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mercoledì 15 luglio 2020

SCIENZA E LIBERTA'

I “filosofi del destino” sviluppano un approccio alla vita del tutto inconciliabile con il pensiero scientifico. La filosofia del destino, proprio perché è una filosofia di libertà, lascia aperto il futuro, giacché il destino non è né prevedibile e né controllabile. Se il futuro fosse prevedibile e controllabile, sarebbe già vincolato, si saprebbe a priori cosa accadrà e quindi sarebbe “chiuso” da quello che la previsione stabilisce. Libertà e scienza sono assolutamente inconciliabili, la libertà vuole l’imprevedibilità del destino, non la predeterminazione della legge di causa ed effetto: “l’antitesi tra idea di destino e principio di causalità. Cotesta antitesi finora non era stata mai riconosciuta come tale nella sua necessità profonda e formalmente determinante” (O. Spengler-“Il tramonto dell’Occidente”).

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