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mercoledì 31 luglio 2019

L'AUTO ELETTRICA

Nuova truffa per i poveri, nuovo lusso per i ricchi. Su Rai news, canale della sinistra per ricchi, ci si fa belli con il presunto ecologismo delle auto elettriche Mercedes. Un auto "full" elettrica (già questo "full" al posto di "tutta" mostra dei cervelli ottusi globalizzati, che ormai parlano la lingua dell'omologazione mondiale borghese): ha 400 km di autonomia. Non è ibrida. Sulle ibride ci sarebbe da vedere. Si ricarica in 40 minuti. Hai detto cazzi! Io, se vado in Francia, faccio 1100 km e ci metto 12 ore. Ammesso, cosa che non esiste, che tutti i distributori ricaricano l'elettrico, mi dovrei fermare 3 volte e ogni volta per 40 minuti. Con la mia quasi ci arrivo, di sicuro a 900 km, al massimo una ricarica in pochi minuti. Poi le batterie non si rovinano più del serbatoio? Smaltirle non è un problema ecologico?
L'IMPERSONALITA' DELL'UOMO MODERNO A PARAGONE DELL'ANTICO 

“Per l’uomo moderno, scientifico, il mondo fenomenico <naturale> è in primo luogo un ‘quid’; per l’uomo antico - e anche per il selvaggio – è un ‘Tu’ <il che spiega perché l’antico di Leopardi e il primitivismo romantico, ma anche il superuomo nietzscheano, viaggiano sulla stessa lunghezza d’onda>..Così la scienza si sforza di vedere un quid e riesce a comprendere gli oggetti e gli eventi in quanto retti da leggi universali che ne rendono, date certe condizioni, prevedibili il comportamento. Il ‘Tu’ invece è essenzialmente unico. Il ‘Tu’ ha il carattere autoctono, autonomo e imprevedibile di un individuo, di una presenza conoscibile solo in quanto si rivela” (H. e H. A. Frankfort - “Mito e realtà” - Introduzione a “ La filosofia prima dei Greci”).
QUANDO SCOPRITE CHE I VOSTRI AMICI NON VI RISPETTANO, FATE BENE AD APPLICARE IL DETTO "MEGLIO SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI". MA, SE GIA' PER CARATTERE NON SIETE "AMICONI" (L'AMICONE IN GENERE E' UN SUPERFICIALE, UN MEZZO PRETE, VA CON TUTTI), A FURIA DI APPLICARE IL DETTO "MEGLIO SOLI CHE MALE ACCOMPAGNATI", VI RITROVATE SOLI. SI' C'E' UN PO' DI MALINCONIA, MA DOVETE ANDARE AVANTI COSI' PER LA VOSTRA STRADA. CHI HA PARENTI HA DEI LEGAMI FORZATI, ANCHE SE POI ANCHE LI' C'E' DA VEDERE, IN OGNI CASO, SAPPIATE CHE LA SOCIETA' DELLA PRODUZIONE VI VUOLE SOLI E DA SPOSTARE COME MARIONETTE NEL MONDO, DOVE GLI SIETE PIU' UTILI.

martedì 30 luglio 2019

IL CULTO DELL'INNOVAZIONE 

E', prima di tutto, un affare di imprenditori senza scrupoli che ti devono convincere che, se non compri il prodotto innovativo, stai fuori, così vendono e guadagnano. E i lavoratori? La dipendenza dal lavoro altrui e dall'altrui consumo non può andare oltre avanti, stiamo diventando schiavi di consumo e innovazione. L'innovazione è idea che nasce dall'ascetismo, cioè da persone tiratesi fuori da se stesse e che perciò, non riconoscendosi, non hanno personalità, sono un vuoto da riempire, l'innovazione è questo continuo rimpinzarsi di altro e di vomitarlo subito dopo. Chi ha personalità ha amor proprio, non si getta via, per questo è cauto nell'accettare cose nuove, come i Greci: "I greci..erano estremamente cauti verso le innovazioni" (F. Nietzsche - "Frammenti postumi" 1879-81 - 7(198)).
THE CARABINIERE AND THE AMERICANS 

Against the right-thinking people who take with prof. I also think that the carabinieri don't shine for intelligence and I have the constitutional right to say it and to think it. It is evident that for 74 years Americans consider Italy a half colony. Was the American boy blindfolded? It does not seem torture to me and I would like to know more, many criminals come out of the police station with their faces covered so as not to be recognized. A mess for a band on the eyes when hundreds of Arab women run around Italy with the burqa? A boy who brings a kind of bayonet from the US cannot be a person who is only a tourist and then the Americans who have the most violent and murderous police in the world do the moral? If they do not judge him and condemn him in Italy, we are a colony.
IL CARABINIERE E GLI AMERICANI 

Contro i benpensanti che se la prendono con la prof., anche io penso che i carabinieri non brillino per intelligenza e ho il diritto costituzionale di dirlo e di pensarlo. E' evidente che gli americani da 74 anni considerano l'Italia una mezza colonia. Il ragazzo americano aveva gli occhi bendati? Non mi sembra una tortura e vorrei saperne di più, molti delinquenti escono dai commissariati a volto coperto, per non farsi riconoscere. Un casino per una fascia sugli occhi quando in Italia girano centinaia di donne arabe con il burqa? Un ragazzo che porta dagli Usa una specie di baionetta non può essere una persona che fa solo il turista e poi ci fanno la morale gli americani che hanno la polizia più violenta e assassina del mondo? Se non lo giudicano e condannano in Italia, siamo una colonia.

venerdì 26 luglio 2019

LE FURBATE MIGRATORIE 

Pakistan, Bangladesh, Tunisia, Algeria non sono paesi in guerra eppure non si sa perché si lasciano entrare questi pericoli viventi in Italia. Pericoli, perché non sono stomachi da sfamare, come pensano i santi del Vaticano e della sinistra alla Renzi-Boldrini, ma portatori di culture incompatibili con quella Occidentale e a paragone definibili anche barbare. Vengono anche dalla Cina. Perché? Perché questi paesi anti-democratici si liberano di potenziali ribelli che possono far saltare il loro potere. La stessa cosa accade in Africa dove dittatori, governi corrotti, sfruttatori francesi, americani e cinesi sono ben felici che molti se ne vadano, perché una sovrappopolazione rispetto a paesi sfruttati può essere pericolosa. Accogliendo i migranti collaboriamo con tutti i paesi tirannici e sfruttatori della Terra.

