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giovedì 30 aprile 2020

GLI IPOCRITI DELLA PAURA

Della morte hanno paura tutti, ma non è che, dato che si insiste con la paura del virus, ristoratori, albergatori, parrucchieri ecc. abbiano il dovere di morire di fame. Quando virologi, medici, razionalisti sbandierano la loro paura per il virus di ritorno, che non è una verità certa, lo fanno perché se ne fregano di chi muore di fame perché non può lavorare. La violazione del diritto al lavoro è incostituzionale e immorale. Questi diffusori del virus della paura o hanno stipendi fissi e guadagni certi, come medici o politici, o rendite sicure. Non sono loro che falliscono o muoiono di fame. Bisogna farli tacere anche in modo aggressivo. Bisogna dirgli che hanno il dovere di girare i loro guadagni mensili a parrucchieri, ristoratori, albergatori, ecc..
I DPCM E LE ORDINANZE

I Decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri, come le Ordinanze di Presidenti regionali o Sindaci, sono "atti amministrativi" riferibili ai cittadini solo per le funzioni della Pubblica amministrazione. Tali "ordini", se riferiti direttamente ai privati cittadini con divieti e obblighi (ad es. l'obbligo di vaccino di Zingaretti), sono illegali, specie se contrastano con garanzie costituzionali (ad es. i DPCM di Conte violano la libertà personale, di lavoro ecc., l'Ordinanza di Zingaretti discrimina l'età). Multe o divieti imposti da amministrazioni fuori delle loro funzioni (il Governo non governa direttamente i cittadini, violerebbe la Costituzione) sono impugnabili davanti alla Magistratura e si può denunciare per abuso d'ufficio e violenza privata (reati) il poliziotto che pretendesse di applicarli.

martedì 28 aprile 2020

PD (PARTITO DITTATORIALE)

Renzi dice che il DPCM di Conte è incostituzionale, Zingaretti lo nega. Zingaretti fa fare bella figura pure a quel prepotente di Renzi. Dopo aver reso obbligatorio il vaccino nel Lazio per gli over 65, ora finge di non vedere l'incostituzionalità dei DPCM. La Costituzione parla di "diritto" alla salute (art. 32), non di "confinamenti" per la salute, di restrizioni per sanità (art. 16) per il movimento nella nazione, non di "confinamento" per mesi e per tutti (forzature). I DPCM violano la Costituzione: art. 4 (diritto al lavoro); art. 8 (libertà religiosa); art. 13 (libertà personale); art. 16 (libertà di movimento); art. 17 (diritto di riunione); art. 18 (diritto di associazione); art. 32 (danni alla salute con il confinamento); art. 33 (impedire l'arte: mostre, teatri, ecc.); art. 41 (iniziativa economica).

lunedì 27 aprile 2020

LA BOTTE E LA MOGLIE 

La gente che potremmo definire "ignorante filosoficamente", quindi preti, scienziati, medici, studenti non maturi, troppa gente comune, non si rende conto del fatto che scienza e libertà sono inconciliabili. La scienza persegue il controllo del mondo esterno, compresi gli altri esseri umani, quindi la previsione e la sicurezza. Previsione e sicurezza sono inconciliabili con la realtà degli individui e delle cose. Quindi volere, assieme, libertà e sicurezza significa "volere la botte piena e la moglie ubriaca". La sicurezza è la laicizzazione della salvezza cristiana, cioè il trasferimento soffocante sulla terra della vita eterna del Paradiso cristiano. Tutta la mentalità moderna è intrisa di pregiudizi di derivazione cristiana, che sono immensamente pericolosi per la vita terrena.
LA VIROLOGOCRAZIA

Dipendesse dai virologi non uscireste più di casa. Occorre essere più diffidenti sulla scienza. 48 anni fa, studiando la "logica della scienza", capii che lo scienziato ragiona meccanicamente per causa ed effetto: una "mediazione" tra il prima e il poi. Nella micro-biologia il "virus" è la mediazione tra A e B, la riduzione di Giovanni e Mario al "comune denominatore", a quella "generica trasversalità" che è il "virus", che "media" l'immediato. Si pretende di vederlo simbolicamente al microscopio, fino a dichiarare malato chi sta bene (l'asintomatico). La presenza del virus indica la "mediazione" o "contagio" potenziale tra Mario e Giovanni. Questa meccanicità si interrompe, non con la differenza individuale, ma con l'isolamento, per cui, per il virologo, senza isolamento c'è il meccanismo del contagio.

