L'INNOCENZA DELLA NATURA
"Noialtri..vogliamo restituire al divenire <natura> la sua innocenza" (F. Nietzsche - "Frammenti postumi" 1888-89 . 15 (30, 2)). Quei cristiani o laici che, per semplice educazione ricevuta, con creazione di connesso "tabù", vedono il sesso, la nudità corporea, specialmente dei genitali (se islamici anche di una caviglia), come qualcosa di volgare o di perverso, ignorano del tutto i pregiudizi da cui sono guidati in tali giudizi, cioè la perversione delle religioni e anche della freddezza anestetizzante della ragione, non capiscono che i perversi sono loro perché hanno perso del tutto il senso dell'innocenza dei corpi e della natura. Con ciò danno alimento o a esplosioni oltre misura degli istinti o alla repressione di essi in tanti disgraziati. Perversa è la mente che vede il male dove non c'è.
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