CAMBIAMENTO E NICHILISMO
Il trionfo della parola “cambiamento” è tipico in chi è nulla, non ha un se stesso di sorta e, pieno del suo nulla, può riempirsi soltanto di altro, da cui fugge perché il suo nichilismo gli fa credere che ogni aspetto terreno sia solo illusione e quindi fugge, come dice Nietzsche, “impaziente e cupido di ramo in ramo”, è uomo e non gli sembra vero, vuole essere donna, poi non gli basta, vuole essere tutti e due, nessuno dei due, è vecchio e vuole essere giovane, è giovane ed è insoddisfatto di esserlo, insomma il tutto-niente diventa l’espressione della insoddisfazione di ogni cosa terrena, una specie di ansia di infinito nascosta (tipica del nichilismo, della metafisica, dell’ascetismo) di chi si è tirato fuori da se stesso e non ha né la soddisfazione e né la personalità di essere semplicemente se stesso.
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