domenica 26 aprile 2020

L'IMMORALITA' DELL'OBBLIGO 

La disposizione di Zingaretti di costringere al vaccino contro l'influenza gli over 65, così come tutti i decreti di Conte, sono immorali. Chi dice di rispettare le regole viola ogni diritto morale. Riporto alcune righe dai miei "Aforismi assiomatici sui fondamenti dell'etica (6)" (da "Rime sgradite"): "Il governo come tutore viola tutti e tre <libertà, giustizia, verità> i principi fondamentali dell'etica. La ribellione agli obblighi e quindi anche all'obbedienza è un diritto e un dovere verso se stessi e verso gli altri, infatti la ribellione comporta una 'lotta' che blocca l'ingiustizia, cioè il mancato riconoscimento dei limiti individuali. La ribellione, quindi, è una difesa della giustizia, che viene violata tanto dagli 'obblighi' che dall''obbedienza'."

giovedì 23 aprile 2020

L'ABUSO DELLA "PREVENZIONE"

"Prevenire è meglio che curare" è un tale luogo comune che chi lo afferma dovrebbe pensare di essere cretino e conformista. La "prevenzione" è un concetto tecnico-scientifico liberticida col quale o la persona stessa o gli altri o la legge o lo Stato "progetta" il futuro ingabbiandolo in un comportamento chiuso e omologato. In questo senso scienza, medicina e tecnica sono vere e proprie "istigazioni a delinquere", cioè far violenza sulla libertà propria o altrui. Se la prevenzione è una scelta personale, anche se contro natura, l'individuo si assume verso di sé ogni responsabilità. Ma quando riguarda gli altri è un vero "delitto". Se poi comporta il rischio di un danno (ad es. il vaccino) deve decidere sempre e solo il singolo e farla per legge o per decisione di Stato è delinquenza.

domenica 19 aprile 2020

LA PAURA DELL'INVISIBILE E' UNA PAURA DEL TUTTO PSICOLOGICA E L'EPIDEMIA HA MESSO A NUDO LA FRAGILITA' PSICOLOGICA DELL'UOMO MODERNO, CHE NON BISOGNA ESITARE A DEFINIRE VIGLIACCHERIA. QUESTA PAURA CHIEDE, IN MODO OSSESSIVO, SICUREZZA, UNA SICUREZZA CHE NON ESISTE E NON E' MAI ESISTITA, MA CHE, ESSENDO PSICOLOGICA ANCH'ESSA, DIVENTA ARROGANTE E SI APPOGGIA A DOTTRINE ESSE STESSE FONDATE SULLA PAURA PSICOLOGICA, COME LA SCIENZA E LA TECNICA. SCIENZA E TECNICA SEMBRANO PROMETTERE "SICUREZZA" A DANNO DELLA LIBERTA' E DEL RISPETTO DELLA PERSONA INDIVIDUALE E C'E' GENTE TANTO MISERA (PENSO A UN ARTICOLO DEL DIRETTORE DI "REPUBBLICA") CHE RELATIVIZZA LA LIBERTA' PERSONALE SULLA BASE DELLA SICUREZZA, IN SOSTANZA SULLA BASE DELLA SUA PAURA PSICOLOGICA O VIGLIACCHERIA.

venerdì 17 aprile 2020

COS'E' IL FASCISMO SANITARIO

E' il controllo dall'alto della terapia e prevenzione con l'obbligo di legge. Una persona che sta male, spinto dalla sofferenza del morbo, va dal medico, pur non credendo nella verità della scienza, perché va per tentativi. Spesso non guarisce del tutto, ma, se migliora, già si contenta. La prevenzione, invece, è inaccettabile: essa cura una malattia che non c'è, che si suppone possa esserci nel futuro, si dà corpo ai fantasmi. Con il corona virus si è creata la tendenza a vedere questi fantasmi e ad imporre terapie preventive o vaccini. Come terapia per un male che non c'è, il vaccino ha tutte le controindicazioni generali e individuali di un farmaco, è esporsi a un rischio pur stando bene. Vedere un futuro di malattia è tipico di una scienza che non cura i malati reali, ma i malati immaginati.
IL FASCISMO SANITARIO DEL PD

