SILVIA ROMANO-DE ANDRE'
Il giornalista di sinistra Simonetti non smentisce l'ipocrisia della sinistra, di origine cristiana e pretesca. Approfittando dell'ignoranza dei giornalisti di destra con cui dibatteva, sostiene che la Romano non odia i suoi rapitori così come aveva fatto De André. Conoscendo De Andrè come le mie tasche, affermo che si tratta di una paragone indecente, tra una psicolabile e un genio musicale anarchico. De Andrè non odiava i pastori che lo tenevano prigioniero su mandato di un assessore del Partito comunista, perché vedeva nei pastori un'innocenza primordiale. Non ha mai detto che non detestava il mandante comunista. I pastori erano i rappresentanti di un mondo innocente che De André amava, i terroristi islamici sono dei violenti di una religione fanatica, brutale, che odia le donne. Il confronto è osceno.
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