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mercoledì 21 agosto 2019

FATTI PERSONALI O STRANI? 

Strani perché fatti da me. Nel lontano 1958, vivo ancora mio padre, io, mio padre e mio fratello andavamo a Frosolone (Isernia, Molise) per 15 giorni di villeggiatura nella casa di mio padre giovane. Io, non ricco, vedendo il tugurio in cui vivevano i fratelli della donna delle pulizie delle mie cugine, presi tutta una serie di miei oggetti da bimbo di 10 anni e su un panchetto cominciai a venderli ai passanti. Col ricavato feci una serie di regalini, anche banali, come caramelle e liquirizie, ai fratelli della donna di servizio e ad altri, che non potevano permetterseli. Cominciarono a chiamarmi benevolmente "il romano". Allora l'altruismo era entrato in me come fatto personale, come fatto impersonale è astrazione. Poi ho scoperto la verità degli esseri umani, il cui altruismo cela giochi di sfruttamento.

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