Non so fino a che punto la notizia sia fondata, scorreva nei sottotitoli di "Sky tg 24". C'era scritto: "Regione Lazio: vaccini obbligatori per over 65 a partire da settembre". Quello stronzo di Zingaretti pensa che gli anziani siano bambini cui ordinare di vaccinarsi? Non mi iscrive a scuola? Io sono un "no-Vax" e reputo una violenza morale e politica il vaccino obbligatorio. Uccido il medico che prova a farmi il vaccino. Se mi capita a tiro Zingaretti lo picchio. Se siete del PD non me lo dite, potrei mandarvi a fanculo. Io non obbedirò ad alcuna legge regionale che passa sulla mia pelle, sul mio corpo l'unico sovrano sono io. A settembre non c'è il vaccino per il corona virus, devo dedurne che è il normale vaccino per l'influenza? Non c'è motivo di vaccinarsi. Qualcuno muore per l'influenza? Affari suoi.
VACCINI? MAI OBBLIGATORI

In TV un esponente della direzione del farmaco ha detto che, per il Covid 19, non c'è un farmaco specifico e si prova a usare il campionario di quelli esistenti. Sul vaccino ha detto che non c'è e che non c'è sicurezza che si trovi: ha precisato che il vaccino trovato non ha funzionato nell'Aids, nell'Epatite C, ma, cosa più interessante, che il vaccino trovato per la Sars addirittura peggiorava la malattia. Quindi non è vero che i vaccini non facciano mai male. Nel caso della Sars è stato facile vedere che peggiorava le cose, perché il vaccino era proprio per la malattia monitorata. Ma quando il vaccino provoca malattie diverse da quella monitorata, come si può pensare che non possa far male, tenendo conto che la diversità delle persone provoca anche diversi effetti del vaccino?
EMERGENZA E DIGNITA'

A seguito di un’epidemia si può distruggere totalmente l’amor proprio personale in nome della comunità borghese, esattamente come avviene nella società comunista, con la differenza che in società a dittatura comunista i gestori politici sono spregiudicati nel mancare di rispetto alla dignità del singolo e lo schiacciano brutalmente secondo il seguente principio, che può raggiungere il livello del “sacrificio umano” e raggiunge certamente quello della soppressione della libertà individuale: “Noi, dunque, affermiamo che gli interessi del collettivo sopravanzano quelli dell’individuo in ogni caso in cui quest’ultimo sia in contrasto col primo” (A. S. Makarenko-“La pedagogia scolastica sovietica”-3° lez.). Nell'emergenza le società borghesi diventano società dittatoriali sovietiche o fasciste.

giovedì 16 aprile 2020

LA POLITICA SCIENTIFICA DEL TERRORE

Scienza e politica hanno le stesse radici religiose: gestire dall'alto gli individui come numeri. La scienza nasce dalla religione come pratica del dominio sulla natura, dalla paura verso essa. Ma a sua volta genera paura, in un circolo vizioso terrificante che ha coinvolto tutta l'umanità. Anche la politica è gestione dall'alto di individui socializzati; ogni successo del terrore scientifico rafforza il potere assoluto della politica, fino alla politica pura: la dittatura. La scienza, una volta accettata come rimedio contro la paura, ha buon gioco nel suscitare altra paura in mancanza di scienza. Così si parla di vita e libertà ridotte fino al 2022 o all'uscita del vaccino (l'Araba fenice). Occorre uscire dal circolo vizioso paura-scienza-paura, dal panico di vivere senza soluzioni scientifiche.

mercoledì 15 aprile 2020

RIVEDERE LA STORIA, NON LA LIBERTA'

Il covid 19 è un virus cittadino, legato alla densità di popolazione (Lombardia, Londra, Madrid, New York). Ciò non deve mettere in discussione la libertà, con una vita nevrotica contro natura e il terrore di toccare gli altri, ma imporre un ripensamento della storia, partendo dalle città. Discutere la città è discutere aziende, mercato, rivoluzione industriale. La rivoluzione industriale ha portato al concentramento di lavoro e vita nelle città e con ciò al corona virus. La natura pone un limite alla snaturata rivoluzione industriale. Si tratta di scelte storiche fatte 7-800 anni fa di cui vediamo le estreme conseguenze. Non è un caso che nell'Ovest americano e in Africa il virus sia meno violento. Insomma industria=città, città=densità di popolazione, densità di popolazione=corona virus.
LA DITTATURA SCIENTIFICA