giovedì 25 luglio 2019

I MIGRANTI: UN FATTO MEDIATICO 

Già sento il vice-padreterno che dice che i migranti morti in mare erano persone reali e non mediatiche. Poverino, pensa quello che i media gli fanno pensare. Immaginate di trovarvi nel Medioevo e di non sapere neppure che esista il centro dell'Africa o l'Oriente, in Africa o in Oriente si sparge la voce che l'Europa è l'Eldorado, si mettono in viaggio, muoiono in mare, la colpa sarebbe degli europei? Voi date per scontato che l'esistenza di individui e popoli sia universale, cioè che l'uomo viva come se stesse ovunque come Dio (vice-padreterno) e questo grazie ai media che dando notizie pretendono di creare colpevoli come se ci fosse il dovere cristiano (cioè di chi campa a sbafo) di salvare tutti nel mondo. I veri responsabili sono i migranti, perché danno migliaia di euro a negrieri-scafisti, anziché investirli nei loro paesi o comprarci delle armi per fare una rivoluzione, perché si mettono in mare in condizioni pericolose come se non fossero responsabili di quel che fanno perché i disperati possono fare qualunque pazzia e noi dobbiamo stare al servizio dei disperati mondiali. Qui c'è troppa puzza di merda altruista cristiana e di sinistra.
Se non si dovesse presumere che l’Ecclesiaste si riferisca soprattutto agli uomini (può essere stato un suggerimento per Nietzsche? Fino a un certo punto, dato che Nietzsche non condividerebbe che tutto è “vanità” e che poi bisogna rifugiarsi nelle mani di Dio per non scomparire nel nulla: proprio un simile nichilismo anti-terreno, per quanto contenente delle verità, Nietzsche voleva sconfiggere con l’eterno ritorno, giacché la vita terrena ha valore anche se tutti verranno dimenticati - finché il cuore di qualcuno non li ricorderà -: l’Ecclesiaste abusa del tempo, giudica il presente con un futuro fatto di nulla, tranne che in Dio, Nietzsche nega questo giudizio del futuro sul presente e quindi sul terreno e dà valore massimo all’attimo), si potrebbe dire che l’Ecclesiaste sia stato di ispirazione a Nietzsche: “Vanità delle vanità! Tutto è vanità..Una generazione va e una generazione viene..Ciò che è avvenuto è ciò che avverrà ancora, ciò che è stato fatto è ciò che si rifarà..Non c’è ricordo della gente dei tempi passati, né ce ne sarà di coloro che verranno in seguito, né di quelli si ricorderà chi verrà dopo di loro” (“Antico Testamento” - “Qoelet” (L’ecclesiaste) 1”).

martedì 23 luglio 2019

E' passato più di 1 anno da quando ho cominciato a distribuire il mio libro "Rime sgradite", con 4 saggi etico-filosofici all'inizio e poi tutte le mie poesie e quelle di mio fratello morto. Mi piacerebbe sapere chi di voi ha letto almeno un centinaio di pagine del libro. Vi ho trovato le seguenti citazioni: 1) "Tutte le professioni sono cospirazioni contro i profani" (G. B. Show-"Il dilemma del dottore" I); 2) "l'organizzazione porta a termine la divisione di ogni partito in una minoranza dirigente<professionisti> e una maggioranza diretta" (R. Michels-"La sociologia del partito politico"); 3) "<La globalizzazione> Finge di valorizzare le culture chiedendo a ciascun popolo di di rinunciare alla propria per aprirsi alle altre e..ottiene l'inconfessabile obiettivo dell'annullamento delle culture" (D. Fusaro-"Pensare altrimenti")
AMICI? 

1) Uno ha 79 anni e ha avuto un infarto, giravamo ovunque, ora sta sempre a casa, mi invita quando la moglie deve andare via, talvolta ci vado, ma si gioca solo a biliardo, si mangia e poi lui guarda la tv. Comunque ho ancora rapporti. 2) Una faceva la sinistroide, ma parlava male sempre dei colleghi di scuola, mi telefonava 10 volte al giorno, mi ripeteva ossessivamente di due uomini di cui lei si era innamorata senza che loro lo sapessero. Poi mi invita a prenotare 4 mesi prima, pagando, un posto per le vacanze, però un settimana prima di partire mi dice che non viene: motivi? Gelosia? Inconcludenti? Rapporti interrotti. 3) Un amico di decenni, guadagna con me dei soldi al biliardino da ragazzo, viene assunto in banca, mi chiede se aiuto il fratello a studiare per un altro concorso in banca, non ce ne sta il bisogno, il fratello viene assunto e io no. Vive da piccolo borghese, mi invita a cena ma dorme se parlo io, se è sveglio mi dice di smettere, mi ha tolto l'amicizia su fb per paura che i miei post potessero essere visti da altri suoi conoscenti. Si vergogna di me? Non approfondisce niente di quanto scrivo. Rapporti interrotti. 4) Un altro amico da decenni: gli faccio il tema alla maturità, gli presto dei soldi, per colpa di mio fratello ho urgenza di andare per qualche mese in una casa, ne ha appena comprata una: mi dice di no perché ci deve portare le puttane. In un viaggio in Olanda mi lascia a terra perché sale sul treno di corsa con il mio biglietto del treno, dell'aereo, i documenti e i soldi, lasciandomi le sue valige. Prende l'areo e torna a Roma lasciandomi ad Amsterdam. Non legge niente. Mi da appuntamenti per i quali fino a qualche minuto prima non si sa se viene o no con qualche scusa. Rapporti interrotti. 5) Un'amica fin da quando la conobbi mi parlava sempre dei suoi problemi, quasi che io fossi il suo psicoanalista, mi manda un post in cui si parla di Almirante, il post fa tutta la storia di Almirante, dice che ha votato a favore delle leggi razziali. Mi sfugge in mezzo a tanto scritto che non so dove gli hanno dedicato una via (Almirante dopo il fascismo si è comportato bene, andò anche ai funerali di Berlinguer; allora perché Togliatti ha una via a Roma, quando collaborò con Stalin allorché fece uccidere centinaia di comunisti italiani andati in Russia e milioni di russi morivano nei Gulag?) e allora rispondo solo sul piano storico all'amica e gli ricordo che conosco la storia di Almirante perché sono stato professore di Storia e suo contemporaneo. L'amica si offende, chissà perché!, dandomi del presuntuoso, mi dice di non mandargli post su messenger, anche se a me risulta che possa leggerli solo lei. Segni di ostilità. Poi dico che la filmografia degli ultimi 50 anni riporta nevrosi di individui borghesi, salvo eccezioni (gli faccio dei titoli). Sarà non condivisibile, ma posso esprimere un'opinione? Poi voglio dare un mio parere su un film visto assieme, non mi fa nemmeno parlare, ogni volta mi aggredisce, quasi che l'opinione su un film particolare debba essere per forza identica all'opinione data su un'epoca storica della filmografia. Rapporti interrotti. Amici? Meglio cani, gatti, alberi.

