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lunedì 27 aprile 2020

LA VIROLOGOCRAZIA

Dipendesse dai virologi non uscireste più di casa. Occorre essere più diffidenti sulla scienza. 48 anni fa, studiando la "logica della scienza", capii che lo scienziato ragiona meccanicamente per causa ed effetto: una "mediazione" tra il prima e il poi. Nella micro-biologia il "virus" è la mediazione tra A e B, la riduzione di Giovanni e Mario al "comune denominatore", a quella "generica trasversalità" che è il "virus", che "media" l'immediato. Si pretende di vederlo simbolicamente al microscopio, fino a dichiarare malato chi sta bene (l'asintomatico). La presenza del virus indica la "mediazione" o "contagio" potenziale tra Mario e Giovanni. Questa meccanicità si interrompe, non con la differenza individuale, ma con l'isolamento, per cui, per il virologo, senza isolamento c'è il meccanismo del contagio.

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