..daranno ben presto una razionalità economica o tecnica" (M. Foucault - "Sorvegliare e punire" - 3, 1). Immaginare una società tecnica senza burocrazia è come immaginare un Dio senza teologia.
TECNOLOGIA E AUTORITA'

Il Covid 19 ha messo in luce quanto di autoritario e anti-liberale c'è in scienza e tecnica. Mi infastidiscono quelli che prendono ad esempio Cina, Corea o Giappone: Stati o non liberali o, se sembrano democratici, non lo sono secondo i canoni occidentali. Per questo in Cina, se non hai un telefonino e una app che certifica la tua salute, non ti fanno entrare in negozi. Ciò è possibile perché dittatura e tecnologia vanno a braccetto. Può girare solo chi ha un telefonino moderno e l'app. I poveri e i contadini? Lo stesso si è tentato di fare con l'app Immuni. Se non è autorità questa, cos'altro lo è? Non puoi più mangiare o girare se non ti converti alla tecnologia moderna. In alcuni alberghi con l'app entri liberamente, e senza app? La tecnologia al servizio della "smaterializzazione" dei corpi. Questa è barbarie.
APERTURA

Popper, a ragione, condannava Platone, Hegel, Marx, il fascismo e il comunismo, in quanto "chiudevano" la libertà del futuro con l'ideale di una società perfetta, quella ideale della "Repubblica" in Platone, la società cristiano-germanica in Hegel, la società comunista dei lavoratori in Marx, quella della nazione-Stato nel fascismo, quella dell'umanità-lavoratori nel comunismo. Le società ideali sono totalitarie, negano la libertà, chiudono il futuro con l'ideale. La stessa cosa fa la scienza, che non vuole affatto lasciare libero il futuro lasciandolo, come poi è di fatto, imprevedibile. Lo chiude con la "previsione scientifica" e il rapporto di causa ed effetto diventato "legge scientifica". La legge scientifica è un tratto reazionario della scienza che distrugge la libertà, perché non lascia "aperto" il futuro.

giovedì 14 maggio 2020

DALLA PAURA ALLA DITTATURA

Fanno anche rima. Il governo ha prorogato lo "stato di emergenza" per 6 mesi. E' un colpo di Stato! Vorrei sapere dove sta la norma che consente uno stato di emergenza in cui legifera il governo, cioè un organo amministrativo che viola la separazione dei poteri, come accadde con fascismo, nazismo, stalinismo. Il fatto che la paura renda tale potere eccezionale come ovvio è il fatto più preoccupante, anche più della morte per il covid 19. A me non risulta che la Costituzione consenta un potere eccezionale del governo per un periodo così lungo. Questo significa che i Decreti del Presidente del Consiglio (DPCM) diventano leggi passando sopra le leggi costituzionali, le leggi normali e il Parlamento, ridotto a fantasma con le mascherine. La decretazione governativa è illegale, immorale, criminale.
L'IGNORANZA DEI VIROLOGI

Scienziati, medici, virologi ignorano l'"amechania" della vita reale: "Amechania vuol dire letteralmente ‘incapacità di produrre qualcosa attraverso uno strumento tecnico’. Mentre l’esperienza della fabbricazione meccanica e del rapporto tecnico con le cose si caratterizza giusto per la perfetta consequenzialità fra oggetto ed esecuzione, fra intenzione e risultato, ed è quindi fonte di sicurezza e di fiducia <tutto è ‘interiore’ previsione>,..<l’amechania> si presenta..nel ribaltamento di tutte le premesse, nella delusione di tutte le attese, nella negazione di ogni schema di collegamento razionale fra le cose e gli eventi. Vediamo già fin d’ora come non ci sia nulla di più opposto che l’esperienza della tecnica e quella del trascendente <destino>” (A. Magris-“L’idea di destino nel pensiero antico”-1°, II, 2).
CONTAGIO E RESPONSABILITA'

La legge di causa ed effetto, applicata a eventi che non appaiono fisicamente visibili nella vita quotidiana, viola i fondamenti dell’etica, per la quale ognuno è responsabile solo delle sue azioni. Il contagio non è un’azione, quindi non può esserci un responsabile o colpevole di un’azione che non c’è o è invisibile. Il contagio, stando alla scienza, avverrebbe meccanicamente secondo la legge di causa ed effetto, per cui, dato il malato A (causa), l’individuo B si ammala (effetto). Come se il virus rendesse unica la malattia di A e B. La legge di causa ed effetto fissa una responsabilità inconscia, tanto è vero che fissa un “isolamento” tra A e B che viola ogni diritto di libertà e di avere tutti i rapporti personali che si desidera avere: con una responsabilità presunta rovina la vita della gente e questo è immorale e non può essere permesso. Ognuno, se non è aggredito e ferito fisicamente da un’azione, si deve assumere la responsabilità di quel che avviene in lui, come sentirsi male o ammalarsi, in modo “personale”. In virtù del perverso meccanismo di causa ed effetto, l’idea di contagio, al contrario, sposta la responsabilità da Giovanni (individuo B, effetto) a Mario (malato, causa) e in tal mondo non rende più personale la responsabilità penale, vale a dire la colpa, per la quale si ammala Giovanni (individuo B o effetto). Surrettiziamente la responsabilità della colpa, della possibile pena, si sposta da una persona all’altra. Ciò, non solo viola l’etica, ma anche le leggi costituzionali di quasi tutti i paesi democratici, ad esempio viola la Costituzione italiana che afferma: “La responsabilità penale è personale” (“Costituzione della Repubblica italiana” - art. 27).

