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venerdì 31 gennaio 2020

GLI ZINGARI E LA SCIENZA SPERIMENTALE 

La legge di causa ed effetto in natura non esiste e quindi la scienza sperimentale, che si basa su tale legge causale, è una cialtroneria antropocentrica. Tale abitudine è generata dal numero dei casi, quindi è una casistica numerica che fonda le varie leggi di causa ed effetto. Ma tanto i numeri che la somma dei casi, quanto l’associazione abitudinaria sono fenomeni psichici e non sono nulla di reale in natura, per cui la scienza sperimentale è solo antropocentrismo senza fondamento nella natura. Essa è diventato un tale vizio mentale, a seguito dell’educazione scientifica impartita ai giovani, che nemmeno si rendono conto di un simile pregiudizio che, si badi bene, è della stessa natura di quello per cui si giudica ladro uno zingaro. Chi si inalbera contro il pregiudizio di ritenere a priori ladri gli zingari non si rende conto che sta mettendo sotto accusa la legge di causa ed effetto e la scienza sperimentale. Delle due l’una: o non è lecito accusare a priori di ladrocinio lo zingaro e con ciò si nega la casistica sperimentale o si ammette la scienza sperimentale e diventa lecito accusare a priori lo zingaro di ladrocinio
IL VIRUS GLOBALIZZAZIONE

Fino ad oggi paesi che impedivano l'ingresso di stranieri si diceva che alzavano muri ed erano razzisti, perché doveva esserci il libero movimento totale, ora quegli stessi paesi ergono muri sanitari a commerci, viaggi e non è razzismo contro coloro che vengono dalla provincia cinese di Huan. Quello che non potè la saggezza contro la globalizzazione sta ora riuscendo al virus. Uno dovrebbe temere per la sua vita per il virus (io no) e non per la scomparsa della sua cultura e popolo seppellito da orde di affaristi e di migranti. Chiudere ad affaristi e a migranti, così come si sta chiudendo al coronavirus. Le pratiche sanitarie in corso non significano, popolo per popolo, "prima gli italiani", "prima i tedeschi", "prima gli americani" ecc. A livello sanitario si ragiona come Salvini e non si protesta?

mercoledì 29 gennaio 2020

L'ETICA E L'ANTI-FASCISMO
Il fascismo e l'anti-fascismo sono categorie storico-politiche, non etiche. Questo caricare le categorie storiche di valenze etiche è un abuso della faziosità politica. La sinistra non lo capisce. Prima dell'avvento del fascismo, il demonio era la borghesia: i comunisti spartachisti che tentarono un colpo di Stato in Germania nel "biennio rosso" (1917-18), facendo da modello alla Marcia su Roma di Mussolini (1922) e al colpo di Stato di Hitler (1923), non erano anti-fascisti, perché le categorie storiche del fascismo e dell'anti-fascismo non esistevano. L'etica prima del fascismo non esisteva? Dire "sono anti-fascista", come per dire sono morale, equivale a dire "sono anti-ghibellino", l'unica differenza è che si attualizza arbitrariamente una categoria storica, facendola, per di più, sopravvivere.

martedì 28 gennaio 2020

Ripeto! Non condivido Salvini quando fa le crociate contro le droghe leggere e mostra simboli cristiani. Uno Stato laico non può essere cristiano, altrimenti hanno ragione in Arabia Saudita. Non si può dire in generale "la droga fa male", perché ciò porta al "proibizionismo". Anche fumo e alcool dicono che fanno male, vanno vietati? Per il fumo è quasi così: qui non si fuma, là nemmeno, è un divieto ipocrita, non dichiarato. Non mi piace l'ostilità verso l'eutanasia: un uomo solo, disabile, malato ha diritto di morire. Poi a sinistra trovo deficienti che chiamano "razzismo" dire "prima gli italiani", che sarebbe come dire che sono razzista se dico "prima me stesso". Questa ipocrisia di dire "prima gli altri", "prima i migranti", "prima gli stranieri", "prima le altre culture", "integrazione obbligatoria" mi fa vomitare.

domenica 26 gennaio 2020

GREEN ECONOMY?

Zingaretti fa l'alternativo con la retorica borghese della green economy. Una società basata sul "produttivismo" non ha nulla di compatibile con il verde naturale. La produttività suppone consumismo e necessità viziate. Internet, telefonini, computer, necessari per i progressisti, non sono necessari in natura. Economia, in senso moderno, e natura sono inconciliabili. La green economy è solo l'atteggiamento snob delle persone agiate e radical chic della sinistra, che separa agiati e poveri, costringendo i secondi a lavorare 24 ore per seguire la green economy che i borghesi seguono facilmente. I divieti si estenderanno sempre di più, gettare un pezzo di carta diverrà un reato e i liberi movimenti delle persone saranno sempre più controllati. Abbiamo corrotto tutto il mondo con il consumismo.
L'IPOCRISIA DEI VINCITORI

Io ho memoria solo di quello che dico io, quindi delle giornate della memoria (Shoa, Foibe ecc.) non mi frega niente. Potrei considerare solo una giornata della memoria dedicata ai pellerossa. Ciò che m'infastidisce nei servizi storici è che ricordano tutti l'invasione nazista della Polonia (1/9/1939) e nessuno l'invasione sovietica della Polonia (17/9/1939). Perché Francia e Inghilterra dichiararono guerra solo alla Germania e non anche all'Unione Sovietica? Per 2 anni si ignorò l'attacco sovietico, poi nel 1941, dopo l'attacco nazista all'Unione Sovietica (avvenuto perché i tedeschi erano più forti, i sovietici avrebbero fatto volentieri il contrario), gli ipocriti si allearono addirittura con l'Unione Sovietica. Essendo i sovietici vincitori, si ignorò quanto fecero (pogrom è parola russa; gli ufficiali polacchi a Katyn vennero uccisi dai sovietici): i vincitori si possono difendere, i vinti no.

venerdì 24 gennaio 2020

LE BASTONATE 

Se si conoscesse la Storia, si saprebbe che è sempre la sinistra a innestare il circolo della prepotenza, dopo di che c'è la reazione della destra con le bastonate politiche. Fu il tentativo di colpo di Stato del "biennio rosso" (1917-19) ("fare come in Russia") a provocare il formarsi della destra che sfociò nel nazismo. Fu il dominio delle Leghe rosse nella pianura padana a favorire il formarsi del Fascismo. Ora la Storia si ripete. Le sardine contestano le piazze alla Lega, vanno ai comizi della Lega cantando "Bella ciao", vanno a Bibbiano perché c'è il comizio della Lega perché qualcuno di Bibbiano glielo ha chiesto (non certo tutti), ma la risposta doveva essere: non veniamo perché siamo democratici e non creiamo provocazioni ai comizi. Provocazioni solo questo fanno le sardine, se avviene il contrario, si demonizza.

