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lunedì 12 agosto 2019

CORRISPONDENZE TRA LEOPARDI E NIETZSCHE 

Sia Nietzsche che Leopardi concordano sul fatto che le metafisiche religiose hanno creato degli scopi che hanno deviato e decentrato la mente umana dagli istinti naturali e dal mondo estetico e tragico della natura, scopi che hanno del tutto o quasi soffocato la libertà umana: “le credenze metafisiche danno la fede che in esse si trovi il fondamento ultimo e definitivo <fine, scopo dell’esistenza umana> sul quale si debba ormai necessariamente basare e costruire ogni avvenire dell’umanità” (F. Nietzsche - “Umano, troppo umano” vol. 1°, 22). Nietzsche più volte afferma che la vita umana non ha fini che trascendano la vita personale terrena stessa. Ed ecco, rispetto a Nietzsche, il corrispettivo pensiero già pensato da Leopardi, che evidenzia il carattere antropocentrico della metafisica e quindi delle religioni stesse: “L’uomo..non nasce per goder la vita, ma solo per perpetuare la vita, per comunicarla ad altri che gli succedano <fine, scopo dell’esistenza umana>..Spaventevole, ma vera proposizione e conchiusone di tutta la metafisica” (G. Leopardi - “Zibaldone” 4169).

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