mercoledì 13 maggio 2020

GOVERNO SCORRETTO E CALCIO

Il governo abusa continuamente della Costituzione e usa la legge di causa ed effetto in modo immorale. Con ciò va a punire i medici sportivi. Stabilire, infatti, che i medici sono "responsabili penalmente" per l'eventuale malattia di covid 19 nella loro squadra significa ritenerli colpevoli del contagio, come se lo potessero evitare quando si verifica. Nessuno ha mai visto dove e come avviene un contagio, il passaggio di goccioline è sempre qualcosa di misterioso e mai visto. Ma spostare la responsabilità sul medico, là dove non è colpa di nessuno, significa violare l'art. 27 della Costituzione che fissa che "la responsabilità penale è personale": spostando una colpa che non è di nessuno sul medico si viola la personalità della responsabilità, è chiaro. E' un principio barbaro, quasi da codice di Hammurabi.

martedì 12 maggio 2020

IL FUTURO POST-EPIDEMIA


Il governo basato su scienza e tecnica rende il controllo dell’organizzazione sempre più efficace nella direzione del “Grande Fratello”: “IL GRANDE FRATELLO vi guarda, diceva la scritta appostavi sotto <una gigantesca fotografia>” (G. Orwell-“1984”-par. 1°, I). Il controllo sanitario e le restrizioni delle libertà personali, specie durante epidemie e dopo, diventa un problema gestito da Ministeri: “Si diceva che il Ministero della Verità contasse tremila locali sul livello del terreno” (G. Orwell-“1984”-par. 1°, I). Anche oggi il “Il Ministero della verità” ha molti locali, quelli delle testate giornalistiche ufficiali. Si deve ancora creare il “Ministero dell’amore”, ma si provvederà: “Il Ministero dell’Amore.. manteneva l’ordine e faceva rispettare la legge” (G. Orwell-“1984”-par. 1°, I)

lunedì 11 maggio 2020

SILVIA ROMANO-DE ANDRE'

Il giornalista di sinistra Simonetti non smentisce l'ipocrisia della sinistra, di origine cristiana e pretesca. Approfittando dell'ignoranza dei giornalisti di destra con cui dibatteva, sostiene che la Romano non odia i suoi rapitori così come aveva fatto De André. Conoscendo De Andrè come le mie tasche, affermo che si tratta di una paragone indecente, tra una psicolabile e un genio musicale anarchico. De Andrè non odiava i pastori che lo tenevano prigioniero su mandato di un assessore del Partito comunista, perché vedeva nei pastori un'innocenza primordiale. Non ha mai detto che non detestava il mandante comunista. I pastori erano i rappresentanti di un mondo innocente che De André amava, i terroristi islamici sono dei violenti di una religione fanatica, brutale, che odia le donne. Il confronto è osceno.

venerdì 8 maggio 2020

LA FOLLIA

Se pensano di farci indossare mascherine con la temperatura a 35°-40° sono pazzi. Nietzsche scrisse che l'uomo è un animale diventato pazzo. Il virus lo conferma. Scienza e tecnologia alimentano tale pazzia-paura. Hanno creato un braccialetto che misura la distanza tra persone e suona se qualcuno è troppo vicino. Poi un sistema per vedere se in un locale ci sono troppe persone. Poi un casco che misura la temperatura di coloro che incontriamo. Poi una porta automatica per l'ingresso in un locale collegata a uno schermo che controlla la temperatura e se indossi la mascherina. Pazzia! Uno può avere la febbre anche senza corona virus e magari deve uscire per necessità. Qui il connubio paura, scienza, tecnologia sta diventando letale per la libertà umana, la "nuova normalità" è un mondo mostruoso. Ribellatevi!
CHE PASSO E'? 


"Coloro che erano sani..improvvisamente, senza un motivo apparente, venivano presi da vampate violente al capo, mentre gli occhi si arrossavano e si gonfiavano, gli organi interni, come la faringe e la lingua subito si facevano sanguinolenti..Insorgevano lo starnuto e la raucedine, e in non molto tempo il male scendeva nel petto con tosse violenta". E' la descrizione dei sintomi del corona virus o, comunque, di un'influenza forte? No, è un passo di Tucidide ("Storie" 2, 49) in cui descrive la pestilenza (epidemia, il termine pestilenza è usato in senso generico) che ci fu ad Atene nel 429 a.C. e in cui morì Pericle. Le epidemie avvengono ciclicamente, ma mai si è visto che hanno chiuso in casa le persone. Forse nel futuro penseranno che i popoli di oggi sono composti da cretini e cacasotto.
L'ORIGINE RELIGIOSA DELL'ALTRUISMO

Sia Buddha che Gesù Cristo considerarono i loro genitori dei semplici fedeli della loro dottrina religiosa: “Chi ama il padre o la madre più di me, non è degno di me” (“N. T.”-Matteo 10,37). Questa è l’affermazione di un egocentrico. Sarebbe più corretto dire che, chi ama Cristo o Dio più del padre e della madre, non è degno di tale padre e tale madre e di nessuna amicizia. La confidenza concessa a chi dedica la vita a Dio, come preti e suore, è o stupida ingenuità o naturale egoismo del bisognoso, preti e suore non meritano tale confidenza. Almeno come tali, poi si può sempre riconoscere in un prete o una suora un proprio figlio megalomane ed egocentrico. Cristo rappresenta, in tal caso, l’universale astratto, il generico universale o umano, l’indifferenza incarnata in un folle.