giovedì 23 gennaio 2020

LE SARDINE

A destra dicono che fanno i gatti e si mangiano le sardine, ma è da idiota scambiare la battuta per violenza. E' la conseguenza della stessa scelta del nome "sardine" (scelto perché?). Le sardine rappresentano l'ipocrisia e il vuoto completi della sinistra. Dire che sono "apartitiche" (fino a quando?) non vuol dire che sono "apolitiche", sono di sinistra. A parte qualche battuta sul "linguaggio", ipocrita perché è chiaro che il linguaggio "politicamente corretto" è borghese e di sinistra, non hanno detto niente, tranne scrivere cartelli tipo "Bibbiano non si lega" ecc. per contestare la Lega, che inseguono nei comizi, come una specie di censura. Un movimento che ripete schemi generici del "buonismo" catto-comunista e che l'unica cosa che sa fare è essere contro Salvini non è un movimento degno di stima, è nullità assoluta.
L'ARTE DEL NOVECENTO 

Non ho mai amato l'arte del '900: in essa la componente intellettuale deforma la bellezza naturale con lo sguardo interiore, un'arte anti-naturale e anti-corporea. Arrivo a condividere il giudizio di Croce, che non amo, che definì il Decadentismo "industria del vuoto" e perfino del nazismo, che pure non amo, che la definì "arte degenerata". Quando senti dire che il cubismo univa angolazioni visive diverse, mi viene da dire che Picasso aveva gli occhi di una mosca, quando vedo Modigliani penso che dipingeva solo giraffe, Van Gogh vedeva tutto giallo, se hai bisogno del traduttore per decifrare l'arte simbolica significa che stai rappresentando mostri cerebrali. Un'arte del genere non poteva che finire nel cesso della tecnologia. Per me l'arte è soprattutto "arte dell'800", le mie poesie hanno lo stile di Praga.

mercoledì 22 gennaio 2020

L'AMICA GENIALE 

La serie TV mi piace, non perché possa esserci un discorso femminista sulla condizione delle donne o c'era un mafioso di rione che faceva il prepotente o un padre porco che ci provava con le ragazze a disposizione - che poi era più un discorso di povertà: come quello del padre dell'amica geniale (geniale perché ribelle?) che voleva sistemare la figlia con un persona ricca, ma disonesta -, ma perché è un bell'affresco della vita più povera degli anni Cinquanta, che io ho conosciuto, in cui donne e uomini erano troppo condizionati da una vita di rione di cui erano entrambi responsabili. Però, anche se con aspetti marci, la vita era radicata nel territorio (la protagonista va in vacanza vicino Napoli, era lusso impensabile un viaggio lontano), mentre oggi la gente è sradicata e non per questo meno condizionata.

lunedì 20 gennaio 2020

CALCOLARE E' DOMINARE 

La società moderna è la società del numero e della massa e, con Dio o senza Dio, ma con lo Stato, l’organizzazione sociale, le leggi ecc., non può far altro che rendere omogenei, per gruppi: lavoratori, medici, salumieri, ecc., o nell’insieme: cittadini. Il superuomo non è un cittadino, non appartiene ad un’omogeneità numerica, a una genericità, non è uguale, non può far parte di una somma, non è genericamente “uomo” e quindi non è sommabile. Perciò, affinché possa esserci una morale di spiriti liberi o morale aristocratica, è necessario che anche l’uomo muoia, perché la genericità dell’uomo è soltanto l’eguaglianza davanti a Dio, davanti al potere, davanti a colui che conta e riduce gli altri a numeri. Il professore che “conta” gli alunni li ignora, come i fedeli davanti a Cristo, tanto è vero che quest’ultimo non distingueva più neppure la madre dagli altri a cui voleva promettere il regno dei cieli. La matematica presuppone un padrone che conta e che calcola, è già segno di potere e di depravazione. Contare vuol dire dominare. Se non si comprende questo, non si è capito nulla. Riferire la matematica agli uomini o ad esseri viventi, anziché al vasellame o ai coltelli, dovrebbe essere considerato reato, è un’offesa.
L'OLIGARCHIA PROFESSIONALE DEL PD 
(Caso Salvini) Mi manda in bestia il PD quando invoca l'autoritarismo professionale dei magistrati. Che non ci sia sequestro di persona è evidente: i migranti potevano andare dove volevano, tranne in Italia. Il sequestro c'è se si impedisce di uscire da un luogo, ma, se uno chiude una porta e lascia aperte cento altre porte da cui poter uscire, il sequestro non sussiste. Non serve il magistrato per capirlo. Invocare il magistrato è autoritarismo professionale: se per capire la legge ogni cittadino dovesse ascoltare il magistrato, nessuno potrebbe rispettare la legge che non capisce. Le legge non è depositata nella magistratura, è una norma rivolta ai cittadini e deve essere comprensibile a tutti. Ognuno può capire che il sequestro non sussiste ed è malafede accusarne solo Salvini.
BONTA'=POTERE, POTERE=BONTA' 


