Cerca nel blog

domenica 7 luglio 2019

L'EGUAGLIANZA COME DISPREZZO 


L'eguaglianza riduce gli individui a numeri, restringe o annulla le differenze, in questo senso rimpicciolisce gli individui fino a farli quasi diventare piccoli come formiche: “tali uomini, con la loro ‘uguaglianza dinanzi a Dio’, hanno avuto nelle loro mani il destino dell’Europa, fintantoché si è venuta formando una specie rimpicciolita” (F. Nietzsche - “Al di là del bene e del male” 62), poi: “L’amore per gli uomini dei cristiani, che non fa differenze, è possibile solo nella costante contemplazione di Dio <tiranno, diseguaglianza, potere>..allo stesso modo che, guardando da un’alta montagna, il grande e il piccolo diventano formiche e simili tra loro. Non si deve trascurare questo modo di rimpicciolire e disprezzare l’uomo” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1885-87 - 1 (66)). Non è un caso che Nietzsche stabilisca un preciso rapporto tra la tirannia e l’eguaglianza, esso è insito nel concetto stesso di eguaglianza: “La paura intorno a tutti i despoti è quella di ricevere un rimprovero..In tal modo le persone più diverse vengono eguagliate, e alla fine diventano uguali” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1879-81 - 8 (112)).           

Nessun commento:

Posta un commento