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martedì 5 marzo 2019

MORTE, EGOISMO E GIUSTIZIA

La morte ci rammenta, e solo gli idioti non lo rammentano, che siamo assolutamente individui: perciò proprio “la differenza tra sé e gli altri”, vale a dire il “muro invalicabile” dell’individualità, “invalicabile” perché strutturale, è ciò che fonda la giustizia (con il “trapianto” hanno cercato di negare anche l’invalicabile differenza fisica tra gli individui: dove “tutto è utile” non si butta niente, come avviene con i maiali, la “trans-corporeità” è l’ultima frontiera della carità e dell’ascetismo, cioè di ingiustizia e negazione dell’individuo), la giustizia sta solo nel “rispetto dei limiti naturali degli individui”. Affinché si possa percepire la differenza tra sé e gli altri è necessario l’egoismo. Solo l’egoismo, come a ragione scrissero Nietzsche e Stirner, può fondare giustizia e nobiltà umane.

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