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lunedì 11 gennaio 2016

NIETZSCHE, LE ADOZIONI OMOSEX E L'IPOCRISIA CONFORMISTICA

Ci sono due cose che non si capiscono: 1) cosa c'entrano i bambini senza genitori con le adozioni omosessuali, 2) perché si è stabilito che gli omosessuali abbiano sempre ragione. Punto 1): il bambino, messo avanti con la solita vigliaccheria ideologica, appare come una cortina fumogena per giustificare appositamente quello che i corpi dicono essere una cosa contro natura. "Cercasi genitori", sembra il cartello esposto, qualunque genitore va bene, anche se non c'è un corpo maschile e uno femminile. Ma le anime variano, e come, anche in base ai corpi. Non ci sono richieste di adozioni da parte di coppie eterosessuali? Come esce fuori questa storia che i bambini sono abbandonati senza l'intervento adottivo delle coppie omosessuali? Non è forse la solita storiella messa lì ad hoc? Punto 2) Gli omosessuali hanno sempre ragione perché rappresentano una categoria mentale di "perseguitati" e allora il buono sta sempre dalla parte dei perseguitati, anche quando hanno torto. Questa ipocrisia buonista è anche conformista, non solo perché domina tra gli intellettuali e in via mediatica, ma perché sta perfettamente in linea con il "menefreghismo", come per dire "sì, io concedo loro tutto, visto che sono 'buono', basta che poi se la sbrighino da soli". Così si suppone che al bimbo non freghi nulla del fatto che i genitori siano una coppia eterosessuale o omosessuale, come se non fosse possibile che gli altri bambini possano farne un motivo di presa in giro e come se non fosse possibile che altri adulti vedano la cosa di traverso. E non per un pregiudizio, ma per un riscontro naturale (le anime sono diverse in corpi diversi, questa insignificanza data al corpo per i bambini non esiste, perché fino ai 13-14 anni i bambini vedono il mondo solo tramite i corpi, notano benissimo la differenza fisica tra i loro "genitori" e quella dei genitori degli altri bambini). Stando così le cose, diciamolo francamente, se un omosessuale fosse una persona responsabile, rinuncerebbe a priori ad essere genitore (così come dice natura), ma non lo fa per un volgare narcisismo e la cosa grave è che i politici seguono ideologicamente questo narcisismo omosessuale per motivi di demagogia politica, tipica del protestantesimo politico. E qui si colloca Nietzsche: per far capire che, sebbene la Chiesa cattolica rappresenti una mostruosità morale e storica, non è detto che abbia sempre torto. Perché c'è sempre qualche scemo che è più cristiano della Chiesa, questo scemo oggi fa il laico benpensante. Negando l'impatto dei corpi sui rapporti umani, cioè equiparando genitori di sesso uguale e di sesso diverso, si nega, di fatto, la realtà, e questa è una caratteristica del cristiano:"nell'odio istintivo contro ogni realtà abbiamo riconosciuto l'elemento propulsivo..che è alla radice del cristianesimo" (F. Nietzsche - "L'anticristo" 39). A questo punto il cristiano diventa sempre più astratto, diventa pura interiorità protestante senza corpo (rende insignificante il corpo), fino al punto in cui si ribella alla stessa Chiesa perché ancora legata, in qualche misura, alla realtà dei corpi, così che negare la realtà dei corpi e negare la Chiesa diventano la stessa cosa: "l'istinto sacerdotale..non sopporta più il prete come realtà..<cerca> una forma di esistenza ancora più astratta..una visione ancora più irreale..Il cristianesimo nega la Chiesa" (F. Nietzsche - "L'anticristo" 27). Questa negazione della Chiesa e dei corpi con la creazione di un soggetto interiore irreale fu il Protestantesimo. Il laico odierno è, esattamente, un "protestante sociale e politico". Cioè merda cristiana all'ennesima potenza




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