giovedì 7 maggio 2020

I DOVERI E L'ALTRUISMO

L'altruismo è una fabbrica di doveri, è detestabile. Non puoi nemmeno decidere di rischiare perché vuoi vivere e ti importa poco se ti ammali e muori. No, non puoi vivere, perché spuntano gli "altri", come benpensanti rompicoglioni (da prendere a calci) che ti dicono che il tuo comportamento danneggia gli altri, che la tua libertà contagia. Spuntano migliaia di "doveri", si parla di "nuova normalità" per essere presi per il culo. "Devi" stare a distanza, portare mascherine, guanti, "non devi" fare assembramenti, "devi" fare file distanziate, devi avere metà dei servizi, su autobus e ristoranti. Per andare al mare "devi" prenotare, non "dovrai" muoverti troppo. Questa non è normalità, è maniacale pratica igienica, da cacasotto. La paura degli "altri" detta le regole, la tua libertà non conta nulla. Ribellione!

mercoledì 6 maggio 2020

IL DISTANZIAMENTO SOCIALE

E' vero segno di follia! Si basa su un concetto che dà per scontato l'invisibile (il contagio) e che è solamente una previsione basata sulla paura. Nessuno può dire che, se abbraccio qualcuno, io mi contagerò. Quando poi tale distanziamento è del tutto impossibile, contrario a istinti e sentimenti. Si permette il rischio solo per il lavoro, come se l'unico scopo dell'uomo fosse quello di mangiare e non di vivere. Tutto ciò che è lavoro, religione, scienza è ritenuto necessario, ciò che è personale e fisico è ritenuto superfluo. Superfluo avere amici, fare sesso, abbracciare fidanzati o altri. Sul lavoro, poi, i lavori non si possono fare se, per indicare qualcosa, si è costretti ad avvicinarsi (l'ho visto in tv). Questo distanziamento è una follia e il virus sta andando via perché è tarda primavera.
L'OSPEDALIZZAZIONE DELLA VITA

Per i malanni dovuti all'età, da più anni sono andato spesso al Policlinico Gemelli, l'ospedale più vicino a casa mia. In esso vedevo dei contenitori appesi al muro di "gel igienizzante", qualcuno con i guanti di plastica e più raramente con la mascherina. Oggi vedo che questi dispositivi vengono ritenuti indispensabili e i fascisti sanitari li ritengono addirittura obbligatori ovunque. L'ospedalizzazione della vita, che va di pari passo con il fascismo igienizzante, è il segno di una società "disinfettata", di una metafisica cerebrale fatta di mostri invisibili micro-biologici che ha tradotto in malattia e paura tutto ciò che riguarda il corpo, al punto che ci si scandalizza per motivi sanitari se qualcuno va con le prostitute. Religione, sanità, moralismo, Grande Fratello vanno a braccetto.

domenica 3 maggio 2020

LEGGI CONTRO VITA E PERSONA

Le leggi le fissa il livellamento della ragione, le diversità, che rendono straordinario ogni essere, le fissa la natura. La ragione cristallizza il passato nella legge sociale o scientifica e lo impone al futuro o come obbligo giuridico o come legge di causa ed effetto, come previsione/prevenzione. Se si ascoltasse la ragione, non ci sarebbe mai niente di nuovo, gli individui dovrebbero diventare uguali (l’educazione tenta proprio questo), ogni diversità è uno strappo alla regola, alla legge. Non è necessario essere arroganti legislatori o dittatori o fanatici profeti o assassini per superare la regola, la legge, l’ordinario, basta essere delle “personalità” dotate di dignità e amor proprio, per questo non si può che trasgredire le regole. La vita non può esistere senza distruggere le leggi

sabato 2 maggio 2020

IL MEDIOEVO TECNICO-SCIENTIFICO

La pandemia è l'ingresso ufficiale nel "Medioevo scientifico", corrispondente al "fascismo sanitario". Oggi c'è un pensiero unico e omologante: quello tecnico-scientifico; più o meno come nel Medioevo era il pensiero religioso. Se ragioni a prescindere da tecnologia e scienza o contro di loro, vieni demonizzato con espressioni censorie tipo "ignorante", più o meno come la marmaglia progressista demonizza quale "oscurantista" chi si oppone loro. Le regole vengono dettate da scienza e tecnica, chi non le segue viene tagliato fuori o deve subire abusi e costrizioni. Obbligo di vaccinarsi, di fare tamponi, di fare analisi, di avere telefonini su cui magari mettere della app che rivelino chi incontri. Ciò perché la paura antepone la sicurezza al diritto morale alla libertà. Meglio uomini morti che non liberi.
IO E GLI ANIMALI