In Nietzsche “l’uomo più brutto” riconosce la superiorità morale di Zarathustra e con ciò anche la dignità di se stesso, perché veniva umiliato dalle elemosine degli uomini, mentre Zarathustra, per rispetto della sua dignità non lo umilia con l’elemosina: la compassione, sia essa la carità, la solidarietà, l’accoglienza (vedi migranti), è segno di superiorità morale falsa, cioè sociale, in realtà è la conferma del potere, il quale dona le briciole proprio perché si pone gerarchicamente più in alto e conferma con ciò la sottomissione di chi riceve l’elemosina e la compassione (questo è il vero motivo della generosità degli accoglienti odierni con i migranti): “<parla l’uomo più brutto> Chiunque altro mi avrebbe gettato la sua elemosina, la sua compassione di sguardi e di parole <il prototipo del prete e del caritatevole>. Ma io non sono abbastanza mendicante per questo, tu l’hai indovinato” (F. Nietzsche - “Così parlò Zarathustra” - L’uomo più brutto). Paradossalmente su questo specifico punto Nietzsche è d’accordo con il marxista sovietico Makarenko: “Persino quando ci dicevano che il ricco deve aiutare il povero, persino un principio così bello, sottendeva quella subordinazione <ai ricchi>. Il fatto che il ricco avesse aiutato me povero, voleva dire che egli soltanto possedeva, che egli soltanto era in grado di aiutarmi, mentre a me non restava che sperare nel suo aiuto e nella sua generosità ed essere, insomma, l’oggetto della sua beneficenza” (A. S. Makarenko - “La pedagogia scolastica sovietica” - 5° lezione). Ovviamente tra il marxista Makarenko, da un lato, e Leopardi e Nietzsche, dall'altro lato, c’è una differenza abissale, giacché Makarenko suppone che l’individuo viva in una società “collettivista” che è totalitaria di per sé e rappresenta la negazione di fatto di ogni autentica personalità individuale: “Noi, dunque, affermiamo che gli interessi collettivi sopravanzano quelli dell’individuo in ogni caso in cui quest’ultimo sia in contrasto col primo” (A. S. Makarenko - “La pedagogia scolastica sovietica” - 3° lezione). Il marxista nega i fondamenti stessi della libertà individuale, che non sono quelli del capitalista, ma quelli del singolo naturale come l’abbiamo visto emergere dalla dottrina dell’“amor proprio” di Leopardi e Nietzsche. Se il borghese predicava l’eguaglianza di fronte alla gerarchia della società per ceti, il marxista e il socialista in genere si chiudono nella teologia del numero, della somma, dato che la “collettività” di cui parlano non esiste e non è lecito sommare gli individui, visto che sono incommensurabili. Sommare Mario e Giovanni in una collettività di tre persone e metterle più in alto di Pasquale perché questo figura come individuo e gli altri due come “collettività” è una mistificazione del potere che, così, pretende di governare in nome di una somma, di un’entità metafisica detta “collettività”. Se il borghese era egualitario di fronte ai nobili, il marxista è egualitario al quadrato, un vero malato di numeri, non a caso è anche un fanatico della scienza e dell’economia. Dato che tutti “sono uguali davanti a Dio”, ma in terra i padroni sono più in alto e vengono odiati perché esistono concretamente, il marxista-socialista immagina l’equivalente del padrone buono, cioè Dio, esistente sulla terra e farnetica l’ideologia del potere dell’élite intellettuale e politica come “Stato dei lavoratori”. La bontà di Dio si presenta, in tal modo, come potere buono dello Stato, lo Stato dei lavoratori è buono a priori, come lo è Dio, cosìcché tutti i cittadini sono “uguali davanti allo Stato dei lavoratori”. L’uguaglianza diventa un dovere e una limitazione di libertà, come se fosse la morale, là dove la morale si basa sulla differenza naturale della libertà e della giustizia per le quali ognuno ha diritto al suo e non all’uguale rispetto agli altri. Nonostante l’aberrazione del marxismo, nel caso della “compassione” dei ricchi con la carità borghese (accogliere i migranti significa riaffermare il fatto che si è agiati, non a caso all’arrivo dei migranti si oppongono le classi povere e gli agiati sono tutti favorevoli: in tal modo i ricchi riaffermano il loro potere, non solo sui migranti, ma sull’intera popolazione italiana o europea; gli stessi imprenditori, quando si impegnano a dare lavoro ai lavoratori, agiscono sulla base della compassione e con le offerte di lavoro riaffermano il loro potere, cioè che loro danno lavoro e aiutano perché "possono"), Makarenko esprime un concetto che Leopardi e Nietzsche avrebbero condiviso, anche se, poi, la società marxista non è altro che la versione totalitaria e istituzionalizzata della stessa “compassione”, non essendo altro il marxismo che la versione industriale ed economicistica del solidarismo cristiano, cioè della società basata sulla “morale dello schiavo”. Non è che, se la compassione assume la veste di uno Stato dei lavoratori (in realtà gestito un’élite che, come dicevano gli élitisti, è composta dai disertori agiati della borghesia), è per questo meno compassionevole e meno cristiana. La compassione indica l’eguaglianza del gregge nella sottomissione a Dio che assunto la veste politico-economica dello Stato dei lavoratori. Chi è più compassionevole del Dio cristiano? La sua copia umanitaria o Stato sociale.

domenica 19 gennaio 2020

EGOISMO E' LIBERTA'

L'uomo libero è saggiamente egoista, nel senso dell’amor proprio leopardiano, non viene al mondo per assistere gli altri come abito, al massimo può aiutare chi gli sta a cuore di persona, viene al mondo per vivere la “propria” vita non quella degli altri: l’altruismo risponde al “tu devi”, è inconciliabile con la libertà: “Il superuomo mi sta a cuore..e non l’uomo: non il prossimo, non il miserrimo,..non il migliore” (F. Nietzsche - “Così parlò Zarathustra” - Dell’uomo superiore). Solo per condizionamento sociale o ordine del potere l’individuo libero pensa agli altri al di fuori del proprio amor proprio, ma in un caso simile “obbedisce”, chi non comanda su stesso e obbedisce non è mai libero: “Chi non è capace di comandare su se stesso, ha da obbedire” (F. Nietzsche - “Così parlò Zarathustra” - Di antiche tavole e nuove).
LA VERGOGNA DELLA MULTI-CULTURALITA'

La cultura è la "personalità" di un popolo, i popoli multi-culturali sono popoli senza personalità, dominati dal tutto-nulla. Un individuo multi-personale è uno schiavo che prende ordini da tutti. La diversità consiste nel fatto che il rosso sia rosso, il celeste sia celeste ecc..La mescolanza annulla i colori. La diversità c'è solo dove ogni individuo o ogni popolo è se stesso senza mescolanze. In natura i colori hanno una separazione nella cosa a cui appartengono, ma riuniti in una bandiera arcobaleno diventano artificio e comunque la bandiera arcobaleno è colorata solo perché le strisce di colore diverso sono separate. La multi-culturalità non separa come la bandiera, essa distrugge la personalità dei popoli e li rende più passivi nell'interesse di un'élite economica borghese: "Finge di voler valorizzare le culture chiedendo a ciascun popolo di rinunciare alla propria per aprirsi alle altre: e, così, ottiene l'inconfessabile obiettivo dell'annullamento delle culture in quanto tali, sostituite..dal consumo" (D. Fusaro-"Pensare altrimenti" 10)

sabato 18 gennaio 2020

PENSIERI DI LIBERTA' E RESPONSABILITA'


