IL CRISTIANESIMO E IL DISPOTISMO
Non a caso negli scritti giovanili di Nietzsche la figura di Prometeo viene citata parecchie volte e addirittura Nietzsche aveva progettato una rappresentazione teatrale di un Prometeo ribelle, che rifiuta compromessi con il potere tirannico (nulla è più romantico di ciò): “Giapeto - ..E’ pronto il sacrificio, a sugellare/ l’eterno patto tra noi e le celesti potenze. Prometeo - Come? Padre? Cosa dici?/ No, questo mai. In vincoli siffatti/ non voglio farmi incatenare. Libero/ voglio essere../…/ Non sopporta lo spirito mio fiero/ che gli dèi, nati dal nostro stesso ceppo,/ reggan lo scettro!” (F. Nietzsche - “Scritti giovanili” 1856-64 - aprile 1859). Se si confronta il modo di ragionare anti-tirannico di Leopardi e Nietzsche, con quello delle civiltà orientali, si nota che queste ultime sono tutte civiltà barbare fondate sul dispotismo, e figli di questa barbarie fondata sulla tirannia sono anche l’ebraismo, prima, e il cristianesimo, poi. Nel "Prometeo" di Goethe e di Nietzsche il patto tra il popolo e il tiranno (Zeus o Dio) viene rifiutato, nell’Antico Testamento e nel cristianesimo, invece, il patto, l’alleanza, tra il popolo, ebraico o meno, con Dio o Jahvé è accettato e si accetta con esso la sottomissione e la barbarie del dispotismo, della tirannia, della dittatura. Non meraviglia, quindi, che Nietzsche e Leopardi vedano, in Occidente, il cristianesimo come fonte originaria di ogni dispotismo.
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