Un rapporto difficile per colpa della società. Chi ama gli animali ha già fatto un passo avanti, ma il modo in cui li tratta non è adeguato alla loro dignità. Volente o nolente tiene con essi un rapporto servo/padrone. Perciò non ho animali. C'è anche il mio egoismo: non voglio fare il tutore di altri esseri viventi. Io immagino "libero" e affettivo il rapporto con gli animali. Si offenda chi vuole, per me sarebbe un onore un rapporto affettivo con animali, perché solo essi sono capaci di affetti veri, senza retro-pensieri e quel fastidioso atteggiamento intellettuale dell'uomo politico, formale, religioso, scientifico, razionale. L'uomo non mi suscita più da tempo la stessa simpatia degli animali, ho solo ancora qualche simpatia istintiva per i bambini fino a 4 anni. Poi, però, si fanno odiosamente grandi.
L'ILLEGALITA' DEL DPCM

Che i Decreti del Presidente del Consiglio siano tutti incostituzionali è un fatto, violano almeno 7 articoli della Costituzione. Soffermandoci all'art. 13 (libertà personale), è chiaro che l'articolo afferma perentoriamente che "La libertà personale è inviolabile": punto e a capo! Vi pare che un atto amministrativo dell'esecutivo possa impedire di uscire di casa o di andare dagli amici senza violarlo? Siete in malafede? L'art. 13 precisa che "Non è ammessa alcuna forma di detenzione..se non..nei casi previsti dalla legge". Ammettendo che il primo DPCM avesse urgenza, tutti i successivi, specie l'ultimo che discrimina i sentimenti, sono illegali. In 52 gg. ci voleva una rapida legge. La "detenzione" è una "pena restrittiva della libertà personale". La sostanza della pena è la restrizione. Art. 13 violato.
I CONGIUNTI

Io non capisco perché i magistrati si inventano, abusando dei loro poteri, un reato di "sequestro di persona" per Salvini, che voleva solo impedire l'ingresso dei migranti in Italia e non indagano, come sarebbe loro dovere, su atti amministrativi come i "Decreti" di Conte che violano la Costituzione e portano con loro tutti i reati possibili, da violenza privata ad abuso di ufficio, fino al sequestro di persona. Offensivo è, poi, il termine "congiunti". Indica "rapporti stabili" ha detto il governo. I coniugi sono sicuri rapporti stabili? C'è chi neppure conosce alcuni parenti. Se si ha un amico da 50 anni non è un rapporto stabile? Che il governa faccia tali distinzioni è inaccettabile, qualcuno, per favore, denunci Conte alla magistratura e minacciate anche i poliziotti che eseguono le direttive dei Decreti.

venerdì 1 maggio 2020

L'ASINTOMATICO

Non credo affatto al racconto fatto dalla medicina sul virus. Si deve ricordare che la medicina non è una scienza esatta e che i suoi schemi virologici e microbiologici sono narrativa mitologica. Anziché pensare alle guerre reali, la scienza, la medicina, la micro-biologia hanno creato un mondo alternativo invisibile fatto di virus e batteri in guerra come nelle saghe nordiche. Scriveranno l'Iliade come guerra micro-biologica. Sull'asintomatico pensate al paradosso relativo al fatto che ci siano 7 miliardi di asintomatici, tutta l'umanità. La malattia non esisterebbe nella realtà e per la scienza sì. Nessuno potrebbe contagiare gli altri, come ritiene la logica da untore della scienza, perché già tutti ammalati. Questo pensiero dovrebbe rendere ridicola l'idea di un malato immaginario stabilito dalla scienza.

giovedì 30 aprile 2020

GLI IPOCRITI DELLA PAURA

Della morte hanno paura tutti, ma non è che, dato che si insiste con la paura del virus, ristoratori, albergatori, parrucchieri ecc. abbiano il dovere di morire di fame. Quando virologi, medici, razionalisti sbandierano la loro paura per il virus di ritorno, che non è una verità certa, lo fanno perché se ne fregano di chi muore di fame perché non può lavorare. La violazione del diritto al lavoro è incostituzionale e immorale. Questi diffusori del virus della paura o hanno stipendi fissi e guadagni certi, come medici o politici, o rendite sicure. Non sono loro che falliscono o muoiono di fame. Bisogna farli tacere anche in modo aggressivo. Bisogna dirgli che hanno il dovere di girare i loro guadagni mensili a parrucchieri, ristoratori, albergatori, ecc..
I DPCM E LE ORDINANZE

I Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, come le Ordinanze di Presidenti regionali o Sindaci, sono "atti amministrativi" riferibili ai cittadini solo per le funzioni della Pubblica amministrazione. Tali "ordini", se riferiti direttamente ai privati cittadini con divieti e obblighi (ad es. l'obbligo di vaccino di Zingaretti), sono illegali, specie se contrastano con garanzie costituzionali (ad es. i DPCM di Conte violano la libertà personale, di lavoro ecc., l'Ordinanza di Zingaretti discrimina l'età). Multe o divieti imposti da amministrazioni fuori delle loro funzioni (il Governo non governa direttamente i cittadini, violerebbe la Costituzione) sono impugnabili davanti alla Magistratura e si può denunciare per abuso d'ufficio e violenza privata (reati) il poliziotto che pretendesse di applicarli.

martedì 28 aprile 2020

PD (PARTITO DITTATORIALE)