1) Un assassino di due persone è stato dichiarato "incapace di intendere e di volere". La violenza è un fatto fisico! Lo psicologismo e interiorismo del '900 hanno creato mostruosità giuridiche. L'unica scienza esatta è la matematica, ma è irreale. Fisica, Chimica, ancor più Medicina, già sono schemi. Figurarsi Psicologia e Psichiatria. Chi dà il diritto a uno psichiatra di assolvere un assassino in base ai suoi ridicoli schemetti? Bisogna abrogare ogni legge che non si basi su riscontri fisici. Le persone devono farsi giustizia da soli? 2) Sento che Sala ha vietato di fumare anche all'aperto. Siamo al proibizionismo, che solo il moralismo fascista della sinistra può promuovere. Spero che i milanesi denuncino Sala per limitazione delle libertà personali. Se abitavo a Milano, lo facevo io.
LA DISABILITA'

Un filosofo deve essere sgradevole se vuole dire ciò di cui è convinto. Occorre distinguere disabilità con salute e senza. In Campidoglio hanno mostrato foto di disabili nudi e la Raggi ha fatto retorica. Un disabile in salute può avere la sua bellezza, ma per la parte sana che conserva. Ha diritto anche di andare in campi nudisti, fare uno spogliarello sexy. Però, se non si vuole essere ipocriti, va detto che non è "uguale" in bellezza e capacità agonistica, come la retorica, con l'ipocrisia di un celato pietismo, vuol fare credere. Non parliamo poi della disabilità senza salute. La retorica sulla disabilità nasce dal fatto che gli uomini moderni, per la dipendenza reciproca, sono tutti disabili. Chi ha l'orgoglio di bastare a se stesso, in senso etico ed estetico, non può che rifiutare la disabilità, almeno la propria.
LA VERGOGNA DELL'ANTI-SOVRANISMO


Ricci del PD, per parlare male della destra, fa quasi un complimento a Berlusconi, dicendo che "la destra non è più quella liberale di Berlusconi, ma sovranista e populista". Il PD ora sta con il M5S che, parlando di uscita dall'euro, era sovranista e populista, cosa negata con un voltafaccia vergognoso (perciò perde i voti). Essere "sovrani" è vergognoso? Si trattasse del "re", sarebbe pure giusto, ma la democrazia è un "popolo sovrano" e un individuo "libero" è "sovrano" su di sé. Negare la sovranità è immorale! Sembra obbligatoria la dipendenza economica e politica dai contesti internazionali, che nasconde un piano "elitario". Infatti la nostalgia del PD per Berlusconi cela la comunanza "elitaria" tra F.I. e P.D, partiti oligarchici e fanatici del "professionismo" (élite del sapere).
CASO SALVINI

Il M5S, andando al governo, ha appreso tutta la merda dell'ipocrisia del governo, del Vaticano e della sinistra. Mi vergogno di aver votato per la Raggi. Non farò più tali errori, uno che si dichiara di sinistra deve avere per forza della merda nel cervello, ho creduto troppo facilmente a chi dice di non essere né di destra e né di sinistra. Le sardine poi mi danno il voltastomaco. L'ipocrisia di Di Maio supera quella della DC: dire che l'atto di Salvini sulla Gregoretti era "propaganda" è vergognoso. Non solo perché accordi "giuridici" sulla redistribuzione in Europa non c'erano (e la buona volontà dichiarata non è un impegno), ma soprattutto perché si finge di non capire che Salvini era, giuridicamente, sottoposto a Conte capo del governo e che, perciò, non avendo Conte fatto nulla, il silenzio era segno di condivisione.
DALL'INDIFFERENZA RELIGIOSA A QUELLA LAICA COMMERCIALE E UMANITARIA 


Buddha e Cristo finirono per confondere i genitori tra i “discepoli” e i seguaci delle loro follie religiose, finendo per considerare gli estranei come fratelli, madri, sorelle e madri, sorelle, fratelli come estranei, in pratica deformando il significato stesso della relazione affettiva particolare e non riconoscendo più la specificità dei rapporti affettivi e delle individualità personali: “Quando Buddha visitò la casa paterna, dodici anni dopo che l’aveva lasciata, fu soltanto per accogliere nel suo seguito la madre e il padre, la moglie e il figlio” (S. Radhakrishnan - “La filosofia indiana” vol. 1°, cap. VII, 4), poi: “chi fa la volontà del Padre mio <Dio, ma potrebbe essere benissimo la società, lo Stato, il Partito ecc.>, egli è mio fratello e mia sorella e mia madre” (“Nuovo Testamento” - “Matteo” 12, 50). Far diventare discepoli il proprio padre, la propria madre, i propri fratelli ecc., significa non distinguerli più dagli altri, è una forma di disumana anaffettività dovuta al fanatismo intellettuale; che Buddha abbia, poi, abbandonato la moglie e il figlio ne fa piuttosto un delinquente che un santo. Tutti fratelli in Dio, significa nessun fratello reale nei sentimenti personali. Nichilismo affettivo. I fratelli o sono pochi e addirittura uno, o non esistono. La civiltà buddhista e cristiana prima, poi quella umanitaria borghese e socialista, prefigurano quella “solitudine affettiva” odierna della società industriale, commerciale, della globalizzazione, in cui si è soli in mezzo alla massa.

venerdì 17 gennaio 2020

CIALTRONI FINTI FILOSOFI

Se penso che al sito "Storia di filosofia" mi hanno dato del fascista perché ho citato Nietzsche a proposito del suo disprezzo della bontà (che non è libertà, verità, giustizia) e mi hanno detto che ho "urlato" perché ho scritto maiuscolo il post, vedo tutta la nullità della sinistra. La sinistra "buona" è borghesia travestita: "il fatto che i ricchi avrebbero dato aiuto a me, povero, voleva dire che il ricco possedeva la ricchezza, che egli era in grado di aiutarmi, mentre io non avevo che da sperare..nell'aiuto del ricco. Io, indigente, ero l'oggetto della sua beneficenza" (A. S. Makarenko-"Pedagogia sovietica"). Se penso alla beneficenza dei miliardari, agli attori sulle navi dei migranti, alla predica dell'accoglienza, non posso non pensare che costoro riaffermano il diritto all'agiatezza perché buoni.

