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mercoledì 6 novembre 2019

VELOCITA' E PROGRESSO 

La globalizzazione non esisterebbe senza di essi e io li maledico in nome di una gattina dal pelo delicato che avevo visto ieri e oggi è stata travolta da un'automobile. A lei dedico questa poesia del mio libro (Rime sgradite n. 28 - Il gattino): "Saltellava spesso/ quel piccolo gatto/ qualcuno diceva/ ch'era un po' matto,/ a tutti i bambini/ faceva le fusa/ ma poco era il cibo/ e alla rinfusa,/ di notte dormiva/ là in un cantuccio,/ per cercare tepore/ e un po' di calduccio,/ miagolava perché/ era sempre solo/ suo unico amico/ era un muricciolo,/ poi fu travolto/ e rimase ucciso,/ e piange anche lui/ nel suo paradiso,/ nel paradiso/ del gatto oppresso,/ come noi immolato/ al sacro progresso,/ mostro che uccide/ prima il gattino/ e subito dopo/ il vecchio e il bambino"

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