sabato 20 luglio 2019

La mentalità razionale e quella tragica sono incompatibili. La prima, non solo è fondata sulla paura, ma rovina la vita, con i suoi rituali religiosi, sociali e scientifici, a chi, fosse anche breve, vuole viverla a pieno. Il cristianesimo non conosce il tragico, la modernità neppure, ne consegue che la mentalità razionale, scientifica, moderna, non conosce il tragico e la morte: accadono al di là dei loro orizzonti: la realtà naturale si impone ai vaneggiamenti religiosi, razionali, scientifici. Chi non accetta di convivere con il pericolo, non sarà mai degno di questo mondo: “la redenzione cristiana <salvezza> si oppone alla coscienza tragica. La possibilità che ha il singolo di salvarsi distrugge il senso tragico di una rovina senza scampo. Ecco perché non esiste una vera e propria tragedia cristiana” (K. Jaspers-“Del tragico” I, 4).

giovedì 18 luglio 2019

ARRIVANO MIGRANTI DAL PAKISTAN, DAL BANGLADESH, DALL'ALGERIA, DALLA TUNISIA, TUTTI PAESI ISLAMICI E QUINDI PERICOLOSI SIA RIGUARDO AL TERRORISMO CHE AD UNA CULTURA FERMA AL MEDIOEVO, MA ANCHE TUTTI PAESI DOVE NON C'E' ALCUNA GUERRA. POI GLI AFRICANI, POI I SIRIANI (DOVE C'E' LA GUERRA), MI MERAVIGLIA CHE ANCORA NON ARRIVINO PROFUGHI LIBICI, DOPO CHE HANNO CACCIATO MIGLIAIA DI FAMIGLIE ITALIANE DALLA LIBIA. QUESTA STORIA DEI MIGRANTI DEVE FINIRE ANCHE A COSTO DI FAR TORNARE IL FASCISMO, SE QUALUNQUE POVERO, GRAZIE ALLA SOCIETA' DELLA GLOBALIZZAZIONE, PUO' ANDARE IN EUROPA O IN USA SOLO PERCHE' POVERO, ALLORA I CIRCA 800 MILIONI DI EUROPEI E AMERICANI VERRANNO SOMMERSI DA 4 MILIARDI DI POVERI PROVENIENTI DA ALTRI PAESI, PERCHE' ALMENO 4 MILIARDI SU 7 DI ESSERI UMANI SONO POVERI. FINITELA, SE NON AVETE ALTRO DA FARE: AMMAZZATEVI!

mercoledì 17 luglio 2019

CAMILLERI

E' morto, con tutta franchezza dico che non me ne frega niente. Ammesso e non concesso che avesse talento nello scrivere, valutare le persone per la loro abilità e non per lo spessore di moralità e personalità è segno di nullità mentale (la sinistra del "tutti uguali" poi, guidata dai radical chic, segue il mito del "talento", che sollazza, più che gli schiavi, che non hanno letto niente di Camilleri, gli intellettuali agiati e benpensanti: i veri padroni a sinistra, tanto è vero che tutti i tg e i giornali di sinistra ci piangono addosso per un uomo da nulla). Camilleri ha giustificato i Gulag e Piazza Tienanmen, cioè è stato un comunista di quelli delinquenti. Ma scriveva bene! E' di sinistra, scrive bene, cos'altro vuoi da un uomo per esaltarlo? Romanzetti per il lutto dei fratelli Zingaretti e del PD. Fa ridere!

martedì 16 luglio 2019

IL M5S: UN MOVIMENTO DI CONFUSIONARI E DI TRADITORI 

Composto da ex-comunisti orfani e da ignoti ambiziosi, dopo che il PD è stato fatto diventare iper-borghese dalla cricca, Bersani, Renzi, Gentiloni, Zingaretti, fino 2 o 3 anni fa facevano gli anti-europeisti, ora fanno i leccapiedi dell'Europa, votano con Berlusconi e il Partito democratico, cioè con quei borghesi che hanno affamato l'Europa e consentito l'arrivo dei migranti. Gli hanno promesso le briciole di pane, a cominciare dal salario minimo (come se non si poteva fare direttamente in Italia) e sarà l'ennesima presa per il culo. Conte e Di Maio si sono inginocchiati all'Europa, che non farà niente di serio, perché chi fa da sé fa per tre, e l'Italia deve fare da sé, anche uscendo dall'Europa. La Svizzera non c'è mai entrata e sta molto meglio di noi.

lunedì 15 luglio 2019

L'IPOCRISIA DEGLI ACCOGLIENTI

Che la sinistra accolga d'accordo con papa e Vaticano fa capire da quale lerciume nasce la morale dell'accoglienza. Si usa ogni ipocrisia. A masse di persone non è lecito moralmente invadere un territorio senza permesso. Il territorio non è terra di nessuno. L'accoglienza può valere i singoli, non per le masse: non esiste un diritto umanitario internazionale per le masse, è invenzione. Poi i migranti in mare "non sono" naufraghi, il diritto del mare si applica ai naufraghi, al dovere di salvarli e portarli al porto vicino più sicuro, ma non può valere per dei migranti che vanno a bella posta in mare per farsi traghettare. Non c'è alcuna legge internazionale che vieta la costruzione di muri alle frontiere, è l'inesistente diritto umanitario che lo fissa. Il dovere di accogliere i migranti non esiste.
LA DIGNITA' E' CRUDELTA' 