Renzi dice che il DPCM di Conte è incostituzionale, Zingaretti lo nega. Zingaretti fa fare bella figura pure a quel prepotente di Renzi. Dopo aver reso obbligatorio il vaccino nel Lazio per gli over 65, ora finge di non vedere l'incostituzionalità dei DPCM. La Costituzione parla di "diritto" alla salute (art. 32), non di "confinamenti" per la salute, di restrizioni per sanità (art. 16) per il movimento nella nazione, non di "confinamento" per mesi e per tutti (forzature). I DPCM violano la Costituzione: art. 4 (diritto al lavoro); art. 8 (libertà religiosa); art. 13 (libertà personale); art. 16 (libertà di movimento); art. 17 (diritto di riunione); art. 18 (diritto di associazione); art. 32 (danni alla salute con il confinamento); art. 33 (impedire l'arte: mostre, teatri, ecc.); art. 41 (iniziativa economica).

lunedì 27 aprile 2020

LA BOTTE E LA MOGLIE 

La gente che potremmo definire "ignorante filosoficamente", quindi preti, scienziati, medici, studenti non maturi, troppa gente comune, non si rende conto del fatto che scienza e libertà sono inconciliabili. La scienza persegue il controllo del mondo esterno, compresi gli altri esseri umani, quindi la previsione e la sicurezza. Previsione e sicurezza sono inconciliabili con la realtà degli individui e delle cose. Quindi volere, assieme, libertà e sicurezza significa "volere la botte piena e la moglie ubriaca". La sicurezza è la laicizzazione della salvezza cristiana, cioè il trasferimento soffocante sulla terra della vita eterna del Paradiso cristiano. Tutta la mentalità moderna è intrisa di pregiudizi di derivazione cristiana, che sono immensamente pericolosi per la vita terrena.
LA VIROLOGOCRAZIA

Dipendesse dai virologi non uscireste più di casa. Occorre essere più diffidenti sulla scienza. 48 anni fa, studiando la "logica della scienza", capii che lo scienziato ragiona meccanicamente per causa ed effetto: una "mediazione" tra il prima e il poi. Nella micro-biologia il "virus" è la mediazione tra A e B, la riduzione di Giovanni e Mario al "comune denominatore", a quella "generica trasversalità" che è il "virus", che "media" l'immediato. Si pretende di vederlo simbolicamente al microscopio, fino a dichiarare malato chi sta bene (l'asintomatico). La presenza del virus indica la "mediazione" o "contagio" potenziale tra Mario e Giovanni. Questa meccanicità si interrompe, non con la differenza individuale, ma con l'isolamento, per cui, per il virologo, senza isolamento c'è il meccanismo del contagio.

domenica 26 aprile 2020

L'IMMORALITA' DELL'OBBLIGO 

La disposizione di Zingaretti di costringere al vaccino contro l'influenza gli over 65, così come tutti i decreti di Conte, sono immorali. Chi dice di rispettare le regole viola ogni diritto morale. Riporto alcune righe dai miei "Aforismi assiomatici sui fondamenti dell'etica (6)" (da "Rime sgradite"): "Il governo come tutore viola tutti e tre <libertà, giustizia, verità> i principi fondamentali dell'etica. La ribellione agli obblighi e quindi anche all'obbedienza è un diritto e un dovere verso se stessi e verso gli altri, infatti la ribellione comporta una 'lotta' che blocca l'ingiustizia, cioè il mancato riconoscimento dei limiti individuali. La ribellione, quindi, è una difesa della giustizia, che viene violata tanto dagli 'obblighi' che dall''obbedienza'."

giovedì 23 aprile 2020

L'ABUSO DELLA "PREVENZIONE"

"Prevenire è meglio che curare" è un tale luogo comune che chi lo afferma dovrebbe pensare di essere cretino e conformista. La "prevenzione" è un concetto tecnico-scientifico liberticida col quale o la persona stessa o gli altri o la legge o lo Stato "progetta" il futuro ingabbiandolo in un comportamento chiuso e omologato. In questo senso scienza, medicina e tecnica sono vere e proprie "istigazioni a delinquere", cioè far violenza sulla libertà propria o altrui. Se la prevenzione è una scelta personale, anche se contro natura, l'individuo si assume verso di sé ogni responsabilità. Ma quando riguarda gli altri è un vero "delitto". Se poi comporta il rischio di un danno (ad es. il vaccino) deve decidere sempre e solo il singolo e farla per legge o per decisione di Stato è delinquenza.

domenica 19 aprile 2020

LA PAURA DELL'INVISIBILE E' UNA PAURA DEL TUTTO PSICOLOGICA E L'EPIDEMIA HA MESSO A NUDO LA FRAGILITA' PSICOLOGICA DELL'UOMO MODERNO, CHE NON BISOGNA ESITARE A DEFINIRE VIGLIACCHERIA. QUESTA PAURA CHIEDE, IN MODO OSSESSIVO, SICUREZZA, UNA SICUREZZA CHE NON ESISTE E NON E' MAI ESISTITA, MA CHE, ESSENDO PSICOLOGICA ANCH'ESSA, DIVENTA ARROGANTE E SI APPOGGIA A DOTTRINE ESSE STESSE FONDATE SULLA PAURA PSICOLOGICA, COME LA SCIENZA E LA TECNICA. SCIENZA E TECNICA SEMBRANO PROMETTERE "SICUREZZA" A DANNO DELLA LIBERTA' E DEL RISPETTO DELLA PERSONA INDIVIDUALE E C'E' GENTE TANTO MISERA (PENSO A UN ARTICOLO DEL DIRETTORE DI "REPUBBLICA") CHE RELATIVIZZA LA LIBERTA' PERSONALE SULLA BASE DELLA SICUREZZA, IN SOSTANZA SULLA BASE DELLA SUA PAURA PSICOLOGICA O VIGLIACCHERIA.

