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martedì 17 settembre 2019

NIETZSCHE: L'UGUAGLIANZA E' IL POTERE
L’uomo è la soggezione a Dio, al potere sociale, il superuomo è colui che si è tolto le catene di questa soggezione. Bisogna stimare chi disprezza l’uomo: “Io amo gli uomini del grande disprezzo. Ma l’uomo è qualcosa che deve essere superato” (F. Nietzsche - “Così parlò Zarathustra” - L’uomo più brutto). L’uomo è colui che non è per se stesso, ma per Dio, per la società, per gli altri, è l’altruista, è l’uomo massa in cui tutti sono uguali davanti a Dio: tutti fedeli, tutti cittadini, tutti altruisti, tutti numeri (metafisica, ascetismo): “’Voi uomini superiori, - così ammicca la plebe - non vi sono uomini superiori, noi siamo tutti uguali, l’uomo è uomo; davanti a Dio - siamo tutti uguali!’. Davanti a Dio! - Ma questo Dio è morto” (idem - Dell’uomo superiore). Pecore sotto il pastore.

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