mercoledì 15 gennaio 2020

L'ANTI-DEMOCRATICITA' DELLE PROFESSIONI 

Il concetto di “organizzazione” è tipicamente moderno e nel Positivismo, come nel socialismo, era un concetto base e perverso. Non a caso gli élitisti la riconobbero come concetto base dei partiti di massa, in virtù del quale il partito da democratico diventa oligarchico e viene dominato da una minoranza, quella dei “politici di professione”, a conferma del fatto che la professione e le specializzazioni altro non sono che forme arroganti del potere: “la democrazia non è concepibile senza organizzazione..Chi dice organizzazione dice tendenza all'oligarchia. È’ insito nella natura stessa dell'organizzazione un elemento profondamente aristocratico. Il meccanismo dell'organizzazione, mentre crea una solida struttura, provoca nella massa organizzata mutamenti notevoli, quali il totale capovolgimento del rapporto del dirigente con la massa e la divisione di ogni partito o sindacato in due parti: una minoranza che ha il compito di dirigere ed una maggioranza diretta dalla prima..Il principio della divisione del lavoro crea specialisti. Non a torto, quindi, si è voluto paragonare l’esigenza di una leadership alla necessità che ha determinato lo specializzarsi della professione medica o chimica. Ma specializzazione significa autorità. Come si obbedisce al medico..in egual modo il paziente politico deve rimettersi al suo leader, il quale possiede la competenza politica..l’organizzazione è di per se stessa la causa del predominio degli eletti sugli elettori” (R. Michels - “La sociologia del partito politico” par. 1°, A, cap. 1; par. 1°, C, cap. 1; par. 6°, cap. 3). Dunque una vera democrazia non può essere organizzata, perché l’organizzazione trasforma, di nuovo, la democrazia in oligarchia. Solo una società anarchica, primitiva, antica, non stratificata può essere democratica, il che corrisponde alla società “larga” o “scarsa” di cui parla Leopardi. Nella società anarchica ognuno è sovrano su se stesso e non delega questa sovranità. La critica del sovranismo è, quindi, anti-democratica, anche se rivolta verso la nazione, dato che una nazione sovrana rivendica sovranità verso un potere sopra-nazionale. Il che non significa che la nazione sia sovrana rispetto alla libertà individuale. La società moderna, in quanto unifica e centralizza nel concetto di popolo, immaginato come unità, dato che tale unità non esiste, finisce per cadere nel concetto di organizzazione, che porta alla divisione del lavoro e alla specializzazione. Così come l’uomo libero non necessariamente diventa “competente” (la competenza nasconde la sopraffazione dell’uomo sull’uomo) in chimica, medicina, ecc., allo stesso modo si pretende di stabilire che non è competente neppure in politica, cioè nella gestione unitaria degli individui umani riuniti nell’inesistente unità detta società o popolo. La specializzazione, quindi, nasconde la centralizzazione del potere-sapere, detto “competenza”, di cui i vari specialisti, chimici, papi, medici, politici, giustisti ecc. diventano gli “organi” gestori nell’ambito della cui specializzazione avviene il predominio dello specialista sul paziente allo stesso modo in cui avviene il predominio degli eletti sugli elettori. L’organizzazione contraddice la democrazia, la cui unica voce rimane l’anarchia, che ne è la garante solo nello smembramento dell’unità superiore all’individuo (anarchia individuale) e alla nazione (anarchia delle nazioni: nei limiti in cui la destra si oppone a poteri sopra-nazionali essa è anarchica, quando impone l’unità nazionale sopra gli individui, essa diventa autoritaria e fascista). L’organizzazione nasce dalle professioni e le professioni rafforzano l’organizzazione, ma l’organizzazione è anche gerarchia, stratificazione sociale e fonte di potere e schiavizzazione dell’uomo, schiavizzazione che c’è soprattutto se il singolo non è un specialista, ma anche se lo è, dato che ognuno è signore nella sua professione e schiavo nelle professioni altrui. Con l’eccezione del “politico di professione” il cui potere (governo) diventa legge per tutti, cosa inammissibile.

lunedì 13 gennaio 2020

LA MAGISTRATURA DEL PD

L'accusa di "sequestro di persona" fatta a Salvini è indegna di persone corrette, visto che i migranti, a loro richiesta, potevano andare dove volevano con l'esclusione dell'Italia. La linea di difesa di Salvini dovrebbe denunciare i Pubblici ministeri per due ipotesi di reato. La prima per "omissione di atti d'ufficio", nel caso in cui pretendano di confermare l'accusa di "sequestro di persona", questo perché non accusano Conte, che "non poteva non sapere" e che aveva il potere di bloccare gli ordini di Salvini in quanto suo superiore e nel cui nome agiva Salvini (ministro del governo Conte, non istituzione autonoma dal governo Conte). La seconda per "abuso di ufficio", nel caso in cui non mettano sotto accusa Conte che avrebbe commesso lo stesso reato di Salvini. Denunciare i magistrati!

sabato 11 gennaio 2020

POESIE RADIOGRAFICHE 


(IL PESSIMISMO) "Quando bacio il tuo labbro profumato,/ cara fanciulla non posso obbliare/ che un bianco teschio vi è sotto celato,/ Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso,/ obbliare non poss'io, cara fanciulla,/ che vi è sotto uno scheletro nascosto./ E nell'orrenda visione assorto,/ dovunque tocchi, o baci, o la man posi,/ sento sporger le fredda ossa d'un morto" (Igino Ugo Tarchetti - poeta della Scapigliatura - "Memento")
(L'OTTIMISMO) "Quando bacio il tuo labbro profumato,/ cara fanciulla non posso obbliare/ che la lingua mi hai succhiato./ Quando a me stringo il tuo corpo vezzoso,/ obbliare non poss'io, cara fanciulla,/ le belle tette e il bel sedere ascoso./ E nella stupenda visione assorto, dovunque tocchi, o baci, o la man posi,/ sento la carne che urla di piacere"
I BUONI