venerdì 17 aprile 2020

COS'E' IL FASCISMO SANITARIO

E' il controllo dall'alto della terapia e prevenzione con l'obbligo di legge. Una persona che sta male, spinto dalla sofferenza del morbo, va dal medico, pur non credendo nella verità della scienza, perché va per tentativi. Spesso non guarisce del tutto, ma, se migliora, già si contenta. La prevenzione, invece, è inaccettabile: essa cura una malattia che non c'è, che si suppone possa esserci nel futuro, si dà corpo ai fantasmi. Con il corona virus si è creata la tendenza a vedere questi fantasmi e ad imporre terapie preventive o vaccini. Come terapia per un male che non c'è, il vaccino ha tutte le controindicazioni generali e individuali di un farmaco, è esporsi a un rischio pur stando bene. Vedere un futuro di malattia è tipico di una scienza che non cura i malati reali, ma i malati immaginati.
IL FASCISMO SANITARIO DEL PD

Non so fino a che punto la notizia sia fondata, scorreva nei sottotitoli di "Sky tg 24". C'era scritto: "Regione Lazio: vaccini obbligatori per over 65 a partire da settembre". Quello stronzo di Zingaretti pensa che gli anziani siano bambini cui ordinare di vaccinarsi? Non mi iscrive a scuola? Io sono un "no-Vax" e reputo una violenza morale e politica il vaccino obbligatorio. Uccido il medico che prova a farmi il vaccino. Se mi capita a tiro Zingaretti lo picchio. Se siete del PD non me lo dite, potrei mandarvi a fanculo. Io non obbedirò ad alcuna legge regionale che passa sulla mia pelle, sul mio corpo l'unico sovrano sono io. A settembre non c'è il vaccino per il corona virus, devo dedurne che è il normale vaccino per l'influenza? Non c'è motivo di vaccinarsi. Qualcuno muore per l'influenza? Affari suoi.
VACCINI? MAI OBBLIGATORI

In TV un esponente della direzione del farmaco ha detto che, per il Covid 19, non c'è un farmaco specifico e si prova a usare il campionario di quelli esistenti. Sul vaccino ha detto che non c'è e che non c'è sicurezza che si trovi: ha precisato che il vaccino trovato non ha funzionato nell'Aids, nell'Epatite C, ma, cosa più interessante, che il vaccino trovato per la Sars addirittura peggiorava la malattia. Quindi non è vero che i vaccini non facciano mai male. Nel caso della Sars è stato facile vedere che peggiorava le cose, perché il vaccino era proprio per la malattia monitorata. Ma quando il vaccino provoca malattie diverse da quella monitorata, come si può pensare che non possa far male, tenendo conto che la diversità delle persone provoca anche diversi effetti del vaccino?
EMERGENZA E DIGNITA'

A seguito di un’epidemia si può distruggere totalmente l’amor proprio personale in nome della comunità borghese, esattamente come avviene nella società comunista, con la differenza che in società a dittatura comunista i gestori politici sono spregiudicati nel mancare di rispetto alla dignità del singolo e lo schiacciano brutalmente secondo il seguente principio, che può raggiungere il livello del “sacrificio umano” e raggiunge certamente quello della soppressione della libertà individuale: “Noi, dunque, affermiamo che gli interessi del collettivo sopravanzano quelli dell’individuo in ogni caso in cui quest’ultimo sia in contrasto col primo” (A. S. Makarenko-“La pedagogia scolastica sovietica”-3° lez.). Nell'emergenza le società borghesi diventano società dittatoriali sovietiche o fasciste.

giovedì 16 aprile 2020

LA POLITICA SCIENTIFICA DEL TERRORE

Scienza e politica hanno le stesse radici religiose: gestire dall'alto gli individui come numeri. La scienza nasce dalla religione come pratica del dominio sulla natura, dalla paura verso essa. Ma a sua volta genera paura, in un circolo vizioso terrificante che ha coinvolto tutta l'umanità. Anche la politica è gestione dall'alto di individui socializzati; ogni successo del terrore scientifico rafforza il potere assoluto della politica, fino alla politica pura: la dittatura. La scienza, una volta accettata come rimedio contro la paura, ha buon gioco nel suscitare altra paura in mancanza di scienza. Così si parla di vita e libertà ridotte fino al 2022 o all'uscita del vaccino (l'Araba fenice). Occorre uscire dal circolo vizioso paura-scienza-paura, dal panico di vivere senza soluzioni scientifiche.

mercoledì 15 aprile 2020

RIVEDERE LA STORIA, NON LA LIBERTA'