Quando non sarò più in grado di badare a me stesso, nel senso del mio corpo e non delle mie cose, mi toglierò dal mondo in qualsiasi modo (di preferenza non doloroso, svizzero). Non sopporto, invece, coloro che vogliono vivere pur non avendo più un corpo a disposizione, facendosi sostituire dalla robotica che viene presentata come la meraviglia adatta a far vivere anche i morti, perché la modernità ha ereditato dal cristianesimo l'idea che è vietato morire. Solo che quella robotica è il lavoro di altri, di schiavi e affaristi della tecnica, riguarda soldi di altri, è un lusso per agiati, ed è, insieme, parassitismo del disabile. A un disabile bisognerebbe insegnare a morire e non a vivere, perché la scelta etica è solo ideologica: quella cristiana del vietato morire.
ELEMENTI DI CONTRO-ETICA 


1) L'altruismo è lo sviluppo dell'ascetismo cristiano, per cui il singolo si "tira fuori" da sé, dal suo corpo, dai suoi rapporti: di amicizia, di parentela, del territorio. Dal rifiuto del mondo a cittadino del mondo. E' indifferenza. Tale indifferenza verso ciò che riguarda se stesso è misantropia intellettuale, ma viene presentata come "amore universale" (truffa) e quindi un dedicarsi a tutti in modo indifferenziato, diventa perversione intellettuale, cioè altruismo. 2) Da questa perversione ci si libera solo ritrovando gli istinti e i sentimenti naturali, sempre personali, egoistici, non altruistici, fino al piacere di stare con gli amici e fino all'odio verso i nemici. Se nell'etica non verrà compresa la naturalezza dell'odio (che nella realtà c'è lo stesso), diventeremo tutti delle nullità perfettamente "uguali".

martedì 9 luglio 2019

L'ORGASMO FEMMINILE

L'araba fenice. Che ci sia stata una repressione sessuale delle donne è indubbio, ma risale un po al cristianesimo, che demonizzava il sesso, ma non poteva imbrigliare quello maschile senza far estinguere l'umanità, e un po ai gruppi primitivi, per i quali i figli erano sinonimo di sopravvivenza del gruppo. Ma le femministe si mettono in antagonismo borghese con il maschio sessualmente. Sono stupide, perché a decidere sull'orgasmo è l'anatomia, non la società. Per esse la sessualità femminile sarebbe o masturbatoria o da sexy toys. Le ramificazioni sensibili di clitoride e glande interessano solo i malati di scienza. Il clitoride abbraccia, non a caso, l'ingresso della vagina, il che vuol dire che il piacere femminile si indirizza a un desiderio di penetrazione. Pure un maschio può masturbarsi senza penetrazione.
LA SCIENZA COME DOGMA

Senza la matematica la scienza non esisteva, perché la casistica che si applica in scienza e medicina dipende dal numero dei casi che, non si sa perché, diventano legge scientifica. Con il microscopio vedete migliaia di micro-particelle, che sono uguali, diverse, poi stabilite, con i numeri e la casistica, che una certa particella ad es. indica la presenza dell'Aids. La trovate in un individuo, ma è sano: questo vuol dire che quel che vedete al microscopio non è realtà, ma simbolo, così per la scienza è malato, nella realtà è sano, c'è l'assurdità del "portatore sano": una diffamazione. La terra è tonda, camminando per strada è piatta, la terra è quel che si vede con i sensi, se osservata da un'astronave può anche essere tonda, ma a piedi è piatta. Così come una torre da vicino è grande e da lontano è piccola.
LAICI E PRETI ALLA RICERCA DI SANTI

Un imbecille ha proposto la capitana della Sea-watch come premio Nobel per la pace. Un parroco imbecille voleva dedicare una messa all'eroica arrogante capitana. Un imbecille del M5S dà del sessista a Salvini perché ha chiamato "pirata" la capitana, come se portare con la forza dei migranti a terra non fosse pirateria. Se dai del pirata a un uomo va bene, se lo dai ad una donna sei "sessista". A sinistra, M5S compreso, ci sono menti malate. Usare la forza per fare del bene? Dice Manzoni: "Era Donna Prassede..molto inclinata a fare del bene..Le accadeva..di crederne leciti <di mezzi> di quelli che non lo fossero punto <affatto>" (A. Manzoni - "I promessi sposi" cap. 25). Il buono si sente al di sopra della legge e della giustizia (non è giusta la migrazione selvaggia), è un delinquente.

lunedì 8 luglio 2019

L'IMBECILLITA' DEL PAPA 

Non posso non pensare che chi dà ascolto al papa abbia delle carenze mentali. Per il papa "Per Dio non ci sono stranieri". Dunque noi dovremmo essere Dio? Questo vizio di sentirsi Dio i cristiani l'hanno da sempre e l'hanno trasmesso alla società laica scientifica, tecnologica e industriale. Nel 2° secolo dopo Cristo un anonimo cristiano scriveva: "Ogni terra straniera per loro <i cristiani> è patria, ma ogni patria è terra straniera" ("Lettera a Diogneto"). Queste idee, che hanno portato all'altruismo indiscriminato, nascono da perversioni ascetiche, per cui ci si tira fuori dal mondo, dalle persone, dagli amici, dai sentimenti, dagli istinti, dai territori, e si diventa distaccati, indifferenti a tutto ciò che è personale. E' la cancrena del nichilismo che coltivate con l'indifferenza dell'altruismo.
LEOPARDI, LA MORTE, LA VECCHIEZZA 

Leopardi considera la massa della gente, quella che l’eguaglianza considera “tutti uguali”, un insieme di vigliacchi (un po’ alla Nietzsche), insieme il quale teme più la morte che la vecchiaia, che ha un considerazione della vita solo quantitativa e non qualitativa: “La morte non è male, perché libera l’uomo da tutti i mali, e insieme coi beni gli toglie i desideri. La vecchiezza è male sommo, perché priva l’uomo di tutti i piaceri, lasciondogliene gli appetiti; e porta seco tutti i dolori. Nondimeno gli uomini temono la morte, e desiderano la vecchiezza” (G. Leopardi - “Pensieri” VI). PS - Voi che considerate insano quel che dice Leopardi e dite che siamo tutti uguali, come facciamo con gli appetiti sessuali degli anziani? Hanno diritto all'assistenza sessuale come i disabili?
PER I MALATI DI PERFEZIONE CORPOREA