La scienza, come la religione, nasce dalla paura della morte: "Dalla paura crebbe..la..virtù, che si chiama scienza" (F. Nietzsche-"Così parlò Zarathustra"-Della scienza). Paura, scienza, sicurezza, viaggiano insieme. La paura è tale che la dittatura scientifica, da me sempre pronosticata, si sta avverando. I catastrofisti, poiché il catastrofismo è una modalità della paura, si muovono con parametri scientifici: manca l'ancora di salvezza scientifica, cioè il vaccino, dunque terrore. Oggi ho sentito l'ultima, cioè una "proiezione matematica" dell'epidemia, che arriverebbe fino al 2022, per cui tutte le prudenze attuali dovrebbero sussistere ancora per 2 anni minimo. Questa è follia scientifica, la realtà non è qualcosa di matematico, occorre iniziare a ribellarsi alla scienza.

martedì 14 aprile 2020

LE MANIE DI GRANDEZZA


Io ho votato contro il trattato di Maastricht a suo tempo, sono anti-europeista della prima ora. Il discorso degli europeisti è sempre stato ipocrita e scorretto. 20 anni fa si diceva che ci conveniva entrare in Europa perché l'Europa avrebbe risolto i nostri problemi. Si entrava in Europa per sfruttarla. Ma devono averlo pensato tutti, tedeschi per primi. Si usa il concetto di unione e grandezza per terrorizzare, dicendo che rimanendo piccoli saremmo divorati dalla globalizzazione. Quindi bisogna essere "grandi", "unirsi", insomma è una logica di potenza da opporre a potenza. Ma i grossi scatoloni raddoppiano la dipendenza e la schiavitù, ogni unione e grandezza favorisce sempre qualcuno. Affronteremo i pericoli extra-europei a loro tempo, per ora eliminiamo quelli europei, la solidarietà è ipocrisia.
PER SICUREZZA (LA VIA DELLA FOLLIA O LA MENTALITA' SCIENTIFICA) 

Virus. Per sicurezza state a 1 metro di distanza. Per sicurezza state a 2 metri, no a 8 metri. Per sicurezza non vi date la mano, non vi abbracciate, non vi baciate. Per sicurezza isolatevi. Altro. Per sicurezza non scendete le scale, potreste cadere. Per sicurezza non prendete l'ascensore, potrebbe bloccarsi. Per sicurezza non attraversate la strada, potreste essere investiti da un'auto. Per sicurezza non vi affacciate alla finestra, potreste cadere. Per sicurezza non fate sesso, potreste ammalarvi. Per sicurezza mettetevi un pannolone, potreste farvela addosso. La sicurezza non esiste. La sicurezza, figlia della salvezza cristiana, è la strada psicologica di chi non sa stare al mondo, di chi ha quella mentalità scientifica che porta alla follia.
LA SICUREZZA UCCIDE LA LIBERTA'

Sono nauseato dalla scarsa considerazione in cui si tiene la libertà. Non sento altro che pontefici della sicurezza dalla mente scientifica: i vecchi non possono uscire o non si può andare allo stadio se non ci sarà il vaccino. La tara scientifica fa vedere nel vaccino la divina provvidenza, ignorando che possono passare anni per esso oppure non trovarsi mai. Nel frattempo via la libertà, per un anno, a fine anno, ecc.. Ma chi lo dice? Dove sta la certezza di una cosa del genere? E comunque non è lecito moralmente e neppure giuridicamente far restare la gente o gli anziani in casa, non andare allo stadio fino a fine anno. Questa idea della "sicurezza" è diventata inaccettabile e poi, lo vogliamo dire una volta per tutte? La sicurezza non esiste! Non vai allo stadio? Crolla la casa.

lunedì 13 aprile 2020

LE APP

Parliamoci chiaro: preferisco la morte per corona virus alla vita senza libertà! Vermi, un pò di dignità! Le App so cosa siano, ma non le uso perché ho volutamente un telefonino a tastiera che non va su internet. Sento dire che in Cina c'è un'App obbligatoria che dà un codice rosso se positivi al virus e verde se no. Possono girare solo i secondi. Io non potrei girare e neppure fare la spesa. La App è un cavallo di Troia per entrare nella vita privata delle persone, anche se riservata. Tutti i vermi che accettano passivamente le privazioni di libertà e se la fanno addosso per la paura non fanno altro che prendere a modello la Corea (paese non di tradizione democratica) e la Cina (paese dittatoriale) perché questo controllo barbaro gli dà sicurezza. A parte che si illudono, la loro non considerazione della libertà mi fa vomitare.
IL TAMPONE

