IL PENSATORE SOLITARIO
Sociologi, economisti, scienziati di ogni tipo pensano chiusi dentro una gabbia mentale, cioè la società; mentre il pensatore solitario ha uno sguardo più libero e più vasto: “Ad ogni filosofo..è bisogno la solitudine. L’uomo speculativo e riflessivo,..solendo vivere nel mondo <il pensatore sociale>, si gitta naturalmente a considerare e speculare sopra gli uomini nei loro rapporti scambievoli, e sopra se stesso nei suoi rapporti cogli uomini..Così egli viene ad avere naturalmente un campo molto ristretto, e viste in sostanza molto limitate..Quegli, al contrario, che ha l’abito della solitudine,..pochissimo è mosso a curiosità dei rapporti degli uomini tra di loro..Al contrario moltissimo l’interessano i suoi rapporti col resto della natura, i quali tengono per lui il primo luogo” (G. Leopardi-“Zibaldone” 4138).
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