Il concetto di “perfezione”, detestato da Leopardi, nasconde l’accusa al concetto di “uguaglianza”: “Non v’è cosa più sciocca e ingiuriosa alla natura del dire e ripetere continuamente che la perfezione non è delle cose create..Certo che nulla è né può esser perfetto secondo la frivola idea che noi ci facciamo di una perfezione assoluta, che non esiste, di una perfezione indipendente da qualunque genere di cose, ed anteriore ad essi..immaginando un solo ed assoluto tipo di perfezione, indipendente..ad ogni sorta di esistenza, tutti gli esseri per essere perfetti debbono essere interamente uniformi a questo tipo, dunque tutti perfettamente uguali” (G. Leopardi- “Zibaldone” 1907-09). La critica alla “perfezione” cela, in Leopardi, una netta critica al concetto di “eguaglianza”.

domenica 7 luglio 2019

L'EGUAGLIANZA COME DISPREZZO 


L'eguaglianza riduce gli individui a numeri, restringe o annulla le differenze, in questo senso rimpicciolisce gli individui fino a farli quasi diventare piccoli come formiche: “tali uomini, con la loro ‘uguaglianza dinanzi a Dio’, hanno avuto nelle loro mani il destino dell’Europa, fintantoché si è venuta formando una specie rimpicciolita” (F. Nietzsche - “Al di là del bene e del male” 62), poi: “L’amore per gli uomini dei cristiani, che non fa differenze, è possibile solo nella costante contemplazione di Dio <tiranno, diseguaglianza, potere>..allo stesso modo che, guardando da un’alta montagna, il grande e il piccolo diventano formiche e simili tra loro. Non si deve trascurare questo modo di rimpicciolire e disprezzare l’uomo” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1885-87 - 1 (66)). Non è un caso che Nietzsche stabilisca un preciso rapporto tra la tirannia e l’eguaglianza, esso è insito nel concetto stesso di eguaglianza: “La paura intorno a tutti i despoti è quella di ricevere un rimprovero..In tal modo le persone più diverse vengono eguagliate, e alla fine diventano uguali” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1879-81 - 8 (112)).           
LA MENZOGNA E L'ARROGANZA DELL'EGUAGLIANZA (dal mio libro su Leopardi)  

Che l’epoca moderna sia un tentativo di eliminare l’individuo è indubbio, è un’epoca iper-socializzata fino alla nausea. Tutti dipendono da tutti, nessuno ha più il coraggio di dire quello che pensa e, se lo dice, e non si configura come una lode della socialità, viene isolato. E’ lecito solo parlare bene del prossimo, anche se poi, più si tenta di imporre questa bontà, più viene fuori la cattiveria del represso. E il primo motto della morale della bontà che deve regnare in ogni società iper-socializzata è quello dell’eguaglianza di fronte alla legge, nel correre, nel fare sesso, nel defecare ecc.,: “io credo che..l’ipocrisia nelle cose della morale, sia un tratto del carattere di quest’epoca democratica <democrazia: eguaglianza teorica tra i cittadini; di fatto sempre oligarchia>. Un’epoca come questa, che ha preso come suo motto la grande menzogna dell’‘eguaglianza degli uomini’” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1884 - 26 (364)). Imperando come una dittatura morale, l’eguaglianza impone di ignorare le differenze, anche quelle di rango morale (il “rango” in Nietzsche è una questione morale e non sociale): “Sul rango. La terribile coerenza dell’‘eguaglianza’ - alla fine ognuno crede di aver diritto a ogni problema” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1884 - 25 (298)). In questo modo ognuno pensa di potersi intromettere in faccende che non lo riguardano e si genera quell’omologazione che si chiama “opinione pubblica”, che è la più spietata e ingiusta dei giudici. Chi la pensa diversamente è condannato a priori, se benevoli lo si dichiara matto: “Nessun pastore e un sol gregge <l’eguaglianza>! Tutti vogliono le stesse cose, tutti sono uguali: chi sente diversamente va da sé al manicomio” (F. Nietzsche - “Così parlò Zarathustra” - pref. 5). La diversità individuale di carattere, di pensiero, di modo di vivere diventa una “colpa”, qualcosa di immorale, perché contrasta con quella che viene ritenuta la base della morale, cioè l’eguaglianza e l’uniformità: “Quanto più il senso dell’unità con il prossimo prende il sopravvento, tanto più gli uomini vengono uniformati, tanto più rigorosamente essi sentiranno immorale qualsiasi diversità” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1879-81 - 3 (98)). L’obbligo sociale diventa quello di essere “altruista”, giacché l’altruismo si fonda sull’eguaglianza, sul fatto che non si distinguano le persone in base ai sentimenti e agli istinti, ma si finge l’amicizia con qualsiasi estraneo, quasi un disconoscimento ufficiale dell’individualità: “l’istinto altruistico è un ostacolo a riconoscere l’individuo, esso vuole avere e rendere gli altri soltanto uguali” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1879-81 - 6 (163)). Nell’altruismo regna l’indifferenza verso gli altri, non si distingue chi sono.
NIETZSCHE E LA SCIENZA 

La paura della natura e la sottomissione sociale agli uomini hanno spinto l’individuo a rinunciare a se stesso, come l’asceta, sempre di più. E si dichiara libero! Sempre più ridotto ad un animale feroce ammaestrato, l’individuo, cui la scuola fa il lavaggio del cervello, ha fatto dell’eguaglianza, come scienza o conoscenza e socialità o cultura, delle vere virtù e più le segue, più perde se stesso. L’imporsi del dogma sociale è l’imporsi dell’eguaglianza, la scienza è nata in questo modo. La scienza non fa altro: “Conoscenza: il rendere possibile l’esperienza..in modo che sembri ci siano cose simili e uguali. La conoscenza è la falsificazione con cui ciò che è eterogeneo e incalcolabile viene reso uguale, simile e calcolabile” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1884-85-34 (252)).

sabato 6 luglio 2019

DAL MIO LIBRO SU LEOPARDI (uguaglianza, disuguaglianza e diversità) 

