LA VIOLENZA TECNOLOGICA
Nella condizione naturale, che non è quella tecnologica, la guerra è necessaria alla sopravvivenza: il leone non fa commercio con la gazzella per ottenere la sua carne. L’uomo non sfugge a questa regola e ogni oggetto o cibo che usa consegue a una guerra fatta alla natura. L’uomo, sentendosi, come Dio, padrone dell’universo, non si accorge più della guerra che fa alla natura, se ne accorge solo se diventa nociva per lui. L’ecologia è antropocentrismo naturalistico. Questa barbarie civile cominciò con il neolitico, ma ha subito un accelerazione spaventosa nell’ultimo secolo per il perverso rapporto tra “produzione” e “aumento della popolazione”, che sarebbero da combattere e non stimolati. La tecnologia potenzia la barbarie civile. E’ la cecità filosofica dei politici, dell’opinione pubblica.
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