Cos'è il contagio? Una nozione scientifica? Dove sono le certezze sperimentali della scienza se le goccioline non si vedono? L'ammalarsi o meno dipende dal grado di salute che si possiede e gli anziani ne hanno meno. Dove sono le certezze sperimentali della scienza se il tampone dice che sei malato e in realtà non lo sei? La malattia viene stabilita in laboratorio, non è più uno stato morboso di una persona. E' extra-corporea? E' metafisica scientifica? Che uno sia asintomatico è follia scientifica, la positività a un test che significa rispetto alla malattia? Si è malati per decreto scientifico? Uno guarisce se il tampone è negativo? Ma uno è positivo anche se è stato malato in passato (vedi TBC)! E' follia! Se il tampone è negativo dopo la malattia e ridiventa positivo che significa? Il tampone non indica nulla!

sabato 11 aprile 2020

FINE DELLA DEMOCRAZIA?

A parte le chiacchiere, anche terroristiche, che si fanno sul futuro e il meccanismo, fondato sulla paura, contagio-isolamento, è un fatto che la paura, non solo elimina il corpo, ma anche la democrazia. Che si prenda come modello l'Oriente (Cina, Corea) già è un indizio in tale senso. Quei popoli non conoscono vera democrazia. I Decreti di Conte sono incostituzionali, perché le misure di isolamento non rientrano nelle generiche "limitazioni che la legge stabilisce per motivi di sanità e sicurezza" (art. 16 Cost.), visto che annullano del tutto l'art. 13 (Cost.): "La libertà personale è inviolabile". Che poi si voglia stabilire la "libertà personale" in base a fasce d'età (siamo "cittadini", non "giovani" o "vecchi") offende a tal punto la morale e la Costituzione che è inaccettabile anche per sanità e sicurezza.

giovedì 9 aprile 2020

RIBELLIONE!

Il virus è il Cavallo di Troia per la dittatura del futuro, cioè la dittatura scientifico-sanitaria, che è "Il grande fratello" stesso. Io non collaborerò con tale dittatura, preferisco la morte all'ipotesi di avere giorni di vita medicalizzati che opprimono la vita, la dignità, le passioni e i contatti corporei. Si fa l'apologia, come ebeti, del "tele-lavoro", come se la smaterializzazione e la privazione del corpo fosse libertà. Si farà il "tele-sesso", il "tele-bagno" in mare, il "tele-fidanzamento" ecc.. Se pensano che la vita nei prossimi anni sarà guidata da un fascismo sanitario, si sbagliano di grosso. Occorre cessare di "cacarsi addosso". Qui in me prevale l'anarchico: a fanculo la paura e i paurosi. La morte è sempre dietro l'angolo, bisogna conviverci, non convivere con la schiavitù della medicalizzazione.

sabato 4 aprile 2020

LE FAVOLE DELLA SCIENZA

Il cristianesimo nasce nell'invisibile e lo impone. Tale vizio l'ha ereditato la scienza, che ha creato perfino gli strumenti (microscopio) per "vedere l'invisibile". Una certa pubblicità maniacale sull'igiene (igiene scatenato con la pandemia: lavati, alcool, pulisci) dice di un prodotto che pulisce anche lo sporco "invisibile". Sul mondo invisibile si può raccontare qualsiasi favola e gli scienziati lo stanno facendo con il Colid 19. Si diffonde ad 1 metro, no, sta nell'aria e può arrivare fino a 8 metri. Le mascherine difendono, no, non difendono, ma l'Oms (Organizzione mondiale sanità) raccomanda di indossarle perfino in casa. Tutte le odierne contraddizioni mostrano solo una cosa: la scienza non sa e non sapendo dà ordini come se sapesse, terrorizzando i deboli e distruggendo la libertà individuale.

venerdì 3 aprile 2020

LA SUPERFICIALITA' GIORNALISTICA

Rampini giornalista che vive in Usa e di sinistra, loda, non tanto la Cina, ma la Corea del Sud, dicendo che è uno Stato democratico e liberale, ma controlla, per la malattia, la vita privata e la libertà personale. Si fa passare il messaggio che, dato che c'è una guerra, le libertà individuali devono sparire: il Grande Fratello. Aggiunge che i coreani sono disciplinati perché hanno ancora il retaggio dell'educazione confuciana. Solo chi vuole il Grande Fratello loda la disciplina (non è un virtù morale). Citare Confucio così mostra grande ignoranza. Confucio aveva una saggezza a volte sana, ma era pensatore dell'ordine, per cui il ministro deve essere ministro e il soldato soldato, cioè sosteneva una rigida gerarchia fascistoide allo stesso modo di Platone che Popper smascherò come autoritario.
LA NEVROSI DEI LABORATORI DI RICERCA