Quanto detesto i "buoni", gli "accoglienti", gli "umanitari", tutti i figli della morale cristiana della caritas e del "fare del bene": "L'avido speculatore getta qualche spicciolo nella cassetta delle elemosine e 'fa del bene'" (M. Stirner-"L'Unico e la sua proprietà" 2, II, 2). La morale consiste nel "non fare del male", perché il "fare del bene" viola la giustizia quanto il "fare del male": ognuno ha diritto solo a quello che può conquistare da solo. Si può derogare a tale morale della giustizia solo nel privato, non nel pubblico. Per sentimenti personali posso "fare del bene" a chi amo o verso chi provo affetto. Tale amore non è l'indifferenza umanitaria del prete, per cui tutti sono "uguali". Faccio del bene solo a persone particolari, i sentimenti esistono solo nella discriminazione. La morale non è indifferenza umanitaria.

venerdì 10 gennaio 2020

L'ECOLOGISMO BORGHESE

Che i giovani (Greta) siano ingenui che non si rendono conto dei problemi è indubbio. Chi ha studiato l'impatto dei pannelli solari riguardo agli effetti del Sole in un certo spazio? Chi ha studiato gli effetti delle pale eoliche, al di là del fatto che già inquinano il paesaggio? Un servizio di "Striscia la notizia" mi ha confermato ciò che già pensavo, cioè che la pressione a comprare macchine elettriche è affarismo delle case automobilistiche. Si mostrava che le batterie di telefonini, computer, automobili si ricaricano solo grazie al cobalto, che si ottiene sfruttando bambini africani e ponendoli a rischio di malattie per 2 euro al giorno. Se tutte le macchine fossero elettriche, il cobalto finirebbe e costa molto smaltirlo. Si demonizza carbone o benzina con la retorica ecologica e l'interesse delle aziende.
HOME SWEET HOME

"Casa dolce casa". In italiano non c'è nemmeno una lettera in più. Entro in un negozio-magazzino al Centro commerciale e vedo scritte come "Home sweet home" e "Letters" (Lettere) da appendere alla porta di casa. Non c'è l'equivalente in italiano. Mi fa rabbia, penso all'Italia come colonia economico-linguistica della globalizzazione. Mi viene in mente che è bene votare Salvini, almeno se non si rimangia tutto e anche se non condivido la sua ostilità per le droghe leggere, l'eutanasia, e il suo sbandieramento di un certo cristianesimo. Ma dall'altra parte chi c'è? Papponi globalizzati che, usando l'etica cristiana laicizzata in umanitaria, porta i migranti in casa e favorisce la colonizzazione dell'Italia. Salvini è un pericolo, ma anche l'ultima speranza. A sinistra solo pecoroni agiati: il nulla.

giovedì 9 gennaio 2020

UGUAGLIANZA, SOCIALISTI E SCHIAVI 

Il socialista non vede nulla oltre la società e la regola sociale è l’uguaglianza, come se fosse un pastore protestante che vede solo anime e l’uguaglianza delle anime davanti a Dio (alla società), non considera mai i corpi e la differenze naturali che danno luogo a “diritti diversi” moralmente legittimi. In pratica il socialista realizza il precetto ascetico e nichilista del mondo “oltre” quello naturale, dove ci sono sole anime uniformi. L’eguaglianza non è un concetto terreno, è contro natura, è nichilismo come l’uniformità delle anime in Paradiso, per questo diventa la regola del socialismo. Gli individui non devono essere uguali, ma liberi, il che è tutt’altra cosa, perché nella libertà si manifestano spontaneamente tutte le diversità naturali, che, se non sono gerarchie sociali, non sono nemmeno uguaglianze sociali. Gli individui possono diventare “uguali” solo se si sottomettono e pretendono che il loro dominatore li tratti tutti in modo “uguale”: l’uguaglianza è sempre “uguaglianza davanti a un’autorità”, l’etica dell’uguaglianza è, quindi, l’etica dello schiavo messo di fronte al padrone. Ma il colpevole non è il padrone, lo è chi si sottomette, anziché lottare fino alla morte. Il socialismo è il prezzo snaturante che dobbiamo pagare per l’affermazione del cristianesimo: “Sta venendo il tempo in cui dovremo pagare di essere stati cristiani per due millenni; perdiamo il centro di gravità <principalmente il corpo> che ci faceva vivere..si tenta una specie di soluzione terrena..il socialismo; ‘uguaglianza della persona’” (F. Nietzsche - “Frammenti postumi” 1887-88 - 11 (148)).

mercoledì 8 gennaio 2020

LA BOMBA ATOMICA E GLI ANTI-FASCISTI

Che i nazisti fossero vicini a fabbricare la bomba atomica è certo, ma non la realizzarono mai. Al contrario furono scienziati e anti-fascisti a farla. Nessuno mi può parlare di buona fede degli scienziati: che non sapessero cosa comportasse la costruzione della bomba atomica è di una ipocrisia sconvolgente. Einstein scrive una lettera a Roosvelt per la costruzione della bomba atomica e spacciarsi per pacifista è troppo comodo. Allo stesso modo è troppo comodo presentarsi come anti-fascisti o anti-giapponesi e fare la bomba atomica a Los Alamos negli USA. E furono scienziati italiani, come Enrico Fermi, o l'ebreo-italiano Emilio Segré - andati via per il "manifesto della razza" del 1938 -, a farla. Si rammenta Liliana Segre, ma non Emilio Segré. La bomba atomica l'hanno costruita gli anti-fascisti.
CONFORMISTI E DELINQUENTI

“Il delitto rientra nel concetto di ‘ribellione all’ordine sociale’..Un ribelle può essere una persona miserabile.., ma in sé non c’è niente da disprezzare in una ribellione..si dovrebbe onorare un tal ribelle proprio per il fatto che sente nella..società qualcosa contro cui è necessaria la guerra” (F. Nietzsche-“Framm. postumi” 1887-88-19 (50)). Ribelli e delinquenti non hanno in loro i tratti del decadente, sanno lottare. A questi concetti nietzscheani si ispirò un anarchico individualista che, non a caso, si ispirava a Leopardi e Nietzsche assieme: “Fra gli uomini i più che amo sono i delinquenti del Pensiero e dell’Azione (Artisti, Ladri, Vagabondi, Poeti)” (R. Novatore-“Al di sopra delle due anarchie”). Oggi ciò corrisponderebbe al “politicamente scorretto”. Nulla è più letale del “politicamente corretto”.

