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mercoledì 2 ottobre 2019

LA QUESTIONE DEI DAZI


I dazi non sono una cattiveria di Trump, ma l'esplodere delle contraddizioni della divisione del lavoro e del libero mercato. Se un individuo o un'azienda vive producendo per altri, deve pensare che tali altri possano non volere più quel che lui produce, il che comporta la perdita del lavoro. Solo l'auto-consumo è libertà, lo scambio è schiavitù. Se un altro individuo o popolo produce a minor prezzo, è chiaro che un popolo, se non vuole fallire, per difendersi deve mettere i dazi. Ciò avviene di per sé nella concorrenza globale. Tanto più se c'è la concorrenza sleale, cioè quella per cui lo Stato aiuta le aziende di un popolo e in questo i lavoratori sono pagati una miseria (ad es. la Cina), come nei paesi asiatici o africani. La globalizzazione mostra le sue contraddizioni e guerre economiche.

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