SONO QUASI GIUNTO
“In che luogo trovasi la morte? Sempre passata o futura, quando è presente, già più non esiste; né la speranza ci abbandona, finché non sia spento ogni senso vitale <vedi le ‘illusioni’ leopardiane>..qual motivo ha il vecchio di paventarla? Non dovr’evrebbe egli piuttosto, se avesse cogli anni acquistato il senno..domandarle nelle sue oscure case un caritatevole rifugio? <versi palesemente pre-leopardiani>..E perché dovremmo vivere sempre quaggiù?..Per me venuto è il tempo, in cui non sussiste più il mondo ch’io abitava, e un altro n’è succeduto, e dove regnano costumanze inusitate e nuove..Ma che? A me sola è matrigna la natura? Son io peggio trattato degli altri suoi figliuoli? Di che mi lagno io?” (E. Young - “Le lamentazioni, o pensieri notturni sulla vita, la morte e l’immortalità” - Notte IV).
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