Il covid 19 è un virus cittadino, legato alla densità di popolazione (Lombardia, Londra, Madrid, New York). Ciò non deve mettere in discussione la libertà, con una vita nevrotica contro natura e il terrore di toccare gli altri, ma imporre un ripensamento della storia, partendo dalle città. Discutere la città è discutere aziende, mercato, rivoluzione industriale. La rivoluzione industriale ha portato al concentramento di lavoro e vita nelle città e con ciò al corona virus. La natura pone un limite alla snaturata rivoluzione industriale. Si tratta di scelte storiche fatte 7-800 anni fa di cui vediamo le estreme conseguenze. Non è un caso che nell'Ovest americano e in Africa il virus sia meno violento. Insomma industria=città, città=densità di popolazione, densità di popolazione=corona virus.
LA DITTATURA SCIENTIFICA

La scienza, come la religione, nasce dalla paura della morte: "Dalla paura crebbe..la..virtù, che si chiama scienza" (F. Nietzsche-"Così parlò Zarathustra"-Della scienza). Paura, scienza, sicurezza, viaggiano insieme. La paura è tale che la dittatura scientifica, da me sempre pronosticata, si sta avverando. I catastrofisti, poiché il catastrofismo è una modalità della paura, si muovono con parametri scientifici: manca l'ancora di salvezza scientifica, cioè il vaccino, dunque terrore. Oggi ho sentito l'ultima, cioè una "proiezione matematica" dell'epidemia, che arriverebbe fino al 2022, per cui tutte le prudenze attuali dovrebbero sussistere ancora per 2 anni minimo. Questa è follia scientifica, la realtà non è qualcosa di matematico, occorre iniziare a ribellarsi alla scienza.

martedì 14 aprile 2020

LE MANIE DI GRANDEZZA


Io ho votato contro il trattato di Maastricht a suo tempo, sono anti-europeista della prima ora. Il discorso degli europeisti è sempre stato ipocrita e scorretto. 20 anni fa si diceva che ci conveniva entrare in Europa perché l'Europa avrebbe risolto i nostri problemi. Si entrava in Europa per sfruttarla. Ma devono averlo pensato tutti, tedeschi per primi. Si usa il concetto di unione e grandezza per terrorizzare, dicendo che rimanendo piccoli saremmo divorati dalla globalizzazione. Quindi bisogna essere "grandi", "unirsi", insomma è una logica di potenza da opporre a potenza. Ma i grossi scatoloni raddoppiano la dipendenza e la schiavitù, ogni unione e grandezza favorisce sempre qualcuno. Affronteremo i pericoli extra-europei a loro tempo, per ora eliminiamo quelli europei, la solidarietà è ipocrisia.
PER SICUREZZA (LA VIA DELLA FOLLIA O LA MENTALITA' SCIENTIFICA) 

Virus. Per sicurezza state a 1 metro di distanza. Per sicurezza state a 2 metri, no a 8 metri. Per sicurezza non vi date la mano, non vi abbracciate, non vi baciate. Per sicurezza isolatevi. Altro. Per sicurezza non scendete le scale, potreste cadere. Per sicurezza non prendete l'ascensore, potrebbe bloccarsi. Per sicurezza non attraversate la strada, potreste essere investiti da un'auto. Per sicurezza non vi affacciate alla finestra, potreste cadere. Per sicurezza non fate sesso, potreste ammalarvi. Per sicurezza mettetevi un pannolone, potreste farvela addosso. La sicurezza non esiste. La sicurezza, figlia della salvezza cristiana, è la strada psicologica di chi non sa stare al mondo, di chi ha quella mentalità scientifica che porta alla follia.
LA SICUREZZA UCCIDE LA LIBERTA'

Sono nauseato dalla scarsa considerazione in cui si tiene la libertà. Non sento altro che pontefici della sicurezza dalla mente scientifica: i vecchi non possono uscire o non si può andare allo stadio se non ci sarà il vaccino. La tara scientifica fa vedere nel vaccino la divina provvidenza, ignorando che possono passare anni per esso oppure non trovarsi mai. Nel frattempo via la libertà, per un anno, a fine anno, ecc.. Ma chi lo dice? Dove sta la certezza di una cosa del genere? E comunque non è lecito moralmente e neppure giuridicamente far restare la gente o gli anziani in casa, non andare allo stadio fino a fine anno. Questa idea della "sicurezza" è diventata inaccettabile e poi, lo vogliamo dire una volta per tutte? La sicurezza non esiste! Non vai allo stadio? Crolla la casa.

lunedì 13 aprile 2020

LE APP

Parliamoci chiaro: preferisco la morte per corona virus alla vita senza libertà! Vermi, un pò di dignità! Le App so cosa siano, ma non le uso perché ho volutamente un telefonino a tastiera che non va su internet. Sento dire che in Cina c'è un'App obbligatoria che dà un codice rosso se positivi al virus e verde se no. Possono girare solo i secondi. Io non potrei girare e neppure fare la spesa. La App è un cavallo di Troia per entrare nella vita privata delle persone, anche se riservata. Tutti i vermi che accettano passivamente le privazioni di libertà e se la fanno addosso per la paura non fanno altro che prendere a modello la Corea (paese non di tradizione democratica) e la Cina (paese dittatoriale) perché questo controllo barbaro gli dà sicurezza. A parte che si illudono, la loro non considerazione della libertà mi fa vomitare.
IL TAMPONE

Cos'è il contagio? Una nozione scientifica? Dove sono le certezze sperimentali della scienza se le goccioline non si vedono? L'ammalarsi o meno dipende dal grado di salute che si possiede e gli anziani ne hanno meno. Dove sono le certezze sperimentali della scienza se il tampone dice che sei malato e in realtà non lo sei? La malattia viene stabilita in laboratorio, non è più uno stato morboso di una persona. E' extra-corporea? E' metafisica scientifica? Che uno sia asintomatico è follia scientifica, la positività a un test che significa rispetto alla malattia? Si è malati per decreto scientifico? Uno guarisce se il tampone è negativo? Ma uno è positivo anche se è stato malato in passato (vedi TBC)! E' follia! Se il tampone è negativo dopo la malattia e ridiventa positivo che significa? Il tampone non indica nulla!

sabato 11 aprile 2020

FINE DELLA DEMOCRAZIA?

