IL DEBITO DEGLI SCHIAVI
Una volta stabilito che il gestore dell’al di là si preoccupa di salvare noi, nasce l’idea, che Nietzsche fa notare, del debito incolmabile che si ha con Dio. Nulla spinge alla sottomissione più dell’idea di avere un debito con qualcuno. Ciò sta alla base anche della moderna società basata su scienza, tecnica, organizzazione sociale e politica: il misero schiavo, sempre in attesa che qualcuno lo salvi, non criticherà mai scienza, tecnica, sicurezza, Stato, organizzazione sociale e politica, ordine, perché si sente in debito con tutto ciò. E' per creare il “debito” che il cristianesimo si vanta della bontà del “dono”: dono=debito=riconoscenza=obbligo: “La coscienza di essere in debito nei confronti della divinità non si estingue..Il senso di un debito nei confronti della divinità non ha cessato di crescere per parecchi millenni..nella stessa proporzione con cui sono cresciuti e sono stati portati in alto sulla terra il concetto di dio e il senso della divinità” (F. Nietzsche - “Genealogia della morale” - dis. 2°, 20). Oggi si sostiene che si è in debito, quindi bisogna obbedire, a scienza, tecnica, progresso, Stato, società.
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