Ogni giorno si sente di laboratori di ricerca, in Francia, in Italia, in Giappone, in Israele ecc., che testano un farmaco o un vaccino specifico che andrebbe bene per il Covid 19. A patto che lo si prenda per tempo, cosa problematica. C'è, però, una differenza tra farmaco e vaccino. Il primo cura una malattia certa, il secondo insegue un'ipotesi, la previsione non è realtà. Data la mia esperienza nell'uso dei farmaci, è certo che il vaccino, quale prodotto farmaceutico, ha "controindicazioni" come i "farmaci". Negarlo è mentire, E' paura. Resto fortemente "no-vax" contro gli idioti che oggi deridono i no-vax perché non c'è il vaccino, usando il terrore della pandemia per lodare i vaccini. Il vaccino viene fatto a chi non è infettato inseguendo un'ipotesi e può fargli male per le controindicazioni.
IL VIRUS GLOBALE

Le grandi epidemie, secondo la Storia, hanno un preciso colpevole: il commercio o globalizzazione. L'uomo scientifico è colpito nella sua presunzione di intoccabilità e gli stupidi pregano ancora gli scienziati. Nell'antichità la peste si diffuse sotto Marco Aurelio, quando l'Impero Romano dominava vasti territori e aveva unito paesi e commerci. La peste del '300 (Boccaccio) avvenne, dicono i libri di Storia, perché i mercanti dall'Oriente portarono dei topi (virus nella pelliccia) nelle bisacce. Il '300, come il '400, fu un secolo di grande sviluppo mercantile che preparò la società borghese. In epoca primitiva, quando le tribù erano sparpagliate sulla terra, un virus non si espandeva molto. Che il virus punisca la superbia dell'uomo globalizzato e scientifico è un bene, purché non si lasci governare la paura.
FASE 2

Se ne parla e si dice, minacciosamente, "non sarà come prima". La gente ha diritto, sia di rischiare, sia di non essere incolpata della malattia altrui. Chi vuole può benissimo barricarsi dentro casa (campana di vetro), ma basta con questo "altruismo pietoso (peloso)" che ci trasforma tutti in carcerati. E basta anche con l'idea che nella Fase 2 dovremo uscire stando, non si sa bene se a 1 metro o a 8 metri (gli esperti o dicono cose ovvie o dicono bestialità), forniti di mascherine e guanti! Le mascherine proteggono? Proteggono solo gli altri? Anche questo è un mistero: un ostacolo è un ostacolo. Ma possono fare male (ad es. a me, per il reflusso gastrico). La metafisica scientifica ha creato un terrore tale da demonizzare il corpo: "il corpo altrui contagia". Niente più figli. E' il trionfo della castità religiosa.

giovedì 2 aprile 2020

INFLUENZA

Gli scienziati, per non ammettere lo smacco della scienza (cui ci si rivolge con un'insensata "nuova fede", la paura cerca nuova scienza là dove la scienza fallisce, è indottrinamento mentale), negano si tratti di Influenza. Il termine "influenza" è stato ormai sottovalutato al rango di fastidiosa febbre, tosse, mal di gola ecc.. Eppure l'influenza, non solo si sviluppa in Gennaio e Febbraio come il Covid 19, ma attacca sempre le vie respiratorie e non curata produce polmoniti gravi. Può essere aggressiva. Era contenuta da farmaci o vaccini (se non facevano male). Stiamo assistendo ad un salto di qualità del virus influenzale: resiste agli antibiotici ed è tipico di una società troppo medicalizzata. E' possibile, ma non certo (l'influenza si prende anche d'estate), che in estate si attenui molto. Va chiamata "ultra-influenza".
Nuova saggia riflessione di Agamben. Condivido l'idea con cui A. afferma che tutti si sono chiusi in casa con una notevole facilità. La cosa si spiega con quello che dice dopo e cioè che la scienza è ormai diventata la nuova religione e per il fatto che la divulgazione tecnico-scientifica ha creato una "forma mentale" per cui il messaggio "scientista" passa immediatamente. Ciò con tutte le incoerenze e contraddizioni tra scienziati (con la tendenza a creare papi, cioè l'autorità centrale) su effetti, conoscono/ non conoscono, su date, incubazioni ecc.. La scienza mostra una malattia in laboratorio e poi per il gran numero di malati si usa la terminologia religiosa: "apocalisse".