martedì 7 gennaio 2020

LA SOLITA IPOCRISIA DELLA SINISTRA

Professoroni universitari, con ricco stipendio dello Stato, e i soliti intellettuali benpensanti definiscono l'azione di Trump contro il generale iraniano "terrorismo internazionale". Non ho alcuna simpatia per gli americani (sono sempre stato dalla parte dei pellerossa) e non voglio il loro dominio in Italia. Ma ciò significa che l'Italia deve fare un esercito all'altezza per poter combattere con Turchia, Egitto e le potenze Mediterranee. Il generale iraniano dirigeva influenze militari iraniane in Siria (pro Assad), nello Yemen e in Iraq. Aveva sulle spalle decine di americani morti. Non era terrorista? Uccidere un terrorista è terrorismo? Era un soldato in guerra? Con gli americani: quindi è normale che venga ucciso da essi. Tali intellettuali vogliono l'ombrello americano, ma fanno i buonisti.
L'IDIOTISMO FEMMINISTA DEL PD

Da Floris c'è una cariatide femminile del PD: è la Gruber, ripete una serie di luoghi comuni post-femministi. Dice che il potere è maschile e, quando Floris gli domanda come sarebbe il "potere femminile", risponde che non si sa, non essendo le donne mai state al potere. Ma, allora, come fa a dire che il potere femminile è migliore di quello maschile? Poi i luoghi comuni: le donne hanno gentilezza (più ipocrite?), sono più diplomatiche (un compromesso con Hitler?), ecc. Dimentica, però, che donne al potere ci sono state, ma di destra, come la Tatcher e la Merkel. Tatcher, Merkel e Raggi hanno dato prova di incapacità. La Meloni sembra più intelligente. A sinistra il nulla al femminile: la Boldrini! Un disco rotto della carità laica, la Madre Teresa di Calcutta della sinistra. Dove sono queste donne capaci?
CAUSA-EFFETTO E MONDO SENSIBILE 

“La natura ci sta tutta spiegata davanti, nuda e aperta. Per ben conoscerla non è bisogno alzare alcun velo che la cuopra <bastano i sensi>..L’uomo non riceve nessuna idea se non per mezzo dei sensi” (G. Leopardi - “Zibaldone” 2710, 2714). Appare evidente, quindi, che Leopardi e Nietzsche non credono all’ingannevolezza o inadeguatezza dei sensi, quindi non credono a cose da rivelare poste oltre quel che i sensi nudi forniscono, siano esse prodotte da una mente religiosa o siano esse prodotte da una mente scientifica e dagli strumenti scientifici sovrapposti all’immediata percezione sensoriale. In questo senso entrambi ritengono che la modernità falsifichi la realtà proprio perché non la coglie ad occhio nudo, ma ha la pretesa di coglierla in strumenti tecnici e scientifici a cui viene assegnato quasi un ruolo feticistico o di “oracolo”. Gli antichi e i primitivi stavano molto di più “dentro la realtà” e Leopardi e Nietzsche condividono la posizione di primitivi e antichi riguardo ai sensi: “<i primitivi> ‘Non credono che a ciò che vedono’ <in modo immediato>..non hanno alcun interesse per le connessioni causali più evidenti, sanno benissimo utilizzarle per procurarsi ciò che è loro indispensabile” (L. Lévy-Bruhl - “La mentalità primitiva” - Introd., cap. XIV, III). Il che significa che usano il pensiero solo praticamente e all’interno del mondo sensibile, la stessa cosa fanno con la causa ed effetto, per cui, se non subentrano prime forme di spiritualismo animista, capiscono bene la causa e l’effetto di un pugnale, ma non immaginano invisibili batteri di eventuali malattie contagiose. Usano la causa e l’effetto solo in modo pratico e non ne fanno il modo ideale e razionale di leggere l’intera realtà, perché, se applicata per vizio, la causalità sfugge al mondo sensibile e spesso, in modo particolare attraverso il microscopio, viene costruita artificialmente, così come Kant sosteneva di Dio (I batteri sono inesistenti senza strumenti scientifici, così come Dio è inesistente senza fede, anche quella nella verità fornita dagli strumenti scientifici e tecnici è una fede), batteri, virus, Dio sono cause invisibili, non sensibili, metafisiche: “il principio di causalità non ha alcun significato, né alcun segno del suo uso fuori del mondo sensibile” (I. Kant - “Critica della ragion pura” II, lib. II, cap. III). Nella prova cosmologica relativa all’esistenza di Dio, il prinicipio di causalità esce dal mondo sensibile, quindi si è abusato del principio di causa ed effetto. Ma la stessa cosa avviene mediante l’uso di strumenti scientifici e tecnici, i quali rappresentano un’“astuzia della ragione”, giacché fanno credere ad una visibilità di ciò che sta “oltre il mondo sensibile” perché riproducono schemi e immagini sullo strumento tecnico o scientifico. Le cause individuate mediante strumenti scientifici sono un abuso della ragione e della legge di causa ed effetto. Le immagini o gli schemi prodotti dallo strumento tecnico o scientifico vengono spacciati per realtà percepita oltre il naturale mondo sensibile fornito dai sensi, sono, in pratica, una dichiarazione di invalidità degli organi sensoriali che viene fatta solo per poter giustificare l’andare oltre il mondo sensibile e fondare, con un’astuzia, una causa di tipo metafisico. Se qualcuno si presentasse con uno strumento tecnico che riproduce una macchia nera, potrebbe dire che quel che vede nello strumento è Dio ed è la causa di ogni fenomeno posto all’attenzione. Quel che si vede nello strumento è il prodotto di uno strumento, non può essere assolutamente una realtà più profonda della realtà vista ad occhio nudo, realtà ad occhio nudo che non percepisce quanto visto nello strumento. Ne consegue che nella realtà l’immagine prodotta dalla strumento non esiste e farne una causa, andando oltre il mondo sensibile immediato, non ha alcun significato riguardo alla verità fornita dai sensi, per la ragione indicata da Kant, ma a cui si attengono solo Leopardi e Nietzsche.

