L'AMICA GENIALE
La serie TV mi piace, non perché possa esserci un discorso femminista sulla condizione delle donne o c'era un mafioso di rione che faceva il prepotente o un padre porco che ci provava con le ragazze a disposizione - che poi era più un discorso di povertà: come quello del padre dell'amica geniale (geniale perché ribelle?) che voleva sistemare la figlia con un persona ricca, ma disonesta -, ma perché è un bell'affresco della vita più povera degli anni Cinquanta, che io ho conosciuto, in cui donne e uomini erano troppo condizionati da una vita di rione di cui erano entrambi responsabili. Però, anche se con aspetti marci, la vita era radicata nel territorio (la protagonista va in vacanza vicino Napoli, era lusso impensabile un viaggio lontano), mentre oggi la gente è sradicata e non per questo meno condizionata.
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