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martedì 10 settembre 2019

LA PREPOTENZA E L'ARRENDEVOLEZZA 

Un uomo nobile non permette a nessuno di comandarlo, di farsi suo dittatore e questo è un dovere morale. Ma avere la personalità di opporsi alla prepotenza del potere non è possibile se si viene educati all’obbedienza, alla mitezza, alla bontà, all’altruismo, cioè al sacrificio, c’è in tutto questo un palese residuo ascetico nella morale altruista, che in sostanza è “arrendevolezza” nei confronti di un prepotente, sia esso un politico, un dittatore, oppure un mendicante o un migrante: “E’ oggi diffusa nella società una buona dose di riguardi, di tatto e indulgenza, di benigna arrendevolezza di fronte ai diritti altrui e finanche di fronte alle pretese altrui; vige un benevolo istinto del valore umano in genere” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1887-88 - 10 (176))Questa arrendevolezza viene chiamata “socievolezza”. La mancanza di personalità come virtù morale!              

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