Le riflessioni che seguono non riguardano l’epidemia, ma ciò che possiamo capire dalle reazioni degli uomini ad essa. Si tratta, cioè, di riflettere sulla facilità con cui un’intera società ha accettato di sentirsi appestata, di isolarsi in casa e di sospendere le sue normali condizioni di vita, i suoi rapporti di lavoro, di amicizia, di amore e perfino le sue convinzioni religiose e politiche. Perché non ci sono state, come pure era possibile immaginare e come di solito avviene in questi casi, proteste e opposizioni? L’ipotesi che vorrei suggerire è che in qualche modo, sia pure inconsapevolmente, la peste c’era già, che, evidentemente, le condizioni di vita della gente erano diventate tali, che è bastato un segno improvviso perché esse apparissero per quello che erano – cioè intollerabili, come una peste appunto. E questo, in un certo senso, è il solo dato positivo che si possa trarre dalla situazione presente: è possibile che, più tardi, la gente cominci a chiedersi se il modo in cui viveva era giusto.
E ciò su cui occorre non meno riflettere è il bisogno di religione che la situazione fa apparire. Ne è indizio, nel discorso martellante dei media, la terminologia presa in prestito dal vocabolario escatologico che, per descrivere il fenomeno, ricorre ossessivamente, soprattutto sulla stampa americana, alla parola «apocalisse» e evoca, spesso esplicitamente, la fine del mondo. È come se il bisogno religioso, che la Chiesa non è più in grado di soddisfare, cercasse a tastoni un altro luogo in cui consistere e lo trovasse in quella che è ormai di fatto diventata la religione del nostro tempo: la scienza. Questa, come ogni religione, può produrre superstizione e paura o, comunque, essere usata per diffonderle. Mai come oggi si è assistito allo spettacolo, tipico delle religioni nei momenti di crisi, di pareri e prescrizioni diversi e contraddittori, che vanno dalla posizione eretica minoritaria (pure rappresentata da scienziati prestigiosi) di chi nega la gravità del fenomeno al discorso ortodosso dominante che l’afferma e, tuttavia, diverge spesso radicalmente quanto alle modalità di affrontarlo. E, come sempre in questi casi, alcuni esperti o sedicenti tali riescono ad assicurarsi il favore del monarca, che, come ai tempi delle dispute religiose che dividevano la cristianità, prende partito secondo i propri interessi per una corrente o per l’altra e impone le sue misure.
Un’altra cosa che dà da pensare è l’evidente crollo di ogni convinzione e fede comune. Si direbbe che gli uomini non credono più a nulla – tranne che alla nuda esistenza biologica che occorre a qualunque costo salvare. Ma sulla paura di perdere la vita si può fondare solo una tirannia, solo il mostruoso Leviatano con la sua spada sguainata.
Per questo – una volta che l’emergenza, la peste, sarà dichiarata finita, se lo sarà – non credo che, almeno per chi ha conservato un minimo di lucidità, sarà possibile tornare a vivere come prima. E questa è forse oggi la cosa più disperante – anche se, com’è stato detto, «solo per chi non ha più speranza è stata data la speranza».

27 marzo 2020
Giorgio Agamben

mercoledì 1 aprile 2020

LA SCUOLA 

Apprendo in Tv che si fanno lezioni on-line con voti, registrazione assenze ecc. La retorica tecnologica sta tentando di far passare l'insegnamento on-line come l'insegnamento del futuro, sempre più smaterializzato e cerebrale, senza il senso educativo del rapporto emozionale dovuto alla compresenza fisica in un luogo. Mi sembra assurdo che si mettano voti on-line, come se lo studente non potesse essere imbeccato da qualcuno che sta fuori della visione della telecamera del computer. Mi sembra pure assurdo mettere le assenze su tale base, non può esserci uno studente che non ha il computer a casa? Oppure che ce l'ha rotto? Che non può ripararlo? Che manchi la corrente o si sia esaurita la batteria? Se la scuola è diventata questo "cesso" tecnologico, sono contento di non insegnare più. Scuola per agiati borghesi!