domenica 5 gennaio 2020

LA SCHIZOFRENIA DELLA POLITICA 

Aiuta gli affari e danneggia l'ambiente oppure aiuta l'ambiente e danneggia gli affari. Dissociazione. Con città grandi come regioni non è possibile non usare le macchine. Inquinano? A parte che si può dubitare delle centraline che rilevano l'inquinamento, dato che lo rilevano "qui ed ora" e non "là e dopo", la società è organizzata in modo che chi lavora o deve muoversi è costretto a fare decine di Km. Non si parli di mezzi pubblici, è demagogia. In certe zone passa un bus ogni ora, se passa. Non si capisce che l'inquinamento è insito nella massa di persone, nel tenore di vita e nel modo di operare della società industriale, per cui o si danneggia chi lavora o l'aria e l'ambiente. Le soluzioni ecologiche, le chiusure al traffico sono una presa per il sedere che danneggiano chi lavora

sabato 4 gennaio 2020

VENTI DI GUERRA? FORSE. DI CERTO, SE GOVERNANO DEI TONTI DI MAMMA CHE STANNO CON LA TESTA IN PARADISO, DOVE REGNA LA PACE PROTETTA DAL GRANDE TIRANNO, E CHE CHE TEORIZZANO GLOBALIZZAZIONE E MIGRAZIONI, VERREMO TRAVOLTI. I SOLDATI ITALIANI MANDATI SCONSIDERATAMENTE A FARE NON RICHIESTE (DAI PAESI DOVE SI TROVANO) "MISSIONI DI PACE" E GLI INTERESSI PETROLIFERI DELL'ENI IN LIBIA FARANNO UNA BRUTTA FINE. E SI' CHE L'ENI NON E' UNA COMPAGNIA PETROLIFERA CAPITALISTA, HA SEMPRE PAGATO CON ONESTA' I PAESI PRODUTTORI DI PETROLIO FIN DALL'EPOCA DI MATTEI. SENZA IL PETROLIO LIBICO L'ITALIA POTREBBE NON AVERE RISORSE PER SCALDARSI E PER LA MOBILITA'. CI VORREBBE UN GOVERNO DI PERSONE DECISE E UN CERTO RIARMO, NON DEI PACIFISTI CHE ORA, DA INADEGUATI, SONO COSTRETTI A TORNARE ALLA REALTA' E AD USCIRE DAL MONDO DEI SOGNI UMANITARI.

venerdì 3 gennaio 2020

RENATO CAROSONE

Va ricordato un autore così geniale e compagno musicale della mia infanzia nato il 3/1/1920 (100 anni fa). Si ritirò ad inizio degli anni '60 di fronte alla musica del nuovo decennio. In realtà le sue canzoni, che mi hanno accompagnato fino a 12 anni, per tutti gli anni '50, hanno superato il tempo e introdussero il ritmo nella canzone italiana, soprattutto napoletana. Le sue canzoni piacevano a mio padre, che non era un abituale della musica: soprattutto canzoni divertenti come "La donna riccia", "Pigliate 'na pastiglia", "O russo e rossa", "Mo vene Natale", "Tre numeri al lotto". Ma Carosone ha fatto decine di capolavori: "Tu vuo' fa l'americano", "Torero", "Guaglione", "Io mammete e tu", "Chella là", "La pansé", "Maruzzella", "Scapricciatiello", "Mambo italiano", "O' sarracino", "Piccolissima serenata" ecc.
LEOPARDI OSTILE ALL'ENCICLOPEDISMO 

Non si capisce come si possa accostare Leopardi all’Illuminismo, considerando la sua ostilità all’enciclopedismo e considerando anche che proprio l’enciclopedismo è uno dei tratti più importanti dell’Illuminismo. Leopardi vede benissimo che l’impicciolimento delle conoscenze nelle specializzazioni razionali deriva proprio dal gigantismo enciclopedico, dato che l’Enciclopedia nasce proprio da una divisione del lavoro esasperata e tecnica, che presuppone un “olismo antropologico” in cui il sapere non lo possiede nessuno, perché è solo l’insieme umano che potrebbe possedere un sapere enciclopedico: solo che l’Umanità in sé non esiste: “ENCICLOPEDIA - Questa parola significa ‘concatenazione delle scienze’..Scopo di un’enciclopedia è infatti raccogliere le conoscenze sparse sulla faccia della terra..affinché non si debba morire senza aver ben meritato dal genere umano..Se si considera l’immenso contenuto di un’enciclopedia, la sola cosa che si nota a prima vista è ch’essa non può essere opera di una sola persona” (D. Diderot - “Enciclopedia” (voce ‘Enciclopedia’)). Ne consegue che il possessore della “concatenazione delle scienze” è solo il “genere umano”. Siamo di fronte a una religione dell’“Umanità” che presenta l’umanità come un’unità reale che, di fatto, è il sostituto di Dio. La concatenazione delle scienze riproduce esattamente il sapere teologico di Dio, rappresenta la laicizzazione della religione operata dall’Illuminismo, prima, e completata dal Positivismo e dal mito tecnologico del Novecento. Enciclopedico poteva essere l’uomo primitivo, perché il sapere che doveva acquisire per vivere era semplice e limitato, senza semplicità e limitazione non c’è alcun sapere enciclopedico

mercoledì 1 gennaio 2020

LA DEMAGOGIA FEMMINISTA

Guardo su "Focus" un servizio su Egon Schiele, un pittore novecentesco che mi fa vomitare. Poi appare una donna che, commentando, dice che è un pittore rivoluzionario perché dipinge le donne nude in verticale, anziché in orizzontale, e che i maschi eterosessuali giravano i quadri in orizzontale per possessività sessuale. Ciò avrebbe liberato la donna dallo sguardo maschile. Idiozia demagogica! Se i quadri non alludevano a sessualità, i maschi semplicemente fraintendevano, giacché senza Ercole l'atto sessuale si fa in orizzontale. Se sì, era ovvia l'orizzontalità. Questa idea che la donna nuda è prigioniera dello sguardo maschile è una cosa che ha veramente stancato, non solo perché demonizza la sessualità maschile, ma anche perché fissa che la donna non possa essere attiva nel sedurre con la sua nudità.
CONCERTO DI CAPODANNO

Vienna philarmonic orchestra. Un momento mistico incredibile ("la musica scava il cielo" - Baudelaire - "Razzi") che riflette, ancora nella seconda metà dell'Ottocento (oltre borghesia, socialismo e Impero asburgico), l'essenza poetica del Romanticismo: la musica. Resto convinto della superiorità morale e artistica della musica dell''800 e, nonostante un degno risveglio dello spirito musicale tra il 1950 e il 1980, associato ad un rifiuto sociale, come era, tra le pieghe, anche quello del Romanticismo, la musica del Novecento non è all'altezza di quella dell''800. Dopo il 1980 poi la decadenza della musica è evidente per chi non è sordo. Solo i sordi infatti non trovano belle "Il bel Danubio blu" e la "Marcia di Radetzky" (al di là del personaggio). E' mortificante che i giovani non conoscano la musica dell'800.