Per Nietzsche, come per Leopardi, la società non è un prodotto naturale, infatti i legami naturali sono basati sui sentimenti personali e sull’istinto e la società reprime e pretende di regolare entrambi. Di non naturale c’è solo lo spirituale, di cui la razionalità è la variazione moderna che, nella forma astratta dei numeri e dei concetti o idee, applica lo spirituale alla natura, creando un mondo parallelo fatto passare per verità della natura, così come lo spirituale o razionale in genere viene considerato la verità. Il rapporto sociale è, quindi, un rapporto spirituale, intellettuale e razionale, spesso funzionale, al punto di far diventare gli individui delle particelle di un organismo, cioè delle entità meccaniche a disposizione del tutto (olismo organicistico). La società, presa nel sua purezza astratta, è “eguaglianza”, per cui è chiaro che l’eguaglianza ha origini spirituali e non può essere accettata dal punto di vista naturale e corporeo, cioè autenticamente materialista (caso di Leopardi e Nietzsche). Poi le diversità naturali, cacciate dalla porta, rientrano dalla finistra, ma rientrano in modo molto deformato dalle strutture sociali e la diversità, inserita nell’eguaglianza, fa diventare la diversità un più o un meno, come accade nella matematica. In tal modo si crea la gerarchia, il potere che, per tenersi in piedi, usa o la forza o la cultura. Quindi è necessario diffidare fortemente della cultura. Molti scienziati e dotti sono, in realtà, dei servi. I media rafforzano ulteriormente la cultura come servizio verso il potere. Ne consegue che in società si confrontano l’eguaglianza, dei perfezionisti sociali (socialisti, comunisti ecc.), e la diseguaglianza. Per questo l’attacco di Leopardi alla diseguaglianza, alla Rousseau, non contraddice affatto il suo disprezzo verso l’eguaglianza. Il potere strumentalizza la diversità per giustificare la diseguaglianza, i puristi del sociale vedono nella diversità la stessa diseguaglianza. Litigano, si ammazzano, ma ragionano allo stesso modo: vedono la diversità solo in termini sociali, quindi a priori in termini di eguaglianza, il che è inammissibile. Sono talmente assorbiti dalla merda sociale che non riescono più nemmeno a vedere la natura, dove la differenza è diversità e non diseguaglianza sociale. Certo una differenza naturale, se rispettata dalla società, comporta delle differenze anche tra gli individui, ma si tratta di differenze non create da gerarchie sociali di potere, bensì doti naturali connesse al proprio corpo. Il corpo, il grande assente dalla civiltà moderna: “Disprezzano il corpo: lo hanno lasciato fuori del calcolo, anzi lo hanno trattato come nemico” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1888-89 - 14 (96)). Il corpo, al di fuori dei sentimenti e degli istinti, non conosce rapporti umani, non conosce l’eguaglianza e il connesso altruismo (che suppone rapporti extra-personali), ne deriva che l’eguaglianza è concetto astratto figlio della metafisica ascetica spirituale e razionale che si oppone alla realtà vivente degli individui, creando l’ipocrisia della doppia morale: pubblica, quella sociale dell’eguaglianza, personale, quella individuale della persona in quanto singolo individuo. L’eguaglianza, quindi, è una menzogna spirituale e Nietzsche lo nota subito: “lo spirito <non il corpo, non la natura> vuole uguaglianza” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1885-87 - 2 (90)). L’uguaglianza, sociale o meno, in natura non esiste, è contro natura, è immorale, è ingiustizia opposta e contraria alla diseguaglianza. L’uguaglianza è la proiezione mondana del nichilismo ascetico, è quindi una negazione della volontà di vivere: “stabilire un’eguaglianza..come principio basilare della società, si mostrerebbe immediatamente per quello che è: una volontà di negazione della vita” (F. Nietzsche - “Al di là del bene e del male” 259). Essa nega, per prima cosa, la giustizia naturale: "così parla a me la giustizia: 'gli uomini non sono uguali'" (F. Nietzsche - "Così parlò Zarathustra" - Delle tarantole). Per cui ad ognuno spetta il suo (non il suo ottenuto con lo sfruttamento di altri, come nel capitalismo), infatti, mentre la diseguaglianza è ingiusta perché la gerarchia, il potere sfrutta chi sta al di sotto, con l’eguaglianza, chi sta al di sotto, per pigrizia, incapacità fisica o morale qui conta poco, sfrutta chi ha la capacità di ottenere determinate cose. Gli egualitaristi fanno sempre finta di non capire che le vie dell’ingiustizia e dello sfruttamento vanno in due direzioni e non in una soltanto, cioè dall’alto verso il basso (diseguaglianza) e dal basso verso l’alto (eguaglianza).

venerdì 5 luglio 2019

LA MISERIA DELL'EGUAGLIANZA II

Possibile non si capisca che l'eguaglianza è un concetto di origine spirituale e che prima del cristianesimo non esisteva? L'altruismo suppone già che siamo tutti uguali nel Dio-umanità. Ma è una finzione sociale, in natura tutto è diverso, perché siamo corpi e non spirito: "lo spirito vuole l'eguaglianza" (F. Nietzsche - Frammenti postumi 84-85 - 2 (90)). I corpi in natura sono diversi: individualmente, per genere, per razza, lo nega chi è reso cieco dall'ideologia intellettuale. L'uguaglianza esiste di fronte a un potere, la società, come una volta davanti a Dio. Si è uguali davanti al tiranno, la tirannia porta all'eguaglianza del popolo e l'eguaglianza del popolo suppone la tirannia. Tutta la modernità è tirannia, con la matematica, i numeri, il denaro (numero di scambio), il mercato, la scienza.
LA MISERIA DELL'EGUAGLIANZA

Essa, non solo esiste davanti a un potere cui è sottomessa, ma è la stessa società capitalista, di cui il comunismo è la versione cristiana (dono sociale che non riconosce il motivo egoistico dello scambio), in cui si è solo dei "funzionari professionali" del sociale o mercato e tutti con "uguali diritti" al di là delle differenze naturali: "non lavoriamo per il 'progresso', non abbiamo bisogno di tapparci le orecchie contro le avveniristiche sirene del mercato - quel che cantano, 'uguaglianza dei diritti'..ci rallegriamo di tutti quelli che..amano il pericolo..l'avventura" (F. Nietzsche - "La gaia scienza" 377). Il mondo indifferenziato del mercato è pazzia: "l'uguaglianza è una grande follia" (F. N.- Frammmenti postumi 81-82 - 11(204)). L'uguaglianza cozza con la diversità naturale, ogni giorno compie un'ingiustizia.
LA FALSITA' DEI MAGISTRATI

