Cerca nel blog

mercoledì 13 gennaio 2016

NON IL CORPO A MISURA DELL'ANIMA, MA L'ANIMA A MISURA DEL CORPO


Il corpo non è un prodotto della tecnica o un'opera d'arte, è la realtà del soggetto (Sé), quindi è superiore materialmente e moralmente alla tecnica e all'arte. "E' essenziale muovere dal corpo, e utilizzarlo come filo conduttore" (F. Nietzsche - "Frammenti postumi" 1884-85 - 40 (15)). La modernità post-protestante, invece, ha riscoperto l'unità di corpo e anima a rovescio, cioè facendo del corpo un camaleonte artificiale che asseconda i desideri e l'arbitrio dell'anima, confermando quel che disse Rousseau: "<l'uomo> non vuol nulla come l'ha fatto natura, neppure l'uomo" (J. J. Rousseau - "Emilio" - lib. 1°). Da ciò nasce il mito dell'ambiguità, del neutro, dell'artificioso, del falso. Il corpo, che è dotato di vita propria istintiva e sentimentale, deve, al contrario, imporsi all'anima ed eliminare quell'alienazione che l'anima porta con sè, rendendo artificioso e ambiguo il corpo. Gli ambigui e i neutri sono delle nullità fisiche e morali.

Nessun commento:

Posta un commento