ALTRUISMO, EGOISMO BENIGNO E MALIGNO
Leopardi attribuirà la diffusione dell'egoismo maligno, diverso dall’egoismo benigno, o amor proprio, proprio all’amore universale che non consente più una sana differenziazione: “Sparite effettivamente le nazioni..s’è perciò spento..l’amor proprio? Allora si spegnerà quando la natura farà un altro ordine di cose e di viventi. La fola <favola> dell’amore universale..non può mai congiungersi <al> bene..dell’individuo..ha prodotto l’egoismo <maligno> universale. Non si odia più lo straniero? Ma si odia il compagno, il concittadino, l’amico, il padre, il figlio” (G. Leopardi - “Zibaldone” 890). L’altruismo produce l’egoismo maligno. L’amor proprio non è amore universale, ma è legame sincero perché personale e nei suoi spazi limitati (se illimitato, si dissolverebbe), è benigno.
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