ANARCHISMO E NAZIONALISMO
L’anarco-individualismo “non rinnega” il concetto di “patria”: le diversità tra i popoli rientrano all’interno delle diversità individuali e sono qualcosa di “proprio” dell’individuo. La nazione come “mito”, tipica del fascismo, è però rifiutata, specie se “autoritaria”. La patria non è altro che una forma estesa dell’“amor proprio” (cosa che i borghesi, tesi a creare il “mercato globale”, i cristiani, tesi a creare la “Chiesa universale”, i comunisti, tesi a creare la “solidarietà internazionale tra i lavoratori”, cioè a fare politiche globalizzate e imperialistiche -universalismo e imperialismo sono la stessa cosa -, non riescono a capire). La patria va rispettata nei limiti in cui essa rispetta la libertà individuale (perciò non è “sacra”), non perché “si appartiene ad essa”, ma perché “ci appartiene”.
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