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lunedì 18 marzo 2019

IL MITO DEL LAVORO


"L'Italia è una Repubblica..fondata sul lavoro" (Costituzione art. 1). Su un mito! "Il lavoro, in quanto categoria distinta della vita, non esisteva sino all'avvento dell'agricoltura" (J. Zerzan - Primitivo attuale). Poi ci fu la "divisione del lavoro", conservata gelosamente, ma non un "mito". Fu Calvino che ne fece un mito ascetico. Da buon cristiano, anziché dire "non fare sesso, ma rinuncia", "non mangiare, ma rinuncia", "non essere libero e non divertirti, ma rinuncia", disse "non fare sesso, ma lavora", "non mangiare, ma lavora", "non essere libero e non divertirti, ma lavora". Nel mito del lavoro come professione, nasceva l'ascetismo mondano. Nacque il mito del ricco borghese lavoratore indefesso che si è fatto da sé, del lavoratore proletario, del lavoratore santo, Stachanov, l'equivalente di Madre Teresa di Calcutta.

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