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sabato 16 marzo 2019

IL DOVERE DI SEPARAZIONE 

In Italia un marocchino, islamico "moderato", tenta di uccidere la figlia perché voleva vivere all'italiana. In Nuova Zelanda, un giustiziere non sopportava la cultura islamica e fa una strage. Casi diversi? Non del tutto. Il marocchino odiava la cultura italiana nella figlia. Lo stragista odiava la cultura islamica. Il secondo è più coerente: sta a casa sua e si vede arrivare una cultura che odia, il primo emigra e va a vivere in un paese di cui odia la cultura. Ci sono persone che odiano altre culture. I mandanti? Chi li costringe a convivere, cioè gli umanitari, quelli che parlano di "fratellanza universale cristiana", di "mercato globale borghese", di "umanesimo astratto". Chi ignora l'odio, ignora la realtà. C'è un dovere etico, quello di "separazione" per spazi e territori, come nelle case private.

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