L'ALTRUISMO COME RAFFINATEZZA DEL PREDATORE
Con la finzione dell’inesistente, cioè
dell’altruismo, il potere, il ricco hanno potuto piegare la resistenza dei
sottomessi, facendo loro credere che è morale donarsi agli altri come gli
schiavi. Lavorare per gli altri (sottomissione e sfruttamento) e donare agli altri
(altruismo) è la stessa logica di spostamento verso un parassita, chi è educato
a donare agli altri lavora per gli altri con molta più docilità. L’altruismo è
il presupposto educativo alla sottomissione e allo sfruttamento. Quando esce da
un ambito strettamente personale (amici, parenti, persone amate singolarmente) è
qualcosa di degenerato. Di qui la demonizzazione dell’egoismo, egoismo che è la
base medesima della resistenza alla sottomissione e allo sfruttamento, cioè la base
stessa della giustizia: “La credenza
predicata con tanta testardaggine e convinzione che l’egoismo è cosa riprovevole,
ha certamente in complesso recato danno all’egoismo..‘Il tuo egoismo è la
sventura della tua vita’, così suonò la predica per millenni” (F. Nietzsche - “La gaia scienza” 328).
Demonizzato l’egoismo, ovviamente con l’aiuto dei poveri, popoli e ricchi qui
andavano d’accordo: i primi ottenevano qualcosa, i secondi si lavavano la
coscienza con un po’ di elemosina, capitava che molta gente finì per accettare
l’altruismo come morale, fingendo il disinteresse delle persone donatrici: “Il ‘prossimo’ loda il disinteresse perché
per il suo tramite ottiene dei vantaggi” (F.
Nietzsche - “La gaia scienza” 21). E’ il classico caso del ricco che
giustifica la sua ricchezza donando un piatto di minestra ai miserabili, che
ringraziano pure il ricco. La verità è che tale altruismo è la forma più
ipocrita e raffinata di egoismo maligno o egocentrismo da predatore, perché con
l’esibizione di un poco di di generosità si spoglia quotidianamente la gente del
proprio, si legittima la propria ricchezza, ottenuta mediante lo sfruttamento
degli altri, quasi fosse una benedizione per i poveri che, così, possono
ottenere il piatto di minestra: la sofferenza, la mancanza di qualcuno è
l’occasione che fa ladro l’altruista, con un piatto di minestra s’impossessa
della vita e della riconoscenza del disgraziato di turno, l’altruismo è una
forma predatoria della vita e delle coscienze altrui senza pari: “Quando vediamo soffrire qualcuno,
utilizziamo volentieri l’occasione offerta in quel momento per impossessarci di
lui: così fa, per esempio, il benefattore o il compassionevole; anch’egli
chiama ‘amore’ la bramosia suscitata in un nuovo possesso, e vi attinge il suo
piacere, come dall’arridere di una nuova conquista” (F. Nietzsche - “La gaia scienza” 14). Questo egoismo
predatorio e narcisistico c’è sempre dietro ogni atto di altruismo
disinteressato.
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