SIAMO TUTTI IN ARRESTO
Abbiamo pensato che il sequestro di milioni di persone in Cina dipendesse dal fatto che quel paese fosse retrogrado e dittatoriale. Ora che il virus invade l'Italia, scopriamo che la dittatura è insita nella mentalità scientifica e sanitaria. Durante la peste a Firenze (Boccaccio) o il colera a Napoli (Leopardi), era permesso allontanarsi dal centro del focolaio dell'epidemia. Oggi no, sono tutti condannati a morire nella zona del focolaio. Con la scusa della malattia asintomatica o del portatore sano, siamo tutti potenziali portatori di virus racchiusi nelle zone secondo la casistica. I numeri della casistica si sono impossessati della nostra libertà. Disobbedienza civile! Ognuno ha il diritto di salvarsi da solo e il fascismo scientifico e sanitario va rifiutato. Il terrore della morte uccide la libertà.
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