NON IL
CORPO A MISURA DELL'ANIMA, MA L'ANIMA A MISURA DEL CORPO
Il corpo non è un prodotto della tecnica o
un'opera d'arte, è la realtà del soggetto (Sé), quindi è superiore
materialmente e moralmente alla tecnica e all'arte. "E' essenziale muovere dal corpo, e utilizzarlo come filo
conduttore" (F. Nietzsche -
"Frammenti postumi" 1884-85 - 40 (15)). La modernità
post-protestante, invece, ha riscoperto l'unità di corpo e anima a rovescio,
cioè facendo del corpo un camaleonte artificiale che asseconda i desideri e l'arbitrio
dell'anima, confermando quel che disse Rousseau: "<l'uomo> non vuol
nulla come l'ha fatto natura, neppure l'uomo" (J. J. Rousseau - "Emilio" - lib. 1°). Da ciò nasce
il mito dell'ambiguità, del neutro, dell'artificioso, del falso. Il corpo, che
è dotato di vita propria istintiva e sentimentale, deve, al contrario, imporsi
all'anima ed eliminare quell'alienazione che l'anima porta con sè, rendendo
artificioso e ambiguo il corpo. Gli ambigui e i neutri sono delle nullità
fisiche e morali.
Nessun commento:
Posta un commento