A parte le chiacchiere, anche terroristiche, che si fanno sul futuro e il meccanismo, fondato sulla paura, contagio-isolamento, è un fatto che la paura, non solo elimina il corpo, ma anche la democrazia. Che si prenda come modello l'Oriente (Cina, Corea) già è un indizio in tale senso. Quei popoli non conoscono vera democrazia. I Decreti di Conte sono incostituzionali, perché le misure di isolamento non rientrano nelle generiche "limitazioni che la legge stabilisce per motivi di sanità e sicurezza" (art. 16 Cost.), visto che annullano del tutto l'art. 13 (Cost.): "La libertà personale è inviolabile". Che poi si voglia stabilire la "libertà personale" in base a fasce d'età (siamo "cittadini", non "giovani" o "vecchi") offende a tal punto la morale e la Costituzione che è inaccettabile anche per sanità e sicurezza.

giovedì 9 aprile 2020

RIBELLIONE!

Il virus è il Cavallo di Troia per la dittatura del futuro, cioè la dittatura scientifico-sanitaria, che è "Il grande fratello" stesso. Io non collaborerò con tale dittatura, preferisco la morte all'ipotesi di avere giorni di vita medicalizzati che opprimono la vita, la dignità, le passioni e i contatti corporei. Si fa l'apologia, come ebeti, del "tele-lavoro", come se la smaterializzazione e la privazione del corpo fosse libertà. Si farà il "tele-sesso", il "tele-bagno" in mare, il "tele-fidanzamento" ecc.. Se pensano che la vita nei prossimi anni sarà guidata da un fascismo sanitario, si sbagliano di grosso. Occorre cessare di "cacarsi addosso". Qui in me prevale l'anarchico: a fanculo la paura e i paurosi. La morte è sempre dietro l'angolo, bisogna conviverci, non convivere con la schiavitù della medicalizzazione.

sabato 4 aprile 2020

LE FAVOLE DELLA SCIENZA

Il cristianesimo nasce nell'invisibile e lo impone. Tale vizio l'ha ereditato la scienza, che ha creato perfino gli strumenti (microscopio) per "vedere l'invisibile". Una certa pubblicità maniacale sull'igiene (igiene scatenato con la pandemia: lavati, alcool, pulisci) dice di un prodotto che pulisce anche lo sporco "invisibile". Sul mondo invisibile si può raccontare qualsiasi favola e gli scienziati lo stanno facendo con il Colid 19. Si diffonde ad 1 metro, no, sta nell'aria e può arrivare fino a 8 metri. Le mascherine difendono, no, non difendono, ma l'Oms (Organizzione mondiale sanità) raccomanda di indossarle perfino in casa. Tutte le odierne contraddizioni mostrano solo una cosa: la scienza non sa e non sapendo dà ordini come se sapesse, terrorizzando i deboli e distruggendo la libertà individuale.

venerdì 3 aprile 2020

LA SUPERFICIALITA' GIORNALISTICA

Rampini giornalista che vive in Usa e di sinistra, loda, non tanto la Cina, ma la Corea del Sud, dicendo che è uno Stato democratico e liberale, ma controlla, per la malattia, la vita privata e la libertà personale. Si fa passare il messaggio che, dato che c'è una guerra, le libertà individuali devono sparire: il Grande Fratello. Aggiunge che i coreani sono disciplinati perché hanno ancora il retaggio dell'educazione confuciana. Solo chi vuole il Grande Fratello loda la disciplina (non è un virtù morale). Citare Confucio così mostra grande ignoranza. Confucio aveva una saggezza a volte sana, ma era pensatore dell'ordine, per cui il ministro deve essere ministro e il soldato soldato, cioè sosteneva una rigida gerarchia fascistoide allo stesso modo di Platone che Popper smascherò come autoritario.
LA NEVROSI DEI LABORATORI DI RICERCA

Ogni giorno si sente di laboratori di ricerca, in Francia, in Italia, in Giappone, in Israele ecc., che testano un farmaco o un vaccino specifico che andrebbe bene per il Covid 19. A patto che lo si prenda per tempo, cosa problematica. C'è, però, una differenza tra farmaco e vaccino. Il primo cura una malattia certa, il secondo insegue un'ipotesi, la previsione non è realtà. Data la mia esperienza nell'uso dei farmaci, è certo che il vaccino, quale prodotto farmaceutico, ha "controindicazioni" come i "farmaci". Negarlo è mentire, E' paura. Resto fortemente "no-vax" contro gli idioti che oggi deridono i no-vax perché non c'è il vaccino, usando il terrore della pandemia per lodare i vaccini. Il vaccino viene fatto a chi non è infettato inseguendo un'ipotesi e può fargli male per le controindicazioni.