Nella Costituzione italiana non c'è neanche una parola che dica che si può violare la legge in nome dell'umanità. L'invasione programmata di un territorio, la sfida a un governo eletto dalla maggioranza degli italiani, l'organizzazione mafiosa degli scafisti e delle ONG tutto è meno che "umanità"? Quel giudice, quindi, andrebbe perseguito per "omissione di atti d'ufficio", per non aver applicato una legge giusta. Dovrebbe essere denunciato. Poi è chiaro che la magistratura e il CSM, essendo mafia del PD, insabbiano tutto. Per questo occorre eliminare l'articolo della Costituzione che dice che i magistrati sono giudicabili solo dal CSM. Devono essere giudicati da una Commissione di cittadini laureati e resi edotti delle leggi riguardanti il caso. I magistrati devono essere giudicati dal popolo.
L'IPOCRISIA SUI MIGRANTI

Centinaia di migliaia di persone attraversano l'Africa con il benestare della Francia, dei paesi e dei trafficanti, non è un'invasione programmata dell'Italia e dell'Europa? I più agiati perché non investono nei loro paesi le migliaia di euro che danno ai trafficanti? I più poveri restano lì. L'invasione non è solo fisica, è soprattutto culturale, non arrivano gabbiani o rondini, arriva gente che porta con sé culture barbare. Se vanno in Libia, non c'è la guerra? Non c'è il maltrattamento? Se ci vanno loro va bene, se ce li riportiamo noi per difenderci violiamo il diritto internazionale. A fanculo il diritto internazionale! Dobbiamo salvarli perché stanno in mare? Pure i tunisini che arrivano direttamente in Italia? Pure i pakistani e afghani che entrano dal Friuli? Vaticano e sinistra stanno rovinando l'Italia.

giovedì 4 luglio 2019

I DISABILI 

Ecco uno dei miei post che vi faranno arrabbiare. Io, se divento disabile, preferisco morire. Per me nella vita, tra persone che si amano (gli estranei non mi riguardano) ci si aiuta nei momenti di difficoltà, non sistematicamente, diventando un peso perché non si sa badare a se stessi. Dite che questa è solo la mia opinione? Io dico che è un diritto/dovere. Mio fratello, divenuto disabile sulla carrozzina, mi diceva sempre che voleva morire, io, seccato, gli rispondevo che non doveva dire certe cose. Ma era il mio egoismo che lo diceva, perché mi faceva male la sua morte. Oggi, invece, si nega la morte come il peggiore dei mali e si è affermato il dogma del "tutti uguali": è una menzogna e il disabile intelligente lo sa, per questo vuole morire e, se non lo vuole, bisognerebbe abbandonarlo, così capisce che è bene morire.
LA VUOTEZZA DELL'ALTRUISMO

La condanna morale dell’egoismo minaccia la vita stessa; la morale altruistica nasce dall’ascetismo, dal tirarsi fuori dalla vita terrena, era ovvio che non capisse che l’egoismo è l'origine della vita: “è la mancanza di natura, il fatto raccapricciante che alla contronatura stessa, come morale, siano stati riservati i più alti onori..Che..indica ciò? Che si insegna a disprezzare gli istinti più elementari della vita, che si vede nella necessità..per il prosperare della vita, nell’egoismo, il principio del male; che si vede..nell’‘altruismo’, nella perdita del centro di gravità, nella ‘spersonalizzazione’, nell’‘amore per il prossimo’..il valore in sé” (F. Nietzsche-“Framm. post.” 88-89-23 (3, 3)). L’altruista ha perso il “centro di gravità" di se stesso, è una bottiglia vuota, una bandiera girevole.

mercoledì 3 luglio 2019

L'EGOISMO DELL'ALTRUISMO (dal mio libro su Leopardi) 

Lo stesso gesto altruistico, salvo quello occasionale, comunque fatto per sovrabbondanza di energia, i vecchi non ne fanno, ha in realtà la sua vera base nell’egoismo, ovviamente benigno, perché l’egoista fa l’altruista solo nello spazio del suo “amor proprio” e non indistintamente a tutti, come fa il vuoto altruista: “Nessun uomo ha fatto mai qualcosa solo per gli altri e senza alcun movente personale..Come potrebbe l’ego agire senza l’ego? Un Dio che è invece tutto amore, come all’accorrenza si ammette, non sarebbe capace di alcuna azione altruistica” (F. Nietzsche - “Umano, troppo umano” - vol. 1°, 133). Ciò è particolarmente evidente se l’azione altruistica riguarda la sfera personale. Una madre, ad esempio, trova nel suo egoismo di essere madre tanta gioia che le riesce facile essere altruista con il neonato. E’ l’egoismo della sua gioia che la fa essere altruista con il neonato. Nell’altruismo generalizzato il motivo egoistico è più sfuggente, perché, mancando la sfera personale, si rintraccia con più difficoltà il motivo egoistico per il semplice motivo che è astratto e intellettuale. Se un uomo indossa una divisa il suo egoismo potrebbe essere compiacere alla patria, se cristiano potrebbe essere compiacere a Dio. I motivi egoistici diventano molteplici e celati perché l’altruista negherebbe il suo egoismo anche di fronte all’evidenza. Su questo egoismo nascosto in ogni altruismo la convergenza di Nietzsche con Leopardi è quasi sconcertante: “l’egoismo o l’amor proprio si trova in qualunque azione, affetto, ec. possibile all’uomo, ancorché paia il più lontano” (G. Leopardi - “Zibaldone” 2153), il che corrisponde al nietzscheano: “Gli uomini hanno sempre frainteso l’amore: credono, in amore, di essere disinteressati” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1887-88 - 11 (89)).
ALTRUISMO, EGOISMO BENIGNO E MALIGNO

Leopardi attribuirà la diffusione dell'egoismo maligno, diverso dall’egoismo benigno, o amor proprio, proprio all’amore universale che non consente più una sana differenziazione: “Sparite effettivamente le nazioni..s’è perciò spento..l’amor proprio? Allora si spegnerà quando la natura farà un altro ordine di cose e di viventi. La fola <favola> dell’amore universale..non può mai congiungersi <al> bene..dell’individuo..ha prodotto l’egoismo <maligno> universale. Non si odia più lo straniero? Ma si odia il compagno, il concittadino, l’amico, il padre, il figlio” (G. Leopardi - “Zibaldone” 890). L’altruismo produce l’egoismo maligno. L’amor proprio non è amore universale, ma è legame sincero perché personale e nei suoi spazi limitati (se illimitato, si dissolverebbe), è benigno.

martedì 2 luglio 2019

TUTTI UGUALI

Sono ostile allo sfruttamento perché è ingiustizia nei confronti dello sfruttato. Giustizia, non bontà. E' la bontà che vuole "tutti uguali", non la giustizia: la giustizia dà ad ognuno il suo. Non dà la corsa a chi manca di una gamba: perché deve correre chi non ha un gamba? Un albero corre per essere uguale al giaguaro? Perché il disabile deve giocare a pallone? Se ci riesce da disabile bene, ma, se non ci riesce, non è suo diritto. Perché un omosessuale deve avere un figlio? E' ingiusto. Se un bambino povero delle periferie africane segue Messi e lo si compiange perché il suo mito è lontano: perché lui non è uguale? Perché deve essere uguale a chi segue Messi? Perché non vive lieto nella sua capanna? La società borghese o socialista invade tutto creando bisogni e poi pretende che tutti "siano uguali".
LE OLIGARCHIE

La corruzione è un male, se è affaristica sì, è legittima difesa se è raccomandazione. Il marcio è che il lavoro te le diano gli altri, si dipende dalle oligarchie degli imprenditori e dei padroncini, che trattano i lavoratori come servi; dalle oligarchie dei professionisti che, mentre dicono di servirti, ti comandano, ti truffano; dalle oligarchie dei magistrati, che non applicano le leggi, ma le interpretano, cioè le fanno loro e non puoi toccarli; dalle oligarchie dei giornalisti, che guadagnano centinaia di migliaia di euro e pretendono di insegnarti la morale facendo i lecchini di chi li stipendia; dalle oligarchie dei dirigenti, che applicano le norme solo se sono in linea con le loro idee politiche. Le oligarchie se ne fregano della libertà individuale e della democrazia: devi essere educato a votare per loro.
Dietro ogni altruismo si nasconde un egoismo ipocrita, spesso sostenuto con i mezzucci e gli arzigogoli metafisici degli intellettuali. Scoprire quale egoismo si nasconda dietro l’altruismo è merito sia di Leopardi e soprattutto di Nietzsche. Dietro l’oro che luccica, c’è la merda. Perché l’egoismo che si cela dietro l’altruismo non è mai un “egoismo benigno”, ma è sempre un “egoismo maligno”, che tende alla sopraffazione con il suo cavallo di battaglia preferito, cioè l’“universale”, neppure fondato su un’evidenza corporea, un egoismo perverso e predatorio che fa dell’altruista il più miserevole degli esseri. Quando una persona ti dà degli ordini in nome del “tuo bene” è meritevole di essere uccisa. La violenza non è solo l’aggressione fisica, ma anche una simile aggressione morale, specie se sostenuta da leggi o da quella forma di idiozia collettiva che si chiama “opinione pubblica”. Certo l’egoismo deve tenere conto anche dell’egoismo altrui e qui subentra il fattore etico, ma non ci sono dubbi sulla legittimità morale dell’egoismo di ognuno, quando non danneggia concretamente gli altri. La natura non è un’unità collettiva, è frammento individuale, di questo erano convinti, assieme, sia i romantici che Leopardi e Nietzsche. Natura dell’individuo è l’egoismo, l’altruismo è “contro natura” ed è lo sviluppo in senso sociale e laico dell’ascetismo cristiano e non cristiano.
COSE SPREGEVOLI DELL'ALTRUISMO 

1) Gli altruisti sono degli "egoisti ideali", cioè tali da difendere la loro idea di umanità: "E' questo il vero egoismo ideale..noi ci prendiamo cura e vegliamo nell'interesse di tutti" (F. Nietzsche - "Aurora" 552). L'altruismo è l'egoismo del megalomane intellettuale, senza senso dei limiti personali. 2) L'altruista viene lodato perché fa l'interesse degli egoisti, i quali sanno così che non dovranno superare una resistenza (il suicidio dell'accoglienza dei migranti) opposta dal sano egoismo dell'altro, è il favorire l'egoismo altrui a danno del proprio (un altruismo puro non esiste, l'altruista è solo un indifferente alle persone specifiche): "Il prossimo loda il disinteresse perché per il suo tramite ottiene dei vantaggi" (F. Nietzsche - "La gaia scienza" 21)

lunedì 1 luglio 2019

Non è che la società sia giusta, una società giusta non esiste. Ma che un singolo o un popolo abbia l'obbligo di eliminare l'ingiustizia anche in altre società o accogliere tutti i profughi di queste società vuol dire sentirsi "re dei re", sentirsi un "impero" ed è ancora quello che gli intellettuali credono che sia l'Europa o gli Stati Uniti. L'asceta creava "mondi alternativi e buoni" perché considerava un male questo mondo, sono stufo di sentir usare questo schema di origine ascetico nella politica della sinistra che fa della bontà, anziché della giustizia, la sua regola etica e che parla sempre di modi "alternativi per realizzare questa bontà". Quando un uomo di sinistra non parla di giustizia e non sa neppure cos'è, ma parla solo di "bontà" e di "alternativa" mi fa vomitare quanto l'asceta.
BASTA CON L'IPOCRISIA DEI FAVOREVOLI AI MIGRANTI!

Quando sento dire da un cialtrone di sinistra che è "sparita la pietà", rammento che, se 50 anni fa fosse avvenuto un arrivo in massa simile di migranti, gli avremmo sparato addosso. Allora "non è mai esistita la pietà"? La pietà obbligatoria è inconcepibile, è una forma di violenza. Chiamare naufraghi persone che deliberatamente si vanno a mettere in mare per poter sbarcare in Italia-Europa senza essere accettati la ritengo una presa per il culo. Se non faccio l'elemosina a un mendicante e quest'ultimo mi insegue e mi strappa dei soldi di mano, è lui che fa una violenza, non io ad essere un uomo a cui è "sparita la pietà". La pietà obbligatoria è una violenza ideologica